Sistemi dinamici. Origini e sviluppo
Giovanni Jona-Lasinio
La teoria dei sistemi dinamici è un settore della matematica pura e applicata che si è sviluppato intensamente a partire dagli anni Sessanta [...] funzionea quadrato integrabile definita su M. La funzione f* ha le seguenti proprietà: (a) è invariante, vale a ,...,n, le θk sono variabili angolari su di un toro a n dimensioni e gli ωk =0, y=0. Un caso più interessante, che si incontra nella teoria ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] di marginalità parziale ed elastica, in funzione del loro ruolo di 'utilità sociale' variabili da luogo a luogo (in Italia e Spagna meno severi che in Germania) e da periodo a periodo nello stesso luogo (nell'Italia della Controriforma assai più ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] a. ◆ [LSF] O. d'interferenza: quella che si origina dall'interferenza di due o più onde. ◆ [MCC] O. di pressione: v. onda: IV 232 e. ◆ [MCQ] O. di probabilità: la funzione ondosa (funzione la duplice identica variabilità della grandezza d'o ...
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La grande scienza. Sistemi disordinati
David Sherrington
Sistemi disordinati
I sistemi disordinati sono estremamente comuni e appaiono con svariate forme e componenti in discipline molto differenti, [...] in un sistema di pori di dimensione variabile sceglie a ogni passo il poro adiacente più grande ancora aperto; la 'percolazione la ridondanza minima necessaria. Trovare un algoritmo che funzioni in tempi non eccessivamente lunghi e che raggiunga il ...
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Complessità biologica
Saverio Forestiero
I sistemi viventi della biosfera vengono di norma ordinati in una gerarchia di entità, ciascuna delle quali vuole rappresentare un livello di organizzazione [...] filogenetica della coppia segnale-recettore ha la funzione di rendere più efficiente e affidabile l'integrazione tra gli individui , dentro i gameti, alleli di siti variabili si trovino associati a caso: tale organizzazione rappresenta un vincolo per ...
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stato
stato [Der. del lat. status -us "posizione stabile", da stare "stare fermo"] [LSF] Modo di essere, condizione nella quale si trova una sostanza, un corpo, un sistema: s. di quiete o di moto, s. [...] 'è per lo s. liquido) o, più compattamente, il volume e la forma (s a. ◆ [ELT] Evoluzione dello s.: v. sistemi, teoria dei: V 317 b. ◆ [ELT] Funzione di s.: v. sistemi, teoria dei: V 316 f. ◆ [TRM] Funzioni, o grandezze, di s.: lo stesso che variabili ...
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razionale
razionale [agg. Der. del lat. rationalis, da ratio -onis "ragione, rapporto"] [LSF] (a) Conforme a ragione, condotto con rigoroso procedimento dimostrativo, in contrapp. a intuitivo. (b) Relativo [...] a rapporti, come, per l'analisi chimica r. (v. oltre). ◆ [CHF] Analisi r.: metodo di analisi chimica nel funzioni r. di un parametro. ◆ [ANM] Funzioni r.: quelle che si esprimono come quoziente (lat. ratio) di due polinomi, in una o piùvariabili ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Oceania
Gaetano Cofini
Dalle prime forme di sedentarietà alla nascita di abitati complessi
Le trasformazioni economiche verificatesi negli ultimi millenni [...] come i settori vallivi più interni o le aree sottovento: un fenomeno da correlare apiùvariabili, tra cui il con fondazioni in muratura adibiti apiùfunzioni. A Honaunau (Hawaii) si formò nelle fasi preistoriche più recenti (XVII-XVIII sec. ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] derivata prima sia nulla e che la derivata seconda sia positiva. Le precedenti definizioni si estendono direttamente afunzioni di piùvariabili. ◆ [ALG] M. di un insieme numerico: l'estremo inferiore dell'insieme, quando esso sia finito e appartenga ...
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dominio
domìnio [Der. del lat. dominium, da dominus "padrone"] [LSF] (a) L'esercitare una determinante influenza. (b) Una definita regione dello spazio in cui si manifesta un determinato fenomeno. (c) [...] dinamica del campo: III 86 a. ◆ [ALG] D. di integrazione: è l'insieme K⊂Rn sul quale si calcola l'integrale multiplo ∫Kf(x₁,...,xn)dx₁,...,dxn. ◆ [RGR] [ANM] D. di olomorfia locale e globale: v. funzioni di più` variabili complesse: II 773 b. ◆ [ANM ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...