Individuo
Bernardino Fantini
Il termine individuo (dal latino individuus, "indiviso, indivisibile", composto di in- e dividuus, "diviso", che corrisponde etimologicamente al greco ἄτομος, composto di [...] modo questa diversità, questa variabilità che rende specifica ogni funzionedi queste proteine ed essere quindi conservate nell'organismo e trasmesse ereditariamente. Il numero di la più importante caratteristica della vita, quella che più decisamente ...
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Vecchiaia
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
La vecchiaia è l'età più avanzata della vita dell'uomo, nella quale si ha un progressivo decadimento e indebolimento dell'organismo, con caratteri [...] l'accrescimento di ciascuno. L'elevata variabilità interindividuale nelle modificazioni che intervengono in funzione dell'età non necessariamente il loro rendimento: le prestazioni diventano più lente e riflessive, ma i risultati che ne ...
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Pelo
Rosadele Cicchetti
I peli sono produzioni epidermiche filiformi e flessibili costituite da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprendono un fusto, o porzione libera, e una radice dotata [...] e un fusto di dimensioni, forma e colore variabili. Le differenze lanugine; vi sono poi i peli terminali, più spessi, pigmentati e a volte curvi, come un grosso strato corneo. Per la loro funzionedi isolanti, i peli dei Mammiferi sono strutture ...
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Enzima
Pietro Guerrieri
Enzima (composto del greco ἐν, "dentro", e ζύμη, "fermento") è il nome generico di un gruppo di sostanze di fondamentale importanza biologica, in quanto capaci di agire come [...] essere applicato con gradi variabilidi analiticità, e ciò dà origine alla possibile esistenza di nomi diversi per un nelle più varie secrezioni (lacrime, sudore, veleni di insetti e serpenti ecc.).
Meccanismo di azione
La funzione catalitica ...
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Anticorpo
Patrizia Vernole
Gli anticorpi sono sostanze di natura proteica che si sviluppano nel corso di una risposta immunitaria e che svolgono un'azione antagonista verso gli antigeni (v. immunità). [...] molecolare, delle funzioni e della di aminoacidi più o meno uguali in tutti gli anticorpi, indipendentemente dall'antigene che sono in grado di legare (parte costante o C), mentre le estremità amminiche presentano sequenze molto variabili ...
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RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] più lontano di una stessa molecola), da quelli dovuti ad effetti indiretti (reazioni prodotte per attivazione del solvente). I due tipi di effetto si possono studiare attraverso l'analisi dell'andamento delle reazioni in funzione cifre variabili fra ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] di una parte V di circa 110 aminoacidi e di una parte C tre volte più lunga di V. La parte V contiene regioni invarianti, variabili frammenti C3b si fissano sulla membrana e hanno la funzionedi promuovere la fagocitosi. Il frammento C3b adiacente a
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SIMMETRIA
(XXXI, p. 804; App. III, II, p. 745; IV, III, p. 331)
Fisica. - Simmetrie e supersimmetrie. - Una s. è una trasformazione, sulle variabili dinamiche che descrivono un sistema fisico, che connette [...] differenza tra bosoni e fermioni. La funzione d'onda di un sistema contenente più particelle identiche, si comporta, sotto lo scambio di due qualsiasi di queste, in maniera molto peculiare. Più precisamente, secondo la meccanica quantistica, possiamo ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] tratta di forme di piacere diverse, variabili da individuo a individuo, ma indicative dell'esistenza di un di andare incontro ad alterazioni della loro funzione o struttura, tali da comportare ristrutturazioni delle reti nervose.
Una delle più ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] da geni strutturali - la parte emersa di un iceberg - sappiamo molto dipiù. Conosciamo infatti come è organizzata in unità funzionali, come funziona, che è molto variabile, e in che consiste questa variabilità in termini chimici. Della rilevanza ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...