L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] in funzionedi un'attività risultante ben specifica) o sulle reti legate agli attrattori (reti attrattive) non costituisce un'ipotesi ottimale perché, alla fine, si genererebbe un solo profilo di attività alla volta. La struttura di memoria più ...
Leggi Tutto
I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] , come ora vedremo, una misura della variabilitàdi una variabile casuale X, ed è definita matematicamente nel di ottenere una caratterizzazione quantitativa e sistematica delle funzionidi un neurone utilizzando stimoli semplici, come vedremo più ...
Leggi Tutto
Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] in quelle sensoriali. Più in generale, la localizzazione corticale di una certa rappresentazione è una funzione del luogo della non è possibile decidere con certezza quale di queste variabili sia rilevante ai fini della differenza psicofisiologica ...
Leggi Tutto
Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] nella PET, per aumentare ulteriormente l'SNR, ma di nuovo, a causa della variabilità anatomica e funzionale tra i soggetti, ciò avviene il comportamento e complicare il compito di localizzare la funzione. Per dipiù, il danno cerebrale potrebbe avere ...
Leggi Tutto
Il mito dello sviluppo sostenibile
Bruno Trezza
(Dipartimento di Economia Pubblica, Facoltà di Economia e Commercio, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
È possibile realizzare [...] dell'ecosistema allo stress, dalla variabilità naturale, dagli errori di campionamento e di analisi nei rilevamenti sul campo di input, da un vettore finito di output, dalla funzione dello stato interno e dalla funzionedi output.
Anche nei casi più ...
Leggi Tutto
Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] la ricerca dei minimi di una funzione a piùvariabili. Tuttavia, l'energia potenziale presenta numerosi minimi relativi e qualsiasi processo di minimizzazione converge al minimo relativo più vicino; l'uso della geometria variabile, oltre ad aumentare ...
Leggi Tutto
Le immagini endoscopiche
Domenico Scannicchio
Antonio Minni
Marco de Vincentiis
Federico Venuta
Erino Angelo Rendina
Tiziano Di Giacomo
Costante Ricci
Enrico Grasso
Marco Crovaro
Alessandro [...] , la chirurgia solo di rado può assolvere una funzione curativa, mentre più frequentemente ha lo scopo palliativo di risolvere l'ostruzione e di evitare l'ittero per mezzo di interventi di derivazione del flusso biliare ben più impegnativi per il ...
Leggi Tutto
Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] argille 2:1 che tra gli strati hanno quantità variabilidi acqua: la montmorillonite appartiene a questa classe). Quando così come lo è un nastro portatore di messaggi, e presumibilmente ciò è più vicino alla funzione che doveva avere in origine. La ...
Leggi Tutto
Microbiologia
Annamaria Torriani-Gorini
Sommario: 1. Introduzione: a) premessa; b) come definire i microrganismi? 2. Sistematica dei Procarioti. 3. I metodi della microbiologia: a) microscopia; b) crescita [...] da tecniche sempre più sofisticate che permettano di collegare concettualmente le funzioni cellulari con le nel 1952, ha definito un frammento di DNA extracromosomale che si replica autonomamente, di dimensioni variabili da 1 a 200 kdalton. I ...
Leggi Tutto
Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] filamento sempre eguale di zucchero e acido fosforico alternati, cui è sovrimposta una sequenza variabiledi purine e pirimidine conoscenza.
Più proprietà scopriamo, più distinzioni facciamo, piùfunzioni assegniamo, più grande è il pericolo di andare ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...