Matematico (Breslavia 1837 - Erlangen 1912). Prof. a Erlangen dal 1875, fu uno dei più grandi algebristi della seconda metà dell'Ottocento. Coltivò soprattutto la teoria delle forme algebriche, che arricchì [...] è legato alla scoperta (1868) che tutti i covarianti e gli invarianti di una qualsiasi forma in due variabili si possono esprimere come funzioni razionali a partire da un numero finito di essi. Il G. riuscì poi a estendere questo teorema ad alcuni ...
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Matematico (Berlino 1896 - Gottinga 1981), prof. nell'univ. di Francoforte sul Meno (1922), poi di Gottinga (1938); nel 1940 si trasferì negli USA facendo poi ritorno in Europa dopo la guerra; socio straniero [...] possiede infinite soluzioni intere. Si è successivamente occupato della teoria delle funzioni abeliane modulari in un numero qualunque divariabili dando ad essa apporti decisivi. Tra le opere: Trascendental numbers (1949); Topics in complex ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] pp. 469-682; nonché, con intenti più monografici: L. Geymonat, La metamatematica dopo di ordine superiore con una logica del prim'ordine con variabili che in esso non è neppure rappresentabile la funzione prodotto a • b. Invece il sistema formale ...
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MODELLO LINEARE
Attilio Gardini
Nella statistica il m.l. è una tecnica per l'analisi delle relazioni tra fenomeni. In generale il modello è costituito da un sistema di equazioni, lineari nei parametri, [...] quindi le G+K variabili, per ognuna di queste si dispone di n dati statistici in funzione dei quali devono essere richiede il riferimento ad altri metodi di stima e, talora, anche a un criterio più generale di quello dell'accostamento, che abbiamo ...
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WIRTINGER, Wilhelm
Matematico, nato a Ybbs, sul Danubio, il 19 luglio 1865. Studiò nelle università di Berlino, Vienna e Gottinga. Professore straordinario nell'università di Innsbruck nel 1895; ordinario [...] esatte, sulle equazioni algebriche irriducibili a coefficienti interi, su certe funzioni intere trascendenti, su un problema di calcolo delle variazioni ad n variabili, sulla teoria degl'invarianti, sulla rappresentazione conforme.
Ad altri campi ...
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FRÉCHET, Maurice René
Matematico francese nato a Maligny, Yonne, il 2 settembre 1878 e morto a Parigi il 4 giugno 1973. Professore all'università di Rennes e di Poitiers dal 1909, a quella di Strasburgo [...] ", nella quale le variabili indipendenti non sono più numeri (come nell'analisi ordinaria), ma enti variabilidi natura assolutamente generica (funzioni, enti geometrici, ecc.), generalizzando la nozione di limite, di differenziale, ecc. Questi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] l’analisi di Dedekind sono quelli di sistema (insieme) e di rappresentazione (funzione) concepiti come è creato ex novo con l’introduzione di opportuni simboli sotto la pressione di nuove o più sottili distinzioni. La metafora corrente del nuovo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] funzioni, sviluppò inoltre una teoria dei buoni ordinamenti numerabili e, insieme al suo studente Barend de Loor, fornì una dimostrazione intuizionista del teorema fondamentale dell'algebra. Le idee di Brouwer cominciarono a essere più ampiamente ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] i «punti» non sono più quelli, usuali, del piano o dello spazio ordinario, ma sono, appunto, funzioni. Una famiglia, o insieme difunzioni, organizzata mediante la definizione di una «distanza» sussistente tra le funzioni stesse, già rappresenta uno ...
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POMPILJ, Giuseppe
Enrico Rogora
POMPILJ, Giuseppe. – Nacque a Roma il 17 luglio 1913.
Nel 1918 perse il padre, morto in guerra. Si laureò con lode in matematica nel 1935 con una tesi di geometria algebrica [...] lo studio delle proprietà di un insieme finito divariabili casuali rientra nel famoso programma di Erlangen di Felix Klein. È questo il legame più evidente tra i nuovi e i vecchi interessi di Pompilj; grazie a questo punto di vista geometrico, fu in ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...