La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] variabilità immanente, e hanno risposto efficacemente all'esigenza di trarre da questa immagine leggi di tendenza e proprietà collettive, sia in funzionedi mendeliani, dove il fenotipo risulta dall'interazione dipiù geni tra loro e con il contesto ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] se operano su cellule di certe specie in cui sono incapaci di esprimere le funzionidi tutti i propri geni, nelle diverse condizioni sperimentali; le variabilipiù importanti sembrano essere: 1) l'attività del sistema di monossigenasi, cui già s' ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] più dipendente dalla modellazione matematica, dall’analisi matematica e dal calcolo scientifico.
I biologi della cellula riconducono, a livello molecolare, il funzionamentodidi rilievo sono incluse la ricerca della causa del lungo e variabile ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] del controllo della produzione delle citochine, si è visto che alcune funzioni cellulari sono caratterizzate dalla produzione di particolari associazioni di citochine. Più precisamente è stato dimostrato nel 1986 che i linfociti T helper, portatori ...
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Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] , trova i presupposti teorici nei lavori dipiù ricercatori in un arco di circa 60 anni.
a) TAC a scansione parallela. La scansione parallela costituisce il principio difunzionamento dei primi modelli di tomografo assiale computerizzato (TAC). La f ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] le modalità di produzione e difunzionamento delle strutture più inglobanti dell'organismo. Secondo questo modello, la citologia, nella sua dimensione morfologica e fisiologica, si presentava come una teoria della formazione e delle funzionidi base ...
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Connettivo
Gabriella Argentin
Anna Paola Mitterhofer
Lorenzo Bonomo
Il nome di tessuto connettivo viene dato a un vasto gruppo di tessuti che presentano caratteristiche morfologiche diverse, ma che [...] che, oltre ad avere una funzionedi sostegno, regola gli scambi tra di esordio della malattia sono estremamente variabili; molti pazienti presentano solo un piccolo numero di e tissutale, che colpisce in modo più o meno esteso la parete dei vasi ...
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Sostanza in grado di conferire colore al suo supporto.
Biologia
I p. biologici sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle cellule sotto forma di granuli, gocce o cristalli, che conferiscono ai [...] i più importanti sono i cromati di piombo, i gialli di zinco e di cadmio. I gialli di cromo sono costituiti da cromato neutro di piombo, PbCrO4, di color chiaro, brillante, coprente, che può essere mescolato a quantità variabilidi solfato di piombo ...
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neurobiologìa Ramo della biologia avente per oggetto di studio la morfologia e la fisiologia del sistema nervoso e degli elementi che lo compongono.
Storia degli studi
È con l'Illuminismo che lo studio [...] aree specifiche per mimarne la funzione e registrarne l'attività elettrica, è divenuto sempre più insufficiente per comprendere tutta la complessità del SN. Le ricerche hanno quindi utilizzato tecniche e metodiche tipiche di altre aree della scienza ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] filamentosa dello spessore di poco piùdi 100 Å, di forma molto variabile ed aventi stretti rapporti con i neuroni e con le fibre (vi si comprendono i gliociti protoplasmatici, satelliti ed oligodendrociti della descrittiva istologica) hanno funzioni ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...