Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] variabile da 1 a 5 μm (con una media di 3,0 μm). Negli istogrammi le zone difunzionedi regolatore della postura e della locomozione piuttosto che come un organo produttore di informazioni sensitive soltanto. I risultati didi un complesso sistema di ...
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Biologia molecolare
Vittorio Sgaramella e Arturo Falaschi
sommario: 1. Introduzione. 2. Struttura degli acidi nucleici e delle proteine: a) struttura primaria degli acidi nucleici; b) struttura secondaria [...] bisogno di modificazioni di maggior rilievo, altri, prima di poter funzionare, devono subire una complessa serie di cambiamenti e trasposizioni permettono l'apposizione della sequenza per una regione variabile (V) a quella chiamata D (per diversità) ...
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Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] di confrontare individui e studi diversi e costruire un modello globale difunzionamento del cervello. La variabilità individuale è un fattore di dei compiti di comparazione. - I compiti di comparazione sono compiti più complessi, spesso di alto ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] (polari o carichi). In linea con la diversità difunzioni che le varie proteine svolgono, la struttura tridimensionale è varia e complessa; tuttavia, essa risulta meno variabile della struttura primaria: sono note proteine che presentano strutture ...
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Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] è semplificativa poiché la regolazione della funzionedi un gene è spesso complessa e difficile da ricostituire artificialmente, e ottenuto utilizzando strategie diverse, divariabilecomplessità e dipendenti dal tipo di applicazione. A questo ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] complessi che richiedono il fine controllo motorio in termini di precisione, di sequenzialità e di indicatori grammaticali che hanno la funzionedi morfemi derivazionali e flessivi, che la sintomatologia afasica è variabile: la stessa parola che ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] un modello di oncogene dominante, piuttosto che una perdita della funzionedi soppressore. un grosso tumore ricorrente nel cui cariotipo complesso erano presenti alcune, ma non tutte è variabile tra le famiglie VHL. Analizzando più generazioni di una ...
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Origine ed elaborazione delle informazioni biologiche
Peter Schuster
(Institut fur Theoretische Chemie und Strahlenchemie, Universitat Wien Vienna, Austria)
In biologia, l'informazione è conservata ed [...] complessidi aggregazione. Quantità correlate all'informazione sono comuni anche in fisica: un esempio è la surprisal function (funzionedi siano l'esclusiva o la predominante fonte divariabilità, la matrice riflette la struttura dello spazio ...
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Modelli matematici in immunologia
Ulrich Behn
(Institut für Theoretische Physik, Universitat Leipzig Lipsia, Germania)
Franco Celada
(Cattedra di Immunologia, Università di Genova Genova, Italia)
Philip [...] timo è descritto da variabili nel tempo. La perdita, dovuta, per esempio, alla formazione dicomplessi (molecola-molecola, fd(hi)Xi. Sia la proliferazione che la differenziazione sono governate da funzionidi saturazione fp/d(h) = Kp/dh/(h+ϑp/d) dove ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
di Vittorio Sgaramella
Ingegneria genetica
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni storici. 3. Strumenti teorici e sperimentali: a) operazioni in vitro; b) vettori [...] del concetto di gene e per la variabilità dei caratteri che ne derivano.
Da un punto di vista operativo, complessofunzioni in modo soddisfacente può essere dovuto a una separazione meno netta tra linee germinale e somatica, a un minor numero di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...