Stampatore (Magonza 1400 circa - Parigi 1466). Finanziatore di Gutenberg, gli intentò poi un processo per farsi restituire le somme prestate e gli interessi (1455) costringendolo così a cedergli tutto il materiale per la stampa a caratteri mobili e il segreto stesso dell'invenzione. La direzione tecnica della stamperia, attiva a Magonza, fu da F. affidata a P. Schoeffer. Il primo loro prodotto fu lo ...
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Poeta, letterato ungherese (Budapest 1888 - ivi 1967). Collaboratore della rivista Nyugat, è stato uno dei primi a introdurre il verso libero nella poesia ungherese (Válogatott versek "Poesie scelte", 1935; Szellemek utcája "Strada degli spiriti", 1948). Ha coltivato anche il romanzo (Ádvent, 1923; A feleségem története "Storia di mia moglie", 1942) e la novella (Véletlen találkrozások "Incontri fortuiti", ...
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Tipografo (n. Magonza - m. Roma 1477), operaio di I. Fust e di P. Schoeffer. Dopo l'assedio di Magonza (1462) venne in Italia, e per invito forse del cardinale Giovanni Torquemada si stabilì a Subiaco, [...] dove, con un altro tipografo, A. Pannartz, stampò tre volumi, i più antichi incunaboli italiani: il De Oratore di Cicerone (1º ott. 1465), le opere di Lattanzio (29 ott. 1465) e il De Civitate Dei di s. ...
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Nome del notaio di Magonza che redasse l'atto introduttivo (6 nov. 1455) del famoso processo intentato da J. Fust contro J. Gutenberg per la restituzione delle somme investite nell'industria tipografica. [...] Il documento pergamenaceo (detto strumento H.) si conserva nella Biblioteca universitaria di Gottinga ed è stato nuovamente posto in luce e studiato da K. Dziatzko nel 1886 ...
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Prototipografo (Gernsheim, Assia, tra il 1420 e il 1430 - Magonza tra la fine del 1502 e gli inizî del 1503), attivo a Magonza. Dapprima calligrafo (nel 1449 lavorava a Parigi per la Sorbona), apprese [...] la celebre Bibbia detta delle 48 linee (1462), due edizioni del De officiis di Cicerone (1465 e 1466). Dopo la morte di Fust (1466), S. sottoscrisse da solo i prodotti dell'officina, l'ultimo dei quali è lo Psalterium Moguntinum del 1502. Sono note ...
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JENSON, Nicolas
Tammaro De Marinis
Nato a Sommevoire (Alta Marna), fu il secondo dei tipografi venuti a Venezia nel Quattrocento; con i bellissimi caratteri romani, appositamente da lui disegnati e [...] volumi reputati fra i più belli del primo secolo dell'arte della stampa. Apparsi i primi saggi di Gutenberg e il Psalterium di Fust e Schoiffer, il re di Francia Carlo VII affidò (1458) l'incarico a J., allora maestro di zecca a Tours, d'informarsi ...
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schianciare
Luigi Vanossi
Nel significato di " far andare di sbieco ", " schivare " (cfr. l'espressione ‛ a schiancìo ', " a sghembo ", " di traverso "), ricorre in Fiore CCVII 13 Lo Schifo sì avea [...] , / e co lo scudo il colpo sì lo schiancia, / e fiede a lei e falla gir boccone (Roman de la Rose 15348-52 " Touz fust pourfenduz li escuz, / Mais tant iert forz a desmesure / Qu'il ne cremait nule armeüre, / Si que dou cop si se couvri / Qu'onques ...
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Orafo e prototipografo (Magonza tra il 1394 e il 1399 - ivi 1468), membro della famiglia patrizia dei Gensfleisch (il nome G. ha origine da un possedimento avito, "Höfe zum Gutenberg"), riconosciuto come [...] a due colonne, detta delle 42 linee o Mazarina (della quale esiste oggi solo una quarantina di copie). Successivamente, nel 1457, Fust e il socio Peter Schöffer, che aveva appreso l'arte da G., iniziavano la loro fiorente attività di tipografi con il ...
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santuaro
Luigi Vanossi
Nel significato, ben attestato anticamente, di " oggetto dove si conservano le reliquie dei santi ", " reliquiario " (cfr. il francese antico saintuaire), ricorre in Fiore CCXXIII [...] " Mais plus olant que pome d'ambre / Avait dedenz un saintuaire, / Couvert d'un precieus suaire, / Le plus gentill e le plus noble / Qui fust jusqu'en Constantinoble " (e cfr. v. 21235). Le preziose reliquie rappresentano le parti intime della donna. ...
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tranobile
Luigi Vanossi
Superlativo formato col prefisso tra-(" nobilissimo "), che ricorre due volte nel Fiore, sempre unito a fazzone (" fattezze "). L'espressione tranobile fazzone, riferita in XVII [...] -09, dove l'aggettivo noble è riferito al prezioso reliquario: " Le plus gentili e le plus noble / Qui fust jusqu'en Constantinoble ").
Per altre testimonianze antiche del superlativo, cfr. questo esempio dal Volgarizzamento delle Pistole di Seneca ...
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fusta
s. f. [voce di origine veneta, der. del lat. fustis «fusto»]. – Nel naviglio velico medievale mediterraneo, piccola galea, con diciotto o venti rematori per lato, e un solo albero a vela latina.