Orafo e prototipografo (Magonza tra il 1394 e il 1399 - ivi 1468), membro della famiglia patrizia dei Gensfleisch (il nome G. ha origine da un possedimento avito, "Höfe zum Gutenberg"), riconosciuto come [...] a due colonne, detta delle 42 linee o Mazarina (della quale esiste oggi solo una quarantina di copie). Successivamente, nel 1457, Fust e il socio Peter Schöffer, che aveva appreso l'arte da G., iniziavano la loro fiorente attività di tipografi con il ...
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Nell’uso bibliografico e tipografico, la lettera (talvolta anche un gruppo di lettere) con cui comincia un libro o un capitolo, in quanto sia contraddistinta con caratteri diversi, con fregi o miniature.
Le [...] , diventano anche di grandissime dimensioni, e includono nell’occhio delle lettere intere scene dipinte. La tipografia le eredita. Già J. Fust e P. Schoeffer le usarono nei Salteri del 1457 e 1459. E. Ratdolt le usa per primo in Italia. Con il ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] e proteggerne la proprietà, simili in origine ai monogrammi notarili medievali. Il primo esempio di m. tipografica è nello Psalterium di J. Fust e P. Schoeffer (1457), in forma di stemmi accollati, tipo che si usò molto in Germania nel 14° secolo. In ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] da qui giunge il primo libro con impressi il marchio tipografico e la data, il Psalterium (1457) di P. Schoeffer e J. Fust, già soci di Gutenberg. Operano tipografie, oltre che a Magonza, a Bamberga, ad Augusta, a Strasburgo e a Basilea. La stampa in ...
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CASTALDI, Panfilo
Paolo Veneziani
Nacque a Feltre intorno al 1430 da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà feltrina, i cui membri tuttavia esercitarono spesso le professioni liberali: il nonno [...] della stampa a caratteri mobili sarebbe stato, verso il 1456, appunto il C.; da lui l'avrebbe appresa Fust e attraverso quest'ultimo Gutenberg. Da questa notizia, nata próbabilmente da un fraintendimento della effettiva attività tipografica a Milano ...
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fusta
s. f. [voce di origine veneta, der. del lat. fustis «fusto»]. – Nel naviglio velico medievale mediterraneo, piccola galea, con diciotto o venti rematori per lato, e un solo albero a vela latina.