COLLA, Ettore
Nicoletta Cardano
Nacque a Parma il 13 apr. 1896 da Cesare e Angela Bussi. Primogenito di famiglia numerosa, frequentò l'Accademia di belle arti della sua città natale, unendosi in amicizia [...] '55 al '57. E. Villa (in Arti visive, 1956, e in Civiltà delle macchine, 1957, n. 3-4) individua nelle esperienze futuriste e dadaiste, in Calder e Pevsner, Picabia e Gonzales i punti di riferimento essenziali dell'operazione del Colla. G. C. Argan ...
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GALANTE, Nicola
Maria Teresa Roberto
Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 7 dic. 1883 da Luigi, falegname, e da Rosa Raiani. Perfezionatosi in ebanisteria alla scuola di arti e mestieri di Chieti, nel 1907 [...] Espansioni (Guasco, 1974, nn. 27, 31-33). I rapporti epistolari con E. Prampolini e U. Boccioni confermano la contiguità con il futurismo del G., che nel 1915, prima di partire per il fronte, passò per Firenze dove incontrò Soffici, G. Papini e G ...
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Amedeo Modigliani
Eugenia Querci
Un artista moderno, maestro di sintesi
Il pittore e scultore Amedeo Modigliani elaborò uno stile inconfondibile: volti semplificati e ridotti a poche linee sommarie, [...] in condizioni finanziarie critiche.
A Parigi vi sono in quest’epoca vari movimenti artistici (il cubismo, il fauvismo, il futurismo) ma Modigliani, pur traendone ispirazione, non si lega ufficialmente a nessun gruppo. Cerca il suo linguaggio, la sua ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] tornare alla purezza di Giotto e Masaccio coniugando questi spunti, dopo il 1910, con il cubismo picassiano e la sua adesione al futurismo; non sorprende che il 1913 sia l'anno in cui si incrinavano gravemente i rapporti del G. sia con Papini sia con ...
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DEL DEBBIO, Enrico
Enrico Valeriani
Figlio di Lorenzo ed Ernesta Moracchini, nacque il 26 maggio 1891 a Carrara, dove nel 1912 si diplomò presso l'accademia di belle arti.
Durante gli anni di studio [...] e di disegni degli anni 1914-18, nei quali si avvertono però anche alcuni riferimenti alle contemporanee affermazioni del futurismo, che in quegli anni si raccoglieva in particolare intorno alla figura di G. Balla. Questi studi (di proprietà della ...
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BISI, Carlo
Paola Pallottino
Nacque a Brescello (Reggio Emilia) il 18 dic. 1890, da Cesare e da Rita Brindani. A tredici anni si trasferì con la famiglia a Parma, sede assegnata al padre, direttore [...] pubblicate nella "Scala d'oro" della UTET (Torino) nel 1932-33.
Felice sintesi delle esperienze dei secondo futurismo nella grafica destinata all'infanzia, il loro tratto essenziale, di esplicita povertà, è ironicamente funzionale alla smitizzazione ...
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Léger, Fernand
Gianni Rondolino
Pittore, scenografo, costumista, cineasta francese, nato ad Argentan (Orne) il 4 febbraio 1881 e morto a Gif-sur-Yvette il 17 agosto 1955. I suoi rapporti con il cinema [...] Korda gli diede l'incarico di disegnare le scenografie e i costumi per il film Things to come (1936; La vita futura) di William Cameron Menzies, da lui prodotto, ma le riprese ritardarono e nacquero contrasti con la produzione. Dieci anni più tardi ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] , The Americanization of the world, or the trend of the twentieth century (1902), o al noto libro di H.G. Wells, The future in America (1906) e materia documentaria ai famosi Film-giornale di 42° parallello, di J.R. Dos Passos (1930). Conviene dunque ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] Malerba, M. Sironi, U. Oppi e A. Bucci).
Il fine di tale movimento, che nasceva dunque da una costola del futurismo più moderato, doveva essere la rifondazione della pittura sulla base di uno stile compatto, scarno, quasi monumentale, in certo senso ...
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Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] , il discorso cinematografico si serve anche di componenti di senso che, parafrasando un concetto della poetica del futurismo, E. definisce zaumnye, cioè dotati di una particolare significanza che, senza contestarne la natura costruttiva, va "oltre ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...
futuribile
futurìbile s. m. e agg. [der. di futuro]. – 1. agg. Che può accadere, che può verificarsi nel futuro; che si ritiene possibile o attuabile in un futuro più o meno vicino: un’idea f.; realtà f.; una pace f.; modelli f. di vita. 2....