Pittore (Cortona 1883 - Parigi 1966). A Roma dal 1899, conobbe U. Boccioni e G. Balla che lo introdusse alla tecnica divisionista. Stabilitosi nel 1906 a Parigi (dove trascorse, con intervalli, la maggior [...] di G. Seurat in paesaggi e vedute di Parigi di grande sensibilità cromatica, si volse poi, sollecitato dalle istanze futuriste e dalla poetica unanimista di J. Romains, verso soluzioni formali che tendono a rendere il senso del movimento cosmico ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] 1911 (trad. it. in "Cinema nuovo", 1973, 225, pp. 370-71).
F.T. Marinetti et al., La cinematografia futurista, in "L'Italia futurista", 1916, 9.
L. Delluc, Photogénie, Paris 1920, poi in L. Delluc, Écrits cinématographiques, 1° vol., Le cinéma et ...
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COMINETTI, Giuseppe
Alessandra Quattordio
Nato a Salasco Vercellese il 28 ott. 1882 da Antonio e da Maria Carignano, ricevette la prima educazione artistica a Torino, ove, negli ultimi anni dell'Ottocento, [...] ; V. Rocchiero, G. C., in Liguria (Genova), 1958, nn. 11-12, pp. 13-16; M. Drudi Gambillo-T. Fiori, Archivi del Futurismo, Roma 1962, p. 231; G. Severini, Souvenirs sur Reverdy, in Mercure de France, n. 1181, gennaio 1962, pp. 293-297; G. Carandente ...
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FRASSINELLI, Carlo
Angelo D'Orsi
Nacque ad Alessandria d'Egitto il 10 dic. 1896, figlio di padre ignoto e di Vittoria Frassinelli, donna di modesta condizione, proveniente da Ceneda (l'attuale Vittorio [...] F.T. Marinetti, tanto da firmare, tre anni dopo l'arrivo del F. a Torino, un trattatello dal significativo titolo Futurismo tipografico. L'influsso del Grandi sul F. è indubitabile: fu grazie a lui che questi si appassionò alle nuove tendenze della ...
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Scrittore nato a Barrhead (Renfrewshire) l'11 aprile 1857 e scomparso da Penzance il 23 marzo 1909; il suo corpo fu ritrovato in mare sei mesi dopo. Fu insegnante, poi pubblicista; nel 1906 gli fu concessa [...] da un romanticismo estremo, anarchico. Nel suo insistere sulla modernità, ripudiando il passato, pare precorrere il movimento futurista. Pochi dei suoi versi sfuggono alla qualifica di retorici o di didattici. È spesso felice nelle descrizioni ...
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ERBA, Carlo
Simonetta Nicolini
Figlio di Luigi e di Giuditta Ripamonti, nacque a Milano il 5 genn. 1884; zio del padre era l'industriale Carlo Erba. Dopo aver intrapreso gli studi privatamente (1892), [...] Sprovieri di Roma (aprile-maggio 1914) va intesa come segno del divario ormai creatosi tra il modo di operare dell'E. e i futuristi.
Tra il 1910 e il 1915 l'E. intensificò la produzione grafica tentando l'incisione, l'illustrazione per l'infanzia, la ...
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NEUMANN, Stanislav
Poeta e giornalista cèco, nato a Praga il 5 giugno 1875.
Le sue prime raccolte di versi risentono ideologicamente l'influsso di S. Przybyszewski e del Nietzsche, ma ben presto dal [...] moderna e delle macchine: vi si sente più volte l'eco del Marinetti, anche se sarebbe erroneo qualificare il N. per futurista. I suoi versi del dopoguerra sono più che altro tentativi di poesia sociale, volutamente a tesi. Nel volume in prosa ...
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MORTARI, Virgilio
Virgilio Bernardoni
– Nacque il 6 dicembre 1902 a Lainate (Milano) da Giuseppe e da Anna Barzan.
Studiò al Conservatorio di Milano con Costante Adolfo Bossi e Ildebrando Pizzetti. [...] del Teatro della Sorpresa per pianoforte, che nella sostanza sonora asseconda il culto del jazz in auge nel futurismo postbellico, e nella forma grafica della partitura tenta lo sperimentalismo di pentagrammi sinuosi, corredati da figurine di gusto ...
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Rivista di letteratura, arte e politica, che G. Papini e A. Soffici fondarono a Firenze nel 1913, dopo essersi staccati da La Voce; uscì fino all’entrata in guerra dell’Italia (1915). Ebbe carattere di [...] (come dice già il titolo, modellato su quello dell’Acerba di Cecco d’Ascoli), con modi decisamente futuristi. Segna infatti il momento futurista, e in certo senso surrealista del vocianesimo, accogliendo fra i suoi collaboratori, accanto a quelli più ...
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Scrittore (Ofena 1894 - Roma 1943); esordì giovanissimo su La Voce e Lacerba; combattente della guerra del 1915-18 e decorato al valore, fu poi critico letterario e collaboratore di varî giornali. La sua [...] , 1935, ecc.) è ispirata a motivi che, passando da un crepuscolarismo d'origine pascoliana, dopo una breve parentesi futurista, a un misticismo vagamente cristiano, si elevano, nei momenti migliori, a un sentimento lirico della sofferenza umana, dell ...
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futurista
s. m. e f. e agg. [der. di futurismo] (pl. m. -i). – Promotore, rappresentante, seguace del futurismo, in letteratura, in arte, in musica: la poetica dei f.; come agg.: arte, poesia f.; movimento f.; i manifesti futuristi.
futurista
s. m. e f. e agg. Chi aderisce al partito Futuro e Libertà per l’Italia, fondato il 13 febbraio 2011; che è espressione della linea politica e delle idee del partito Futuro e Libertà per l’Italia. ◆ E in commissione Affari costituzionali...