Ramsey Frank Plumton
Ramsey 〈rèmsi〉 Frank Plumton [STF] (Cambridge 1903 - ivi 1930) Lettore di matematica nell'univ. di Cambridge. ◆ [MTR] Cavità R.: v. frequenza, campioni di: II 767 e. ◆ [MTR] [ELT] [...] Tecnica di R.: v. frequenza, campioni di: II 767 b. ◆ [ALG] Teorema di R.: v. Gödel, teorema di: III 58 d. ...
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stringa
stringa [Der. dell'ingl. string "cordoncino"] [ELT] [INF] Nella tecnica dei calcolatori elettronici, sequenza finita di caratteri alfanumerici registrata in memoria che rappresenta dati in forma [...] codificata: s. alfabetica, di soli caratteri alfabetici, s. di bit, di numeri binari, ecc. ◆ [ALG] S. casuale: v. Gödel, teorema di: III 58 a. ◆ [ASF] S. cosmica: v. cosmologia primordiale: I 803 d. ◆ [RGR] S. relativistica: lo stesso che corda ...
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Dedekind Julius Wilhelm Richard
Dedekind 〈déedëkint〉 Julius Wilhelm Richard [STF] (Brunswick 1831- ivi 1916) Matematico, insegnò nel politecnico di Zurigo (1862), poi in quello di Brunswick (dal 1862); [...] socio straniero dei Lincei dal 1911. ◆ [ALG] Assiomi di Peano-D.: quelli su cui può fondarsi l'aritmetica: v. Gödel, teorema di: III 54 a. ◆ [ALG] Sezione di D.: qualunque suddivisione dell'insieme Q dei numeri razionali in due sottoinsiemi A e B ...
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Turing 〈tiùrin〉 Alan Mathison [STF] (Londra 1912 - Wilmslow, Cheshire, 1954) Lettore di matematica nell'univ. di Manchester (1948). ◆ [INF] Ipotesi di T.: v. automi, teoria degli: I 330 b. ◆ [INF] Macchina [...] di T.: modello meccanico di algoritmi, proposto da T. nel 1936: v. automi, teoria degli: I 330 b e Gödel, teorema di: III 56 f. ◆ [INF] Test di T.: v. intelligenza artificiale: III 233 b. ...
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indecidibile
indecidìbile [Comp. di in- neg. e decidibile "che non può essere deciso"] [ALG] [FAF] Teoria i.: quella per la quale non esiste nessun algoritmo mediante il quale sia possibile decidere [...] in un numero finito di passi, per ogni proposizione formulabile in essa, se sia vera o falsa; è tale, per es., l'intera aritmetica (v. Gödel, teorema di: III 53 c). ...
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aritmetizzazione
aritmetizzazióne [Atto ed effetto dell'aritmetizzare "rendere aritmetico", der. di aritmetico] [ALG] [FAF] [INF] Nella logica matematica: (a) in senso generale e storico, programma sviluppato [...] ., procedimento con cui, seguendo determinate regole, si associano alcuni numeri interi ai segni e alle formule di un linguaggio, rendendo così possibile un calcolo matematico delle espressioni che sono prese in esame: v. Gödel, teorema di: III 55 c. ...
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Church Alonzo
Church 〈cèrcë〉 Alonzo [STF] (n. Washington 1903) Prof. di logica matematica nell'univ. di Princeton (1947) e nell'univ. della California, a Los Angeles (1967). ◆ [FAF] Tesi, o ipotesi, [...] ricorsiva è effettivamente calcolabile) non si possono né dimostrare, né confutare, ma solo rendere accettabili con argomenti di carattere sperimentale; esse precisano la nozione di procedimento effettivo di calcolo: v. Gödel, teorema di: III 58 f. ...
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Vienna
Viènna [Ted. Wien, la capitale dell'Austria] [STF] [FAF] Circolo di V.: denomin. (ted. Wiener Kreis) di un movimento neopositivistico che ebbe il suo centro a Vienna. Il primo circolo neopositivista, [...] notevoli rappresentanti del circolo di V. sono R. Carnap, O. Neurath, P. Frank e inoltre F. Waismann, G. Bergmann, K. Gödel, H. Feigl, K. Popper, V. Kraft, J. Schächter. Con l'occupazione hitleriana e la 2a guerra mondiale, parecchi rappresentanti di ...
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ricorsivo
ricorsivo [agg. Der. di ricorrere: (→ ricorrente)] [LSF] Sinon. di ricorrente. ◆ [ALG] [INF] Algoritmo, o procedimento o procedura, r.: algoritmo che è formulato con esplicito riferimento a [...] funzioni iniziali mediante un numero finito di applicazioni delle regole di sostituzione e induzione: v. complessità di calcolo: I 663 b. ◆ [ALG] Insiemi r.: v. Gödel, teorema di: III 57 b. ◆ [INF] Paradigma r.: v. algoritmi, teoria degli: I 102 c. ...
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terzo
tèrzo [agg. numerico ordinale Der. del lat. tertius, da tres "tre"] [LSF] Che in una serie numericamente ordinata viene dopo altri due. ◆ T. suono: (a) [ACS] lo stesso che suono di combinazione, [...] falsa, e che quindi è vera la sua contraria A, in quanto una proposizione, e in ciò consiste il principio del t. escluso, o è vera, o è falsa. Il principio del t. escluso è stato confutato dalla logica matematica degli anni '30: v. Gödel, teorema di. ...
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godeliano
‹ġö-› agg. – Relativo al matematico Kurt Gödel (1906-1978) e alla sua opera: teoremi g., o prove di Gödel, le dimostrazioni, da lui formulate, dell’incompletezza di qualsiasi assiomatizzazione della teoria dei numeri, dell’impossibilità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...