Poeta italiano (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità [...] Un'ampia antologia delle sue Poesie (1903-59) ha curato G. Ravegnani (1961).
Vita
Fece, da giovane, l'agricoltore e tanta esuberanza e prolissità entro forme di canzonetta popolareggiante o vagamente epigrammatiche (Il flauto magico, 1932; Canzoni a ...
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In origine, la zona di Venezia, poi appositamente chiusa, assegnata nel 1516 agli Ebrei quale loro residenza (così chiamata per la presenza di un ‘getto’, cioè una fonderia). Dal 16° sec., in tutta Europa, [...] le persecuzioni razziali (v. fig.). Inquisitori sopra il g. furono detti i componenti di una speciale commissione delegata Per estensione, si dicono g. i quartieri in cui sono relegate minoranze etniche o sociali emarginate e ghettizzazione il ...
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Regista teatrale e cinematografico italiano (Napoli 1912 - Marciano 1990). Allievo di T. Pavlova e di G. Salvini, assistente di J. Copeau, si impose fin dagli anni Quaranta come uno dei più interessanti [...] registi della sua generazione (da ricordare le edizioni di Strano interludio di E. O'Neill, protagonista A. Pagnani, e di Il voto di S. Di Giacomo, interpretato da S. Ferrati e da S. Randone). Dedicatosi poi al cinema, diresse con grande successo ...
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Musicista (Chioggia 1555 circa - Roma 1628), organista, a Roma, a S. Maria Maggiore dal 1601 o dal 1609. Fu protonotario apostolico e cameriere segreto di Gregorio XV. Compose musica sacra e profana (tra [...] l'altro canti a 1 e a 2 voci concertate con violino o tiorba, che sono tra le prime manifestazioni di tal sorta di composizioni) una sua importanza negli esordî romani della musica di genere drammatico. Furono suoi allievi P. Della Valle e G. B. Doni. ...
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Strumento per la misurazione dell’intensità di correnti elettriche che, generalmente ricondotta alla misurazione dell’angolo di rotazione di un ago o di un indice o di una bobina, viene eseguita per lo [...] e in grado di ruotare attorno a un asse; di questo tipo è il g. di Deprez-D’Arsonval (v. fig.) nel quale la bobina, costituita da n ad altissima resistenza d’ingresso (dell’ordine di 1012 ohm o più) e di elevata sensibilità (qualche millivolt a fondo ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] la cui estremità è inserita all'interno dell'addome o del torace e che sono manovrati all'esterno dall'operatore .M. Evers et al., Philadelphia 200417.
M. Morino, G. Beninca, G. Giraudo et al., Robot-assisted vs laparoscopic adrenalectomy: a ...
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Botanica. - Questa parola fu proposta nel 1866 da E. Haeckel (Gen. Morph. der Organismen, Jena 1866, I, p. 238 e II, p. 286) per indicare la parte della fisiologia che si occupa delle funzioni di relazione [...] e anzi spesso circoscritte a generi, a gruppi di specie o a una sola specie, rispondenti a stimoli che sembrano sfuggire Acad. R. sc. et lettr. de Danemark, 1905, p. 347; G. Negri, Le unità ecologiche fondamentali in fitogeografia, in Atti R. Acc. ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] a chiocciola. Un nucleotide è costituito da uno zucchero (il desossiribosio nel DNA), da una base azotata purinica o pirimidinica (A, G, T o C nel DNA) e da un gruppo fosforico. Queste unità nucleotidiche formano lunghe catene legandosi l'una all ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] da P. Villari (N. Machiavelli, 2ª ed., Firenze 1881, III) ma soprattutto da O. Waltz, Zur Rettung d. Geschichtschreibers F. G., in Hist. Zeitschrift, 1897; U. Benassi, Schizzi G., Parma 1911; id., Storia di Parma, IV-V, Parma 1899. Il saggio migliore ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] a selezionare un ceppo al cento per cento recettivo o completamente resistente, cioè con frequenza tumorale zero.
Oggi in e R. Willheim, The biochemistry of malignant tumors, New York 1943; G. Vernoni, in Tumori, XXV, fasc. III-IV, 1939 e in Recenti ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...