Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] rievocare un effettivo avvento del culto dionisiaco dalla Frigia o dalla Lidia, giacchè l’Eolia (in cui Smirne Payot 1951; Dioniso: religione e cultura in Grecia Torino, trad. it. G. Glaesser, Torino, Giulio Einaudi 1972.Otto W. F., Dionysos. Mythos ...
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La città rappresenta per antonomasia il luogo di codificazione e rafforzamento del potere statale. Questa sua funzione è maggiormente evidente se prendiamo in considerazione il caso delle città coloniali [...] era funzionale alla legittimazione del potere di un singolo o di un gruppo di individui. Nell'ambito coloniale, P. GIORGIO, La costruzione spettacolare dell’Impero, in GRESLERI G.,MASSARETTI P. G., ZAGNONI S. (a cura di), Architettura italiana d’ ...
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Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] cui Diomede chiede a Glauco a quale stirpe appartenga, se umana o divina, per evitare di subire la stessa sorte patita da Licurgo Dioniso: religione e cultura in Grecia Torino, trad. it. G. Glaesser, Torino, Giulio Einaudi 1972.Otto W. F., Dionysos. ...
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Accettando l’analisi che viene proposta da alcuni neuroscienziati come J.D. Haynes e B. Libet, si è costretti all’ammissione di una visione deterministica del mondo, ossia la concezione della realtà per [...] giudicare moralmente un agente non umano (che sia Dio o la legge di natura delle cose): la preghiera del «Nature» 477, 2011, pp. 23–25;Vithoulkas, Muresanu 2014 = G. Vithoulkas, D.F. Muresanu (eds.), Conscience and consciousness: a definition, ...
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Firenze, metà del XV secolo: il potere è in mano alla potente famiglia de’ Medici nella persona di Cosimo, tornato nel 1434 dall’esilio che i suoi avversari politici gli avevano inflitto. Nel difficile [...] della scolastica, come nel De Avaritia, contro i frati mendicanti, o nel Contra hypocritas, in cui i frati sono definiti «più Il Quattrocento e l'Ariosto, Garzanti, Milano, 1976;Cappelli G, L’umanesimo italiano da Petrarca a Valla., Carocci Editore, ...
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La letteratura russa dell’Ottocento, nonché quella del primo Novecento, è dominata dalla comune concezione che attribuisce alle due capitali, Mosca e Pietroburgo, rispettivamente i titoli di “anima russa” [...] gesta di Behemot, il grande gatto parlante del seguito di Satana, o ad una delle scene finali del romanzo, in cui Behemot, impugnata Storia, leggenda, poesia, Universale Economica Feltrinelli, Milano 2019.G.P. Piretto, Da Pietroburgo a Mosca. Le due ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] in questo (vv. 40-42), tanto che alla fine l’Autore prorompe nell’esclamazione O quam felix et beata Mediolanum ciuitas (v. 40, “Oh quanto felice e beata Per saperne di più:Sul Versum de civitate Mediolano: G. B. Pighi (ed.), Versus de Verona, Versum ...
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Il corpo del folle è nudo, sporco, raggrinzito, incurvato in sé stesso. Il corpo del folle ha bisogno di essere immerso in un getto gelido che lo depuri della sua a-normalità, della sua impossibilità a [...] tuttavia, che la Cura non può essere abbandonata ad una sola persona, o ai soli familiari e amici, bensì c’è bisogno di un tessuto pp. 38-67. (Disponibile qui in lingua originale).Balducci G., La vita quotidiana come “gioco di ruolo”, Mimesis, ...
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Il 5 novembre si sono tenute le elezioni presidenziali americane, momento per eccellenza di partecipazione del cittadino nella vita democratica di uno stato costituzionale. Ma questa procedura ha un valore [...] diverse, a seconda che venga associata: 1) con l’idea di mandato, o di delega; 2) con l’idea di rappresentatività, vale a dire di strumenti come i SuperPACs.Per saperne di più:Robert G. Boatright, United States campaign-finance laws, Encyclopaedia ...
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La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] uomo che non viene da nessun luogo, senza casa né patria. O meglio, è a casa ovunque, in qualsiasi luogo l’ornamento della mai nominato nel saggio di Baudelaire se non attraverso le iniziali M. G. (« Monsieur Guys »), e che non darà mai lui stesso un ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...
BITHYNIA (Bithynia [et Pontus])
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano.
Il testamento di un sovrano ellenistico, Nicomede, redatto nel 74 a. C. in favore del popolo romano, fu all'origine della provincia di B., nata entro...
(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...