gretto /'gret:o/ agg. [forse dal medio ted. grit "avarizia"]. - 1. [di animo, mente e sim., povero di spirito e di doti morali: gente g.; una g. visione della vita] ≈ angusto, filisteo, limitato, meschino, [...] 2. a. [di persona, tirato nello spendere, più per meschinità d'animo che per attaccamento al denaro: amministratori g.] ≈ avaro, (pop.) pidocchio, (spreg.) pitocco, sordido, spilorcio, taccagno, tirato, tirchio. ↔ generoso, largo, liberale, magnanimo ...
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guadagnare [dal germ. ✻waidanjan "pascolare; guadagnare"] (io guadagno, ... noi guadagniamo, voi guadagnate, e nel cong. guadagniamo, guadagniate). - ■ v. tr. 1. a. [ricevere come compenso, anche assol.: [...] intascare. ↔ perdere, (fam.) rimetterci. b. (fig.) [trarre benefici o vantaggi di vario tipo, spesso nella forma guadagnarsi: g. una lode, un premio, una promozione; g. la fiducia di qualcuno] ≈ acquistare, conquistare, ottenere, procurarsi, vincere ...
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gufo s. m. [lat. tardo gūfo (-ōnis), d'origine onomatopeica]. - 1. (zool.) [uccello rapace notturno degli strigidi]. 2. (fig.) a. [persona poco socievole: fare la vita del g. (o una vita da g.)] ≈ asociale, [...] eremita, introverso, misantropo, orso, solitario. ↑ burbero, scontroso, scorbutico. ↔ buontempone, compagnone. b. (gerg.) [nel linguaggio giovanile, persona che porta sfortuna] ≈ iettatore, menagramo ...
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gustare [lat. gustare, der. di gustus -us "gusto"]. - ■ v. tr. 1. a. [di cibo o bevanda, ingerire quanto basta per sentirne il sapore: prenderò solo un pezzetto di torta, tanto per g.] ≈ assaggiare, assaporare, [...] [provare diletto e soddisfazione di qualche cosa, spesso nella forma gustarsi: g. la dolcezza di una giornata primaverile; gustarsi lo spettacolo] ≈ godere (ø, di), godersi. ‖ apprezzare, assaporare. ↔ disdegnare, disprezzare. ■ v. intr. (aus. avere ...
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Fabio Rossi
buono. Finestra di approfondimento
In senso morale - Estesissima è l’area semantica di b. (più ristretta quella di cattivo), che abbraccia la sfera del gusto, della morale, dell’utilità, della [...] capriccioso (non mi parlare come a una bimba capricciosa [G. D’Annunzio]), cattivo (ma in senso decisamente attenuato sul solo nel primo caso); e in locuz. prep. come di b. lena o di buon passo. Vi sono peraltro dei contesti, in quest’ultimo sign., ...
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piano¹ [lat. planus "di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile"]. - ■ agg. 1. a. [che presenta una superficie senza avvallamenti o rilievi: terreno p.] ≈ levigato, liscio, livellato, piatto, [...] espressione fam. lemme lemme, sinon. di p. p.: dalla Maddalena scendeva lemme lemme il notaro (G. Verga).
Volume - P. e forte esprimono anche un basso o un alto grado di intensità sonora. Tra i sinon. di p., mentre sommessamente, ancorché più formale ...
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fato s. m. [dal lat. fatum, der. di fari "dire, parlare"] (pl. -i; ant. le fata). - 1. (mitol.) [nella cultura antica, potenza inesorabile cui nessuno si può sottrarre] ≈ destino. 2. [il succedersi ineluttabile [...] lo più a guadagni concreti: prometteva in premio a quello il cui ritrovamento fosse giudicato più bello o più fruttuoso, una corona di lauro (G. Leopardi); il trattato di Campoformio era vantaggioso a tutt’e due le potenze contraenti (V. Cuoco). Per ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] che indicano una fedeltà quasi religiosa riposta in persone o, per lo più, in idee e sim.: sono il suo devoto amico e sono rimasto qui per assisterla (I. Svevo); votato alla lotta col peccato (G. Verga). Fidato e fido, sinon. di leale, si riferiscono ...
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alto [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre "nutrire, far crescere"]. - ■ agg. 1. a. [che si eleva dal suolo con uno sviluppo verticale notevole: un a. monte; alberi d'a. fusto] ≈ elevato. ‖ [...] . Se si parla della posizione della testa (camminare a testa a. o bassa, anche fig. per «essere fiero, sicuro di sé» o «essere insicuro o vergognoso»), a. può essere sostituito da diritto o dritto, eretto, ritto, mentre basso da chino, curvo, piegato ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] capriccioso (non mi parlare come a una bimba capricciosa [G. D’Annunzio]), cattivo (ma in senso decisamente attenuato sul solo nel primo caso); e in locuz. prep. come di b. lena o di buon passo. Vi sono peraltro dei contesti, in quest’ultimo sign., ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...