grigiore /gri'dʒore/ s. m. [der. di grigio]. - 1. [di cielo, di tempo e sim., copertura di nubi che conferisce un aspetto grigio: il g. delle giornate autunnali] ≈ foschia, nuvolosità. ↔ limpidezza, luminosità. [...] , uniformità. ↑ squallore. ↔ ricchezza, varietà. ↑ splendore. b. [mancanza di entusiasmo o di originalità: una gara all'insegna del g.] ≈ banalità, mediocrità, ordinarietà, scialbore. ↔ brio, esuberanza, fantasia, originalità, verve, vivacità ...
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griglia /'griʎa/ s. f. [dal fr. grille, lat. craticŭla "piccola grata"]. - 1. [struttura costituita da un telaio di elementi lignei o metallici incrociati, con funzione di chiusura, separazione, riparo, [...] .: alla griglia ≈ ai ferri, grigliato. ‖ arrostito, [con sottile crosta dorata] gratinato. 3. (fig.) [struttura idonea a ottenere determinati risultati o a costituire la guida per un'analisi: g. di analisi del racconto] ≈ modello, paradigma, schema. ...
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groppa /'grɔp:a/ s. f. [affine a groppo e gruppo]. - 1. [nelle bestie da soma o da tiro, parte del corpo compresa tra i lombi e la coda: montare in g.] ≈ ‖ dorso. 2. (estens., fam.) [parte posteriore del [...] corpo umano compresa tra la nuca e i fianchi, anche fig.: portare il figlio in g.; avere cinquant'anni sulla g.] ≈ dorso, (scherz.) groppone, schiena, spalle. ...
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groppo /'grop:o/ o /'grɔp:o/ s. m. [affine a gruppo]. - 1. [intreccio fitto di cose: g. di fili, di capelli] ≈ garbuglio, groviglio, intrico, matassa, nodo, (lett.) viluppo. ● Espressioni: fare groppo [...] formare un groppo] ≈ aggrovigliarsi, avvilupparsi, ingarbugliarsi, intricarsi. ↔ districarsi, sciogliersi, svolgersi. 2. (fig., lett.) [questione o situazione complessa o non chiara: e 'l g. solvi (Dante)] ≈ difficoltà, intoppo, problema. ‖ dubbio. ...
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grugno s. m. [affine a grugnire]. - 1. [muso del maiale e del cinghiale] ≈ grifo. 2. (spreg.) [viso dell'uomo: làvati il g.!; gli rompo (o spacco) il g.] ≈ ceffo, (non com.) ghigna, muso, (ant.) niffo. [...] [espressione corrucciata del volto] ≈ broncio, muso. ● Espressioni: fare il grugno [prendere un'aria molto contrariata] ≈ avere (o fare) il muso, avere la luna (storta o di traverso), ingrugnare, ingrugnire, mettere (o tenere) il broncio. [⍈ FACCIA] ...
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evitare [dal lat. evitare, der. di vitare "evitare", col pref. e-] (io èvito, ant. evìto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [tenere lontano qualcosa o qualcuno, anche fig.: e. la compagnia di qualcuno; e. una responsabilità] [...] aria, quindi èvita, per favore! Analogo è l’uso di lasciar perdere o, più fam., farla finita, finirla, piantarla e smetterla: piantala, non d’aver per quella notte almeno scongiurato ogni pericolo (G. D’Annunzio). Meno forte di sventare è schivare (in ...
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guasto² s. m. [uso sost. dell'agg. guasto¹]. - 1. [ciò che impedisce il funzionamento di un meccanismo, un congegno e sim.: riparare un g.] ≈ danno, (fam.) magagna, rottura, [di motore dell'auto] avaria, [...] , purezza, rettitudine, virtù. b. [al plur., risultato di un'azione distruttiva o negativa] ≈ danni, rovine. c. (non com.) [cattivi rapporti: c'è del g. fra quei due] ≈ contrasto, discordia, dissapore, incomprensione. ↔ affiatamento, amicizia, intesa ...
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Fabio Rossi
piano. Finestra di approfondimento
Aggettivi usati come avverbi - Molti agg. possono essere usati anche come avv., soprattutto nel registro fam.: chiaro (vederci chiaro, anziché chiaramente), [...] espressione fam. lemme lemme, sinon. di p. p.: dalla Maddalena scendeva lemme lemme il notaro (G. Verga).
Volume - P. e forte esprimono anche un basso o un alto grado di intensità sonora. Tra i sinon. di p., mentre sommessamente, ancorché più formale ...
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Fabio Rossi
evitare. Finestra di approfondimento
Modi di evitare - Il concetto di «portarsi lontano da qualcuno o qualcosa di nocivo» può essere espresso da molti termini. Si può evitare un problema, [...] aria, quindi èvita, per favore! Analogo è l’uso di lasciar perdere o, più fam., farla finita, finirla, piantarla e smetterla: piantala, non d’aver per quella notte almeno scongiurato ogni pericolo (G. D’Annunzio). Meno forte di sventare è schivare (in ...
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città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] (il suo ragazzo campava andando a vendere della legna al villaggio [G. Verga]).
Un sinon. di c. può essere centro, in In quest’ultimo caso, infatti, è possibile dire, informalmente, andare (o scendere) in c. nel senso di andare in centro: devo fare ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...