stillare [dal lat. stillare "uscire a stille; mandar fuori a stille", der. di stilla], lett. - ■ v. tr. 1. [estrarre o ricavare un liquido goccia a goccia, mediante distillazione o filtrazione: fattesi [...] venire erbe e radici velenose ... quelle stillò e in acqua redusse (G. Boccaccio)] ≈ distillare, filtrare. 2. [mandare fuori goccia a ., non com. [darsi da fare per riuscire a risolvere problemi o situazioni difficili, con la prep. di: s. di ottenere, ...
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riandare [der. di andare¹, col pref. ri-] (coniug. come andare nell'uso intr.; come tr., segue l'ordinaria flessione regolare, ma le forme con l'accento sul radicale sono rare; imperat. rivà o rivài o, [...] v. tr., lett. 1. [percorrere nuovamente un tragitto, nello stesso senso o in senso inverso: Che fai tu, luna in ciel? ... Ancor non sei tu paga Di r. i sempiterni calli? (G. Leopardi)] ≈ rifare, ripercorrere. 2. (fig., non com.) [tornare con la mente ...
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opaco agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). - 1. (fis.) [di corpo, che non si lascia attraversare dalla luce o da radiazioni di una determinata lunghezza d'onda: il piombo è o. ai raggi X] ≈ impermeabile. [...] ↔ diafano, (non com.) pellucido, traslucido, trasparente. c. (poet.) [che non riceve luce: l'o. tomba e il fato estremo (G. Leopardi)] ≈ buio, fosco, oscuro. ↔ (lett.) aprico, assolato, illuminato, (lett.) solatìo, soleggiato. 3. (fig.) a. [privo di ...
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biascicare (non com. biasciare) v. tr. [forse lat. ✻blaesiare, der. di blaesus "bleso"] (io biàscico o biàscio, tu biàscichi o biasci, ecc.). - 1. [rigirarsi il cibo in bocca con molta saliva, senza masticarlo [...] , detto spec. di chi non ha denti o di chi mangia svogliatamente] ≈ ciancicare, ruminare. 2. (fig.) a. [pronunciare male poco comprensibile: continuava a biasciarle delle barzellette salate nell'orecchio (G. Verga)] ≈ e ↔ [→ BALBETTARE v. tr. (1 ...
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ove /'ove/ [lat. ŭbi] (radd. sint.), lett. - ■ avv. 1. [per indicare stato in luogo o moto a luogo, con valore interrogativo, relativo, ecc., anche seguito da che: la notte era sì buia e sì oscura che [...] egli non poteva discernere o. s'andava (G. Boccaccio)] ≈ dove. 2. [in qualunque luogo: So che sempre, o. io sia, l'amerò morto (L. Pulci)] ≈ dovunque, ovunque. ■ cong. 1. [con valore avversativo: Lagrime triste, e voi tutte le notti M'accompagnate, ...
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rumore /ru'more/ (ant. e lett. romore) s. m. [lat. rumor -ōris]. - 1. a. [perturbazione sonora che dà luogo a una sensazione acustica e che viene per lo più percepita come sgradevole] ≈ ‖ suono. ⇓ boato, [...] che si muovono con levità] ≈ brusìo, fruscìo. g. [suono continuato e stridente] ≈ cigolìo, scricchiolìo, (eufem.) vento, vescia. ‖ flatulenza. 3. (non com.) [notizia più o meno confusa che corre di bocca in bocca] ≈ boatos, chiacchiera, diceria, ...
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test /tɛst/ s. m. [dall'ingl. test "prova, saggio", fr. ant. test "vaso" (usato dagli alchimisti per saggiare l'oro), dal lat. testu o testum "coperchio o vaso di terracotta"]. - 1. [pratica adottata per [...] Ⓖ esame, Ⓖ prova, reattivo. 3. (educ.) [quesito o insieme di quesiti, ciascuno dei quali ammette una risposta corretta, delle cellule desquamate presenti in vagina, ideato dall'anatomista G. Papanikolau (1883-1962) e finalizzato alla diagnosi precoce ...
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perfetto /per'fɛt:o/ agg. [part. pass. di perficĕre, sul modello del lat. perfectus]. - 1. (lett.) [condotto a termine: il fabbro ... all'opre torna L'altro dì non perfette (G. Parini)] ≈ compiuto, concluso, [...] : un silenzio p.] ≈ assoluto, completo, totale. ↔ incompleto, parziale. 3. (estens.) a. [di persona, che possiede una o più qualità in altissimo grado: è un oratore p.] ≈ consumato, eccellente, eccezionale, impeccabile, ottimo, provetto. ↔ pessimo ...
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sbucare v. intr. [der. di buca e buco², col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbuco, tu sbuchi, ecc.; aus. essere) . - 1. [di animali e sim., uscire fuori dalla buca, dalla tana, con la prep. da: la lepre sbucò [...] .) [di strada, via e sim., avere termine in una strada più larga o in una piazza, con le prep. in, su: via del Gesù sbuca sbucava su una strada più comoda, che si inoltrava in mezzo ai colli (G. Piovene)] ≈ arrivare, condurre (a, in), finire (a, in, ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...