Arte
B. da visita e d’invito I primi b. da visita comparvero forse all’inizio del 18° sec. in Francia, e in Italia verso il 1730, manoscritti, col nome della persona e senza ornati. I b. stampati si diffusero [...] hanno formato oggetto di collezioni, come anche i b. d’invito o d’ingresso a manifestazioni d’arte, ad accademie ecc., che alla . ebbero pregio artistico per opera specie di F. Bartolozzi, G.B. Cipriani e L. Schiavonetti. Tra le molte collezioni ...
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Storico dell'arte e della cultura (Amburgo 1866 - ivi 1929). Studioso dai vasti interessi che ebbero come fulcro il Rinascimento, W. si dedicò allo studio dell'arte come strumento di comprensione, attraverso [...] appaiono tuttavia quasi sempre in forma provvisoria di conferenze o appunti (dai dipinti mitologici di Botticelli, agli arazzi i suoi scritti: Die Erneuerung der heidnischen Antike (2 voll.; G. Bing ne ha curato un'ed. italiana, La rinascita del ...
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Fotografo italiano (n. Napoli 1934). Fra i più importanti fotografi italiani degli ultimi decenni del 20° sec., dopo diversi lavori di impronta socio-antropologica sulla realtà napoletana la sua ricerca [...] (1993); Procida: un'architettura del Mediterraneo (in collab. con G. Cosenza, 1993); Mediterranean (1995 e 1997); Eden (1998); presenza segnica del mare e di una campagna dimenticata, o nella retrospettiva Sublime cities (Montréal, McCord Museum, 2012 ...
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Zoologia
Nome comune degli Insetti Ortotteri Ensiferi Grilloidei appartenenti alla famiglia Grillidi, che riunisce le sottofamiglie Grillini, Ecantini, Falangopsini, Mirmecofilini, Mogopolistini, Nemobini [...] g. hanno piccole o medie dimensioni, livrea di colori poco appariscenti, corpo tozzo e robusto, capo grande, globoso, antenne lunghe, ali ben sviluppate o più o campagna e ha canto monotono e prolungato; il g. campestre (Gryllus campestris; v. fig.), ...
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Dall’inglese sky-scraper, edificio di marcato sviluppo verticale, con un notevole numero di piani: comunemente si definiscono g. gli edifici con almeno 15-20 piani, cioè un’altezza minima di m 50-70. Affermatosi [...] strutturali e l’uso del cemento armato. Per i g. in acciaio, in relazione alla maggiore deformabilità delle strutture la resistenza a un nucleo centrale a torre in cemento armato o reticolare in acciaio.
A partire dagli stimoli creati dal concorso ...
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Architetto (Milano 1584 - ivi 1658), esponente di spicco di una famiglia di ingegneri e architetti milanesi attivi dalla fine del sec. 16º a tutto il 18º. Capomastro del duomo di Milano dal 1605, realizzò [...] le molte chiese realizzate da R. (in buona parte distrutte o alterate) si ricordano: S. Pelagio, S. Bartolomeo a Tra le opere civili: cortile grande dell'Ospedale Maggiore (1625, con G. B. Pessina e F. Mangone), in cui risalta l'edicola monumentale ...
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Architetto (Brno 1870 - Kalksburg, Vienna, 1933). Fu assertore, nella Vienna dell'eclettismo e soprattutto della Secessione, di un rinnovamento dell'architettura che comprendeva la rinuncia a ogni formalismo [...] , in stretto rapporto con i maggiori esponenti della cultura viennese dell'epoca: P. Altenberg, K. Kraus, O. Kokoschka, A. Schönberg, G. Trakl, ecc. Dopo la guerra, per l'amministrazione socialdemocratica di Vienna dal 1920 fu architetto capo dell ...
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Architetto (Verona 1484 - ivi 1559), esponente di spicco di una famiglia di muratori-architetti originarî di Porlezza (Como) attivi nei secc. 15º-16º. Il padre, Giovanni (m. 1493 circa), si trasferì nel [...] veronese, caratterizzato dalla presenza di fra Giocondo e di G. M. Falconetto, S. educò la sua formazione di nella Cappella Pellegrini in S. Bernardino (circa 1527-57) a Verona o nel palazzo Grimani sul Canal Grande (iniziato nel 1557) a Venezia, ...
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Trattatista latino di architettura, quasi certamente dell'età di Augusto, autore di un trattato in dieci libri De architectura.
Vita
Incertissimi gli elementi della biografia di V., come del resto non [...] si può precisare se V. vi abbia attinto direttamente o, com'è più probabile, mediatamente attraverso manuali e riassunti (ristampata nel 1513, 1522 e 1523), da C. Cesariano nel 1521, da G. B. Caporali nel 1536 e da D. Barbaro nel 1556 (ristampata nel ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste [...] è pervasa da una austerità che nei momenti meno felici può diventare troppo fredda e povera. Terminò inoltre gli affreschi di G. B. Salviati nel salone del Palazzo Farnese a Roma. Eseguì anche disegni per apparati festivi e per maioliche, come il ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...