GRASSI, Salomone de
Marco Rossi
Figlio del pittore e miniatore Giovannino, è documentato per la prima volta nel 1397 (Annali…, App., I, p. 243; Rossi, 1995, p. 168 n. 182), per l'incarico della decorazione [...] App., I, p. 243). Questi dati potrebbero far supporre che il G. fosse nato a Milano verso il 1375-80; ma gli elementi a commentario al codice con saggi di G.O. Bravi e M.G. Recanati, relazione di restauro a cura di M.G. Vaccari - L. Montalbano ...
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GILGAMESH (Gishbi[l]games, Gilgamesh; Γίλγαμος)
G. Garbini
Leggendario re della città sumerica di Uruk, protagonista del più importante poema mesopotamico, che da lui si intitola.
G., il cui nome compare [...] conserverà fino in epoca tarda; varia la tipologia, con l'atteggiamento in ginocchio di G. o con la posizione del leone che viene posto in alto, come in un sigillo assiro, o tenuto stretto al fianco, come nei due colossi del palazzo di Khorsābād (che ...
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GUDEA (Gù-dé-a "il chiamato")
G. Garbini
Sovrano (ensi "governatore") della città sumerica di Lagash (odierna Tellō), vissuto intorno al 2075 a. C. forse contemporaneamente ai primi re della III dinastia [...] diorite, tutte acefale, conservate al Louvre (tali statue sono convenzionalmente chiamate A; C o "dalle spalle strette"; E o "dalle spalle larghe"; Go "dalla spalla spezzata" e infine I, frammentaria); a queste vanno aggiunte una statua ricostruita ...
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GIOVANNI di Niccolò (Giovanni di Niccolò Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario attivo nel Lazio meridionale presumibilmente negli anni Trenta-Quaranta del XIII [...] Carotti, p. 766). Successivamente, Claussen (pp. 34 s.) propose di attribuire a G. la realizzazione di quest'ultima.
Viene considerata opera di G. o riconducibile al suo ambito la cattedra episcopale frammentaria conservata nella cappella della Croce ...
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GIULIO da Urbino
Maura Picciau
Non si conosce la data di nascita di questo pittore di maioliche (probabilmente nato a Urbino) attivo nella prima metà del XVI secolo in diverse città d'Italia, e scarse [...] ricorrenti, quasi un motivo-firma, insieme con un tratto nervoso, guizzante, hanno consentito in anni recenti di attribuire a G., o a suoi diretti seguaci, un discreto numero di maioliche datate tutte 1535 e prodotte a Rimini: nel marzo di quell ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] il tipo finisce con il confondersi con quello di Veiove, salvo che Veiove non sia una divinità a sé, ma proprio G. giovane, o, al più, l'aspetto catactonio di Giove. In tal caso dovremmo ricordare la statua di Veiove rinvenuta presso il tempio di ...
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GODERANNUS
C. Ghisalberti
Monaco attivo come calligrafo e miniatore negli scriptoria delle abbazie benedettine di Lobbes e di Stavelot, in Belgio, tra la fine del sec. 11° e il principio del successivo.Secondo [...] frater Ernesto, dopo un lavoro durato quattro anni.Nello stesso scriptorium G. copiò - secondo quanto riportato nel colofone (c. 255r), di miniatori: oltre a quella di G., o Maestro di Michea (Masai, 1960, p. 182) o Maestro dei Profeti minori (Dynes, ...
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Aberlemno
D. Mac Lean
Villaggio della Scozia orientale, importante area di ritrovamento di sculture dei Pitti.
Come per le altre testimonianze della produzione plastica dei Pitti, Allen nel 1903 ha [...] , a cura di T.D. Kendrick, 2 voll., Olten-Lausanne 1956-1960;
Evangeliorum Quattuor Codex Durmachensis, a cura di A.A. Luce, G.O. Simms, P. Meyer, L. Bieler, 2 voll., Olten-Lausanne 1960;
The Vespasian Psalter, a cura di D. Wright (Early English ...
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GEOFFROY de Saint-Léger
F. Manzari
Miniatore e libraio attivo a Parigi tra il 1315 e il 1337. Il suo nome compare due volte, come Geufroi de S. Ligier e Gefroi de S. Ligier, nei bas-de-page di una Bible [...] 12726; lat. 13963; Parigi, Arch. nat., JJ5) e un messale (Londra, BL, Harley 2891).Negli anni trenta la mano di G., o almeno l'impronta della sua maniera, si ritrova in una serie di manoscritti in volgare dall'esecuzione rapida e trascurata, come la ...
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GRAIAE et POENINAE, Alpes
G. C. Susini
Col nome di Alpis Graia era noto in età romana il valico del Piccolo San Bernardo, e con l'appellativo plurale si designavano gli acrocori alpini a partire dalle [...] i Romani designarono invece il tratto di catena alpina tra le G. e il Gottardo, e con Vallis Poenina indicarono l'alta valle col nome di Alpes Atrectianae si volessero designare le A. G., o forse la parte settentrionale di queste, oppure il gruppo ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...