Architetto (Melide, Lugano, 1543 - Napoli 1607). Venuto a Roma ventenne, lavorò dapprima come stuccatore, poi (dal 1570) il card. F. Peretti, il futuro Sisto V, lo prese al suo servizio affidandogli l'elaborazione [...] spazî urbani e, nell'ambito della costruzione della cappella Sistina (o del Presepe) in S. Maria Maggiore, il sollevamento e il nipote C. Maderno e gli architetti Matteo di Castello e G. Rainaldi. Alla morte di Sisto V, invidie e sospetti provocarono ...
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Attrice teatrale e cinematografica francese (Parigi 1928 - ivi 2017); proveniente dal Conservatoire, esordì sui palcoscenici nel 1946; dal 1948 al 1952 pensionnaire alla Comédie-Française poi all'CEuvre, [...] . Williams; La machine infernale di J. Cocteau; Pygmalion di G. B. Shaw). Sempre attiva in teatro, si ricordano i L. Buñuel (Le journal d'une femme de chambre, 1964), O. Welles (Le procès, 1962; Campanadas de medianoche, 1966; Histoire immortelle ...
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Uomo politico italiano (Napoli 1882 - Cannes 1926). Giornalista e docente di filosofia, volontario e decorato nella prima guerra mondiale, fu avverso allo squadrismo e all'illegalismo fascisti, e divenne [...] del Leonardo e poi della Voce di G. Papini e G. Prezzolini, fondatore e direttore con G. Papini de L'Anima (1911), la squadrismo e all'illegalismo fascisti cercò di legare, direttamente o indirettamente, i deputati fascisti al governo al fine di ...
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Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice 1276). Tra i più incisivi esponenti della poesia tosco-emiliana del XIII secolo, indicato da Dante come precursore dello stil novo, nella canzone dottrinale [...] e articolati, i temi fondamentali dello stil novo. Tale novità concettuale e artistica fa sì che G. possa essere considerato protostilnovista (o per lo meno precursore dello stil novo), e fu del resto riconosciuta dalla coeva cultura letteraria e ...
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Fisico italiano (Bologna 1850 - ivi 1920), senatore del Regno. Le ricerche per le quali egli è maggiormente ricordato sono quelle relative alle oscillazioni elettriche, campo nel quale può essere considerato [...] porta il suo nome) ebbero inoltre notevole influenza sulle ricerche di G. Marconi.
Vita e attività. P
rof. all'istituto tecnico lo studio dei campi elettromagnetici creati da cariche elettriche o da poli magnetici in movimento, dall'altro le ricerche ...
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Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] spirito secondo gli orientamenti più sopra esposti. Alla polifonia vocale profana il G. contribuì con madrigali pubblicati a sé o in volumi collettivi (con Andrea o con altri). Importanti le musiche strumentali, specie le Canzoni e Sonate (pubbl ...
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Uomo politico italiano (Roma 1895 - ivi 1959). Militante fascista, fu deputato (1924), due volte ministro (1929-32 e 1936-43) e prof. di diritto corporativo nelle università di Pisa e Roma. Divenuto critico [...] della seduta del Gran Consiglio avvenuta fra il 24 e il 25 luglio 1943 fu tra i più attivi sostenitori dell'o. d. g. Grandi; per questo nel gennaio 1944 fu condannato a morte in contumacia dal Tribunale fascista di Verona; sempre in contumacia, fu ...
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Musicista (Venezia 1510 - ivi 1585). Probabilmente allievo di A. Willaert, fu organista a S. Marco dal 1564 alla morte. Dedicatosi intanto alla composizione, salì ben presto ad altissima fama internazionale. [...] opere di Sacrae cantiones, a voci sole (da 4 a 16) o con strumenti, una di messe a 6, una di Salmi davidici vocali contenuti nei Concerti da 6 a 16, vocali-strumentali (in collab. con G. Gabrieli), e nelle tre opere d'organo di Andrea e di Giovanni ( ...
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Figlia (Versailles 1727 - ivi 1759) di Luigi XV. Si adoperò perché al marito Filippo di Borbone venisse assegnato il ducato di Parma e Piacenza, nel quale esercitò la sua influenza per orientarne la politica [...] fosse assicurato a Filippo un ampliamento territoriale con la Lombardia o gli fosse dato il trono di un costituendo dominio nei la guida di E. de Condillac e di altri, e protesse G.-L. Du Tillot, che riuscì a far nominare ministro delle Finanze e ...
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Medico, botanico e filosofo (Arezzo 1524 o 1525 - Roma 1603). Allievo a Pisa, ove si recò intorno al 1544, di L. Ghini, G. Guidi, R. Colombo e S. Porzio, attento lettore di Vesalio, C. è un tipico esponente [...] dell'aristotelismo rinascimentale di P. Pomponazzi; ma pur nella completa adesione a quei principî (quindi a una concezione della natura retta da forze ed essenze occulte e non verificabili), egli pervenne, ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...