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Medico e botanico (L'Aia 1638 - Amsterdam 1731). Conseguito il dottorato in medicina a Leida nel 1664 e pubblicato uno studio sulle valvole dei vasi linfatici (1665), divenne lettore di chirurgia [...] alcune descrizioni anatomiche (la lamina coriocapillare dell'occhio, o lamina Ruyschii, i vasi linfatici, le arterie bronchiali, 1701). Polemizzò con R. de Vieussens, J. J. Rau e G. Bidloo. A M. Malpighi, che aveva descritto la struttura ghiandolare ...
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Musicista italiano (n. Torino 1969). Autore di musica cameristica e sinfonica, ha studiato al conservatorio di Milano e di Parigi. Dopo il diploma, parallelamente all’attività di composizione, è stato [...] televisivi di musica. Il suo album d’esordio è Mosorrofa o dell’ottimismo (1993), realizzato in collaborazione con lo scrittore D ha realizzato Macchinario, opera da camera per la regia di G. Vacis, mentre nel 1997 ha pubblicato l'album Capelas ...
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Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] come maestro di cappella. Nel 1734 fu a Londra, dove rivaleggiò con G. F. Händel; poi a Dresda, Venezia, Parigi, Vienna (dove non seppe trovare gli accenti indimenticabili di un A. Scarlatti o di un G. B. Pergolesi, e solo poche arie e qualche pezzo ...
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Pittore (Molfetta 1703 - Napoli 1765). A Napoli, dove si recò nel 1719, fu allievo di N. M. Rossi e forse di F. Solimena. Nel 1723 si stabilì a Roma e collaborò con S. Conca, con il quale nel 1730 si recava [...] a Torino; ivi G. dipinse varie tele per le chiese di S. Filippo Neri e di S. Teresa, la Venaria Reale e la Vigna del Cardinale Maurizio di Savoia (poi villa Ludovica, o villa della Regina). Di nuovo a Roma, lavorò in S. Nicolò dei Lorenesi (1731), ...
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Scrittrice brasiliana (Čečel´nik, Ucraina, 1925 - Rio de Janeiro 1977). Figlia di ebrei ucraini emigrati, trascorse l'infanzia e compì gli studî in Brasile, dove poi si stabilì, dopo aver a lungo soggiornato [...] romanzi (Perto do coração selvagem, 1944, trad. it. 1987; O lustre, 1946; A cidade sitiada, 1949, trad. it. escuro, 1961, trad. it. 1988; A paixão segundo G. H., 1964, trad. it. 1982; Uma aprendizagem ou O livro dos prazeres, 1969, trad. it. 1981; ...
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Giornalista italiano (n. Napoli 1966). Giornalista professionista sin dalla seconda metà degli anni Ottanta, nel 1990 è entrato a far parte della redazione napoletana de la Repubblica; trasferitosi nella [...] Roma, O. si è occupato della sezione sportiva prima di diventare caporedattore del servizio politico (sotto la guida di E. Mauro). Nel 2002 è tornato a Napoli, questa volta per sostituire P. Gambescia alla direzione de Il Mattino (su proposta di F. G ...
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Regista teatrale francese (Buenos Aires 1942 - Levallois-Perret 2013). Ha iniziato la sua carriera a Parigi dirigendo Le labyrinthe di F. Arrabal (1966). La sua fama è legata al Grand magic circus, gruppo [...] 1990), allo spettacolo su ghiaccio (Holiday on ice, 1991), a O. Wilde (L'importanza di essere Ernesto, 1995). Nel 2000 ha assunto Zazou, une histoire d'amour sous l'Occupation, 2003), e all'opera lirica (Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, 2006). ...
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Poetessa italiana (Torino 1924 - Roma 2014). Formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana, e incline alla trasposizione in chiave allusiva così dei dati oggettivi come di quelli autobiografici, [...] arbitrio, 1986), è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive, fino al racconto in versi esistenziale, mentre è dell'anno successivo la raccolta completa delle sue poesie, curata da P. Lagazzi e G. Pontiggia. ...
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Poeta danese (Copenaghen 1846 - Hornbaeck, Selandia, 1908). Dapprima seguace del naturalismo antiborghese di G. Brandes (al quale è appunto dedicato l'esordio lirico Digte, 1872), sembrò poi riproporre [...] anche i cupi temi d'amore e morte tipici del repertorio romantico come in Renaessance (1894, sulla drammatica vita del Tintoretto) o Volund smed ("Il fabbro V.", 1894, sul mitico fabbro dell'Edda). Il D. si dedicò anche alla pittura, prediligendo il ...
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Apostolo. Negli elenchi di Luca (6, 16) e Atti (1, 13) è ricordato all'undicesimo posto come G. di Giacomo: designazione che va intesa nel senso proprio di "figlio di" (come spiegano certe recensioni del [...] dirette non si hanno e quelle fornite dalla tradizione differiscono tra loro; non è comunque probabile che si fosse recato a Edessa, ed Eusebio ha cura di distinguere G. T. da Addai, o Taddeo. Festa, presso i Latini, con s. Simone, il 28 ottobre. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...