Oldani, Davide. – Cuoco italiano (n. Milano 1967). Considerato uno dei migliori chef della cucina italiana, ha studiato e lavorato presso i più grandi cuochi del mondo, come G. Marchesi, A. Roux, A. Ducasse, [...] anche designer, ideatore di oggetti per la tavola, sempre ispirati al pop e alla semplicità. Nel 2003 ha aperto il ristorante D'O a San Pietro all'Olmo, frazione di Cornaredo, in provincia di Milano, due stelle Michelin. Tra i suoi libri si ricordano ...
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Cronista bretone (n. forse in Scozia 493 o 516 - m. 570 circa). Probabilmente originario di una famiglia di nobili britanni, fattosi monaco, si trasferì in Irlanda e ivi si dedicò a un'attiva opera di [...] in solitudine nell'isola di Houat, presso la costa bretone. Trasferitosi sulla terraferma, fondò un monastero a Ruys. Qui G. scrisse la sua opera principale, il libro De excidio et conquestu Britanniae ac flebili castigatione in reges, principes ac ...
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Architetto e scultore (Firenze 1579 - ivi 1675). Fu allievo di L. Cigoli e G. Caccini, col quale collaborò nella chiesa della Ss. Annunziata (cappella di S. Sebastiano, 1606-07). Attivo anche in altre [...] (Volterra, Prato, Pisa, ecc.), fu la personalità più rilevante a Firenze per oltre cinquant'anni: portò a compimento o modificò varî edifici, religiosi e civili, e progettò palazzi, tra i quali spiccano per novità costruttiva quelli Covoni (1623 ...
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Nome d'arte della ballerina Monique Tchemerzina (Parigi 1924 - ivi 2004). Dopo gli studî con O. I. Preobraženska, I. Clustine e G. Ricaux, esordì in Romeo e Giulietta (coreografia di S. Lifar, 1942). Fece [...] parte della compagnia di B. Kniaseff e dei Nouveaux ballets de Montecarlo (diretti da S. Lifar), fondando infine una propria compagnia e partecipando anche ad alcuni spettacoli del Ballet du XXe siècle ...
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Pensatore cinese (Zou, Shandong, 372 - ivi 289 a. C.). Il suo vero nome era K'o. Vissuto durante l'epoca di decadenza del regime feudale cinese, e perciò sensibile al problema dell'unità della Cina e della [...] , hanno bisogno di essere coltivate per crescere. Di qui l'insistenza su un'organizzazione democratica della società. Molti sono i commenti e le edizioni cinesi e occidentali di M., da ricordare tra le italiane quella di G. Tucci, Lanciano 1921. ...
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Pittrice (Roma 1593 - Napoli 1654/1656). Allieva del padre Orazio, lavorò a Firenze, a Roma e a Venezia ed infine, poco dopo il 1630, a Napoli, dove tornò dopo aver lavorato per qualche tempo a Londra. [...] ottima ritrattista, ma dipinse anche molti quadri religiosi o di soggetto biblico, come la Giuditta (Firenze, palazzo Pitti), di una violenta espressività. Pur nella sua costante preziosità, il colorito della G. è più intenso di quello del padre, più ...
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Filosofo (Berlino 1714 - Francoforte s. O. 1762). Il suo nome è legato soprattutto all'opuscolo giovanile Meditationes philosophicae de nonnullis ad poema pertinentibus (1735) e all'Aesthetica, rimasta [...] ; II, 1758). Le lezioni che il B. tenne all'università di Francoforte nel 1742 e nel 1749, furono rielaborate da G. F. Meier negli Anfangsgründe aller schönen Wissenschaften (3 voll., 1748-50) e compendiate negli Auszüge aus den Anfangsgründen ecc ...
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Fisico (Bloomington, Illinois, 1881 - Charlottesville, Virginia, 1958). Allievo di O. W. Richardson, a Princeton, ha insegnato fisica (1911-17) all'Istituto di tecnologia Carnegie, di Pittsburg; in seguito [...] Louis de Broglie nel 1924. Per tale scoperta gli fu conferito il premio Nobel nel 1937, insieme a G. P. Thomson. Ha compiuto inoltre numerosi studî, sempre sulla fisica degli elettroni (emissione termoionica, emissione secondaria, ottica, elettronica ...
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Pittore (Voltri 1584 - ivi 1638). Studiò con Orazio Cambiaso ma, oltre che di P. Veronese, di Rubens, di Van Dyck, di B. Strozzi, suo amico, risentì soprattutto dei lombardi (Procaccini, Cerano, Morazzone). [...] il Battesimo dei Re Magi nell'oratorio delle Cinque Piaghe a Genova; la Fuga in Egitto della Gall. naz. d'arte antica di Roma. Dell'A., uno dei più notevoli artisti genovesi del primo '600, furono allievi, tra gli altri, O. de Ferrari e G. Assereto. ...
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Ouologuem, Yambo. – Scrittore maliano (Bandiagara 1940 - Sévaré 2017). Scrittore atipico nel panorama letterario dell’Africa contemporanea, con il suo primo e controverso romanzo Le devoir de violence [...] ma che gli è valso anche l’accusa di aver plagiato G. Greene, ha contribuito a demistificare la visione del passato precoloniale Poliedrico e abile sperimentatore di generi e stili eterogenei, O. è stato anche autore della raccolta epistolare Lettre à ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...