Musicista (Cividale del Friuli 1820 - ivi 1883); studiò con G. B. Candotti. Dal 1846 sacerdote, fu organista e maestro di cappella alla Collegiata della sua città, rifiutando la direzione di cappelle di [...] Venezia, Milano, Roma, Parigi. Compose circa 300 lavori di genere sacro o religioso, fra i quali emergono l'oratorio La resurrezione di Cristo (1864), la Messa ducale (1869), un Miserere (1881). ...
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Fondatore (Cavaillon 1544 - Avignone 1607) della Congregazione dei preti secolari della dottrina cristiana. Poeta e drammaturgo, poi sacerdote (1582), insieme al cugino G. B. Romillon fondò la detta congregazione [...] e quella femminile (le filles de la doctrine chrétienne o orsoline); scrisse Istruzioni per i suoi discepoli. È stato proclamato santo da papa Francesco il 15 maggio 2022. Festa, 15 aprile. ...
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Pittore (Douai o dintorni 1702 - Parigi 1766). Studiò ad Amsterdam con B. Picard, poi lavorò a Parigi, dove si rese noto come ritrattista: tra le sue opere più significative, i ritratti di J.-B. Rousseau [...] (Museo di Versailles), di G.-H. de Mirabeau, di P.-J. Cazes, di J.-F. de Troy (Louvre), dello statolder d'Olanda (L'Aia, Mauritshuis). ...
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Musicista (Bologna 1637 - ivi 1695). Figlio d'un organaro, studiò composizione con G. Carissimi, A. M. Abbatini e O. Benevoli. Fu organista a S. Apollinare in Roma e (1659) a Bologna a S. Petronio, ove [...] diventò poi (1674) maestro di cappella. Pubblicò dal 1681 al 1691 molte composizioni chiesastiche e oratoriali, e nel 1693 presentò a Bologna l'opera Amilcare ...
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Psichiatra (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915). Prof. a Breslavia (dal 1912), contribuì in modo notevole all'affermazione dell'indirizzo anatomico in psichiatria. I suoi studî più importanti ebbero per [...] oggetto la patologia della neuroglìa e i processi di degenerazione del tessuto nervoso. Con G. Perusini descrisse una particolare forma morbosa: demenza presenile o senile, detta anche malattia di A.-Perusini. ...
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Compositore fiammingo (Anversa o Cambrai 1430 circa - prob. Soignies 1485 circa). Fu maestro di coro ad Anversa e poi segretario di G. Dufay. Scrisse messe, mottetti, canzoni, che rivelano l'influenza [...] della scuola di J. van Okeghem. Tra le messe si ricorda in partic. la Dum sacrum mysterium, sul tema profano L'homme armé ...
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Autore (n. Torzano, Cosenza, 1555 - m. 1626 circa) dell'Almanacco perpetuo che, pubblicato nel 1593 a Napoli per i tipi di G. G. Carlino, ha avuto poi, fino al secolo scorso, numerose ristampe, dapprima [...] nella stesura originale, poi nell'edizione, modificata e accresciuta, di O. Beltrano. ...
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Pittore e incisore (Nancy 1587 o 1588 - ivi 1633). Allievo di C. Saraceni, fu pittore di non grandissimi meriti, ma curioso e bizzarro. Introdusse in Francia la pittura di notturni, che tanta importanza [...] avrebbe avuto con J. Callot e G. La Tour. ...
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Pittore fiammingo (Courtrai 1576 o 1578 - Utrecht 1639). Fu a Praga (1604) alla corte di Rodolfo II, poi nel Tirolo, a Vienna, ad Amsterdam. Dipinse paesaggi fantastici ispirati al Tirolo, risentendo dell'influenza [...] di G. van Coninxloo. ...
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Cantautore, nato a Genova il 18 febbraio 1940, morto a Milano l'11 gennaio 1999. Dopo aver compiuto gli studi classici nella sua città, cominciò a suonare la chitarra in un gruppo jazz, entrando al tempo [...] , nei quali cioè i singoli brani sono uniti da un unico tessuto narrativo o tematico) è composto su testi del poeta francese F. Villon; Non al A. ha creato versioni di alcune canzoni di G. Brassens nelle quali le peculiarità linguistiche dell'italiano ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...