Botanica
Sviluppo straordinario di un individuo; spesso è dovuto alla poliploidia, la quale si manifesta talora anche con aumento delle dimensioni delle cellule e quindi di tutti gli organi. In fitopatologia, [...] g. di un individuo o di un organo si può avere anche per ipertrofia e iperplasia, dipendenti da cause diverse.
Medicina
Esagerate dimensioni corporee causate da ipersecrezione di ormone somatotropo (GH) da parte di un adenoma ipofisario. Il g. si ...
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Ordine di piante Simpetale comprendente 6 famiglie, tra le quali Apocinacee, Genzianacee e Rubiacee, con circa 14.200 specie. Il monofiletismo dell’ordine è sostenuto sia a livello molecolare, attraverso [...] DNA, sia a livello morfologico. Le G. si distinguono facilmente per avere usualmente foglie opposte, stipole (a volte ridotte o assenti) e folti peli ghiandolari che producono mucillagine sulle stipole o alla base del picciolo. Un’altra particolarità ...
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Archeologia
Nell’antica Grecia, la parte dell’abitazione riservata alle donne, per lo più situata nella zona più interna della casa, o ai piani superiori; comunque nettamente separata dall’appartamento [...] degli uomini. Negli scavi di Creta e dell’Argolide si sono riconosciuti i g. dei palazzi minoici e micenei: nelle fonti letterarie il g. è ricordato da Omero in poi sino all’età ellenistica.
Botanica
Il complesso dei carpelli di un fiore. Può essere ...
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genepì Nome comune di piccole Asteracee aromatiche d’alta montagna, appartenenti ai generi Artemisia e Achillea, usate per la preparazione di liquori o, tradizionalmente, come rimedio per molte malattie. [...] importanti sono: Artemisia genipi, Artemisia glacialis, Artemisia laxa, Artemisia petrosa.
G. è il nome del liquore prodotto, specialmente nella Val d’Aosta, dalla distillazione o per infusione alcolica di erbe aromatiche alpine, tra cui Artemisia ...
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Genere di piante della famiglia Clusiacee, con circa 200 specie, paleotropicali, arboree o arbustive. Alcune specie, per es., G. cambogia, G. morella, contengono in canali secretori della corteccia una [...] usata nell’industria delle vernici. Altre specie danno frutti mangerecci: G. mangostana, dell’Asia e dell’Australia, ha i semi rivestiti di un arillo bianco, di gusto gradevolissimo; G. indica, dell’India, fornisce un grasso alimentare, il burro di ...
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Brattea verdastra o scariosa, posta alla base delle infiorescenze delle Poacee. Nella maggior parte dei casi, le g. sono a coppie: una inferiore (solitamente maggiore) e una superiore, e abbracciano parzialmente [...] la spighetta (➔ spiga). È detta glumetta ciascuna piccola brattea che avvolge, da sola o in coppia, ogni singolo fiore delle Poacee, costituendo la spighetta. Spesso, alla maturazione del frutto, le glumette restano aderenti alla cariosside. ...
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Botanica
Prominenza (pelo pluricellulare o emergenza) di un organo vegetale terminata da più denti uncinati. Si dicono glochidiati gli organi cosparsi di g. (per es., le foglie della parietaria); i peli [...] glochidiati sono i g. costituiti da un pelo.
Zoologia
Forma larvale dei Molluschi Unionidi che vive parassita sulle branchie dei pesci d’acqua dolce. ...
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In botanica, la cellula verde del tallo dei Licheni. I g. sono alghe Clorofite o Cianofite, unicellulari o in colonie, viventi in simbiosi con il fungo. Alcuni chiamano g. soltanto le cellule delle Cianofite [...] e gonimi quelle delle Clorofite; gonimoblasto è il complesso dei filamenti che danno origine alle carpospore nelle Alghe Rodofite ...
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In botanica, è detto di parte o organo della pianta in stretto rapporto con la riproduzione sessuale; per es., cellula g., nucleo g., nel granello di polline; tessuto g., sinonimo di meristema, e zona [...] g., la zona meristematica. ...
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FOTOPERIODISMO (App. II, 1, p. 967; III, 1, p. 667)
Gaspare Mazzolani
Le ricerche sul f., basate inizialmente, da quando il fenomeno fu scoperto nel 1920 e per circa 30 anni, su esperienze di natura [...] , nella stessa Stazione di industrie agrarie di Beltsville, Maryland, ove G. W. Garner e H. A. Allard avevano scoperto il f di un ciclo di 32 ore di luce e 16 di oscurità, o di 48 e 24 ore rispettivamente.
Con l'ampliarsi delle conoscenze sui ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...