Statistico statunitense (Jefferson, Iowa, 1901 - Thun 1984); ideatore di metodi per il sondaggio dell'opinione pubblica, prof. di giornalismo e pubblicità nelle università Drake (1929-31), North-western [...] (1935-37). Fondò nel 1935 l'American Institute of Public Opinion (Princeton, New Jersey), comunemente noto come Gallup Poll o Istituto G., e nel 1939 l'Audience Research Institute, Inc. Opere principali: A guide to public opinion polls (1944; 2a ed ...
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trasformazióne geomètrica Corrispondenza che associa a ciascun punto di un piano (o dello spazio) un punto dello stesso o di un altro piano (o spazio). Sono tipici esempi di t.g. le isometrie. Un insieme [...] di t.g. di un insieme I in sé stesso, tale che il prodotto di due qualsiasi trasformazioni dell'insieme G appartenga ancora a G e l'inversa di una qualsiasi trasformazione di G sia ancora una trasformazione di G, viene detto gruppo di trasformazioni ...
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Matematico (Venezia 1868 - Genova 1937), docente nell'univ. di Genova. Allievo di G. Peano, fu uno dei suoi più stretti collaboratori per quel che concerne lo studio dei fondamenti dell'aritmetica e l'istituzione [...] logica simbolica. P. dimostrò, tra l'altro, l'indipendenza degli "assiomi di Peano" e propose l'importante metodo o principio di P.; eseguì la riduzione delle idee primitive della logica a tre nozioni fondamentali (di "uguaglianza", di "intersezione ...
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Nome latinizz. di Jean Bourrel (lat. anche Delphinaticus dalla regione natale); matematico francese (n. Charpey, Delfinato, 1492 - m. 1572), monaco; criticò talune pretese quadrature "esatte" del cerchio [...] e una pretesa duplicazione "esatta" del cubo, costruendo nuovi metodi di approssimazione o commentando quelli classici. Studiò varî problemi di calcolo combinatorio, in ciò secondando un gusto dell'epoca che vide cimentarsi in tali questioni molti ...
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Matematica (Palermo 1886 - Catania 1965). Allieva di M. De Franchis e di G. Bagnera, ha insegnato analisi matematica all'univ. di Cagliari (dal 1923) e poi di Catania. Si è occupata di varî problemi riguardanti [...] la teoria dell'integrazione, le equazioni funzionali lineari e il calcolo differenziale assoluto. Tra le opere: Esposizione e confronto critico delle diverse definizioni proposte per l'integrale definito di una funzione limitata o no (1914). ...
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In aritmetica, quello dei due termini di una frazione che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità (mentre l’altro, il numeratore, indica quante di tali parti vanno considerate); si [...] scrive sotto il segno di frazione. Più in generale, in una espressione frazionaria, f/g, in cui f, g sono monomi, polinomi o funzioni qualunque, il d. è g. ...
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PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
(App. IV, III, p. 70)
Sia nel campo metodologico, sia in quello computazionale, si sono registrati negli ultimi tempi notevoli progressi. Ci si limiterà qui a [...] esempio si possono citare i problemi di equilibrio di un'economia o di un mercato, la meccanica strutturale, i problemi di trasporto part 1, a cura di G.B. Dantzig e A.F. Veinott Jr., Providence 1968; O.L. Mangasarian, Simplified characterizations ...
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TENSORIALE, ALGEBRA e ANALISI
Dionigi Galletto
Il calcolo t., sinonimo di calcolo differenziale assoluto (v. differenziale assoluto, calcolo, XII, p. 796; tensore, XXXIII, p. 497), i cui fondamenti [...] su tutta Vn, non degenere (ossia tale che det ∥ gij ∥ ≠ 0) e di classe Cr-1 (o C∞ o Cw). g prende il nome di "tensore fondamentale" (o "tensore metrico") e la sua presenza implica che lo s. v. Tx sia, per ogni x ∈ Vn, euclideo, con la conseguenza ...
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LOGICA E INFORMATICA
Carlo Cellucci
I. McCarthy (1963) afferma che è ragionevole sperare che le relazioni tra l'i. e la l. matematica nel prossimo secolo saranno altrettanto fruttuose di quelle tra [...] f di x, cioè f:x→x-y, oppure una funzione g di y, cioè g:y→x-y, oppure una funzione h di x e y, allora tali sono anche ∀xA e ∃xA. Le formule segnate sono espressioni della forma TA o FA dove A è una formula. L'interpretazione di TA è: A è vera, quella ...
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OPERATORI
Fernando BERTOLINI
. 1. Generalità. - Il termine o. indica d'ordinario il simbolo d'una operazione, o più in generale d'una applicazione univoca (v. applicazione, in questa App.); per una [...] g ε Φ, f + g indica l'applicazione x → f(x)+g(x), f • g l'applicazione x f(x)•g(x), mentre la f ≤ g significa che, per ogni x ε A, si ha f(x) ≤ g prodotto; IV) si ha 1 • a = a, 0 • a = O per ogni aεA.
Ciò premesso, date due varietà lineari A e B sullo ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...