Storico e critico d'arte (Butremanz, presso Vilna, 1865 - Settignano, Firenze, 1959), di famiglia ebrea lituana (che emigrando nel 1875 a Boston mutò il suo cognome originario Valvrojenski in quello di [...] si dedicò allo studio della pittura italiana, seguendo il metodo di G. Morelli, che tuttavia usò sin da allora solo come mezzo per fama (1951; ediz. inglese, 1953); L'arco di Costantino o della decadenza della forma (1952; ediz. inglese, 1954). Il ...
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Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì [...] e a villa Madama, di cui seguì anche le vicende architettoniche. Dopo la morte di Raffaello portò a termine, con G. Penni, la decorazione delle Stanze Vaticane e dipinse numerose tele: Madonna col bambino (Roma, Galleria naz. d'arte antica), Martirio ...
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Hockney ⟨hòkni⟩, David. - Pittore inglese (n. Bradford 1937). Dal 1959 al 1962 ha studiato al Royal college of art. Ha viaggiato molto e soggiornato più volte negli USA. L'elemento figurativo, sganciato [...] seguito si è anche dedicato ai collages fotografici, di polaroid o di fotocopie a colori, fino ad arrivare a realizzare i di New York (1978), nonché i costumi per la Turandot di G. Puccini per la San Francisco Opera (1994). Tra le principali mostre ...
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Pittore e architetto (Piacenza 1691 circa - Roma 1765). Cresciuto nell'ambiente dei Bibbiena, fu poi allievo (1711-18) di B. Luti a Roma, dove scoprì il paesaggio classico; fu suggestionato anche da G. [...] van Wittel, G. Ghisolfi e V. Codazzi. Protetto dal cardinale de Polignac, ebbe frequenti contatti con gli per una serie di dipinti raffiguranti feste, cerimonie, vedute architettoniche reali o fantastiche e rovine: a Parigi, Louvre, Interno di S. ...
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Pittore italiano (Milano 1913 - Roma 1993). Studiò architettura a Roma e nel 1936 divenne amico di A. Savinio. La sua pittura, così come la sua opera grafica e la sua attività di scenografo, non prescinde [...] più intensi, Il sonno romano 1955-85 (1985, coll. privata), la serie dei Trionfi (1987), dedicati a G. Della Porta e a U. Aldrovandi, o il ciclo di disegni ispirato all'Orlando innamorato di Boiardo (1989-92). È stato presidente dell'Accademia di San ...
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Scultore italiano (Casale Monferrato 1859 - La Loggia 1933). Studiò a Milano, e poi a Torino presso O. Tabacchi. Nel 1882 l'Angelo della morte lo rivelò al pubblico torinese, che gli commise molte sculture [...] 1898). Eseguì monumenti (di Garibaldi, a San Remo, 1908; di G. Carducci, a Bologna, 1928), gruppi allegorici, targhe, medaglie, gruppi pittoreschi e aneddotici (1882-87) in un gusto affine a quello di G. D. Grandi e della Scapigliatura milanese. ...
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Pittore (Londra 1732 o 1733 - Vorderbrühl, Vienna, 1803), fratello di G. Giacomo. Si formò a Venezia, a Firenze con F. Simonini e con Ch. Parrocel a Parigi dove fu "pittore del re" e membro dell'Accademia. [...] Dal 1783 in Austria, continuò con successo a dipingere scene di caccia, di battaglie e paesaggi. Il fratello Giovan Battista, pittore e disegnatore (Venezia 1730 - Dresda 1795), fu scolaro del Piazzetta ...
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Pittore italiano (Faenza 1909 - Roma 1981). Dopo un periodo di apprendistato come ceramista nella città natale, studiò pittura a Bologna; dal 1929 si stabilì a Roma. Ha insegnato pittura all'Accademia [...] Si è anche distinto come scenografo e costumista (L'Anfiparnaso di O. Vecchi), nonché come illustratore (La metamorfosi di F. Kafka, ha vinto il Premio Roma. Acuto osservatore della realtà, G. compose con vena ironica e divertita e un patetismo ...
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Arte che usa il corpo come mezzo espressivo: quale oggetto su cui compiere operazioni o come soggetto che agisce in uno spazio e provoca eventi. Detta anche body art arte di comportamento, la b. si è diffusa [...] dalla rivista di New York Avalanche, diretta da W. Sharp) all’Europa, attorno al 1968. I suoi più significativi esponenti sono: O. Mühl, Gilbert e George, U. Lüthi, B. Naumann, G. Brüs, H. Nitsch, K. La Rocca, G. Pane, V. Acconci, M. Abramović. ...
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Pittore (Comunanza, Ascoli Piceno, 1660 - ivi 1738). A Roma studiò con G. Ghezzi, suo compaesano. È noto per le pitture di genere, di soggetto popolare, spesso attribuite, in passato, a scuola spagnola, [...] o confuse con quelle di E. Keil. La sua arte non è priva di originalità, anche se appare strettamente connessa con quella degli altri bamboccianti che erano allora operosi a Roma. La sua abbondante produzione è sparsa in numerosi musei e collezioni ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...