Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] segno diacritico se non è preceduto da una delle consonanti c, g, sc, gl o eccezionalmente gn; un i non può essere né segno diacritico né materiale, l’intensità di un’onda; la lettera i, o anche I, indica l’intensità di una corrente elettrica.
In ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] orientale per almeno 300 anni.
Economia
È detta scuola c., o anche economia c., la scienza economica, fiorita soprattutto in Inghilterra , in Francia, J.-B. Say e F. Bastiat, in Italia, G.D. Romagnosi, C. Cattaneo e F. Ferrara.
Più recentemente, E. ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti di variabili [...] sia x in X; nel caso di un anello, si parlerà di un ideale, destro o sinistro. Un sottogruppo H di un gruppo G si dirà invece i. (o normale) quando è mutato in sé da una particolare classe di trasformazioni: quella degli automorfismi interni ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] sempre una z sorda (e doppia), ma in parecchie parole è una g dolce: per es., prezzo e pregio, lat. pretium. Nell’Italia T è usata per indicare l’energia cinetica di un punto materiale o di un sistema. In termologia, t è il simbolo di temperatura; ...
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Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) [...] . La successiva distinzione di G. Frege tra il senso (Sinn) e la denotazione o riferimento (Bedeutung) di un sconosciuto, una notizia di cronaca, una trasmissione radiofonica o televisiva.
Delirio di riferimento
Sindrome paranoide che con relativa ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] .; una n velare, come in italiano davanti a c e g duri, suono rappresentato in inglese, in tedesco, in altre lingue cornu). Ma il gruppo ni si può trovare quasi soltanto in latinismi o grecismi, perché l’esito popolare sarebbe gn: cfr. campagna, lat ...
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statica Parte della meccanica che studia l’equilibrio dei corpi sotto l’azione di determinate sollecitazioni; a seconda del sistema mediante il quale i corpi sono rappresentati si distinguono una s. del [...] e trova nuove eleganti soluzioni da parte di G. Galilei e di S. Stevin. Spetta a G.P. de Roberval e a P. Varignon forze motrici non può non essere uguale al lavoro delle forze resistenti, o, ciò che è lo stesso, non può non essere nullo il lavoro ...
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trappola Dispositivo usato nella caccia per la cattura di animali. Le t. disegnate specificamente per la cattura di animali vivi possono o no contenere esche attrattive, come per es. le t. a cassetta per [...] di esemplari, come le t. a caduta, diversi tipi di t. luminose o di t. di rete metallica con esche di varia natura. botanica Fiori a ottenere accelerazioni negative degli atomi dell’ordine di 105 g e quindi ‘fermare’ atomi con velocità dell’ordine ...
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Complesso di 8 elementi o unità.
chimica Regola dell’o. Regola introdotta nella chimica da I. Langmuir e basata sulla teoria del legame di G.N. Lewis, secondo la quale quando due atomi si combinano per [...] +x4k, e X′=x5+x6i+x7j+x8k (e analogamente per y): indicando allora con una barra il quaternione coniugato, si ha che l’o. xy è rappresentato dalla coppia di quaternioni XY−Y̅′X′, Y′X+X′Y̅. Sebbene l’algebra A non goda della proprietà associativa, per ...
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In fisica, lo scostamento più o meno sensibile e di durata più o meno breve di un fenomeno dal suo andamento regolare (detto appunto non perturbato) e anche, talvolta, la causa di tale scostamento: p. [...] per effetto dell’azione attrattiva, secondaria, degli altri pianeti o di altri corpi celesti in genere (moto perturbato). Con dei maggiori astronomi e matematici, fra i quali I. Newton, G.L. Lagrange, H. Poincaré, hanno portato da una parte alla ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...