Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] d’un cavallo; il R. cassinese (fine del 12° sec. o inizi del 13°), sul contrasto tra gioie spirituali e materiali; quello bellunese lucchese (inizi del 13° sec.) e quello (tramandato da G. Villani nella sua cronaca) che, a memoria dell’assedio posto ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] .G. Trissino (1547-48) è il più perfetto esempio di uno sforzo erudito che, non sorretto da un temperamento veramente poetico, era destinato a fallire.
Nel Cinquecento si separò teoricamente il poema eroico da quello cavalleresco o romanzesco, finché ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] lo schema metrico della canzonetta, mediato dall’esempio di G. Parini: così A. Manzoni negli I. sacri.
Nell può far risalire la compilazione di buona parte dell’Hymnus ambrosianus o Te Deum.
Nella letteratura greca si segnalano poi personalità come ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] improvvisare da G. V. Gravina, che lo prese in casa sua, lo adottò come figlio, gli grecizzò il nome in Metastasio. per la precisione, chiarezza, semplicità con cui esprimono una sentenza o un atteggiamento dell'animo). I suoi melodrammi più famosi, ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] volgare, che si conosca è l'anglo-normanno Jeu d'Adam, o Representacio Adae, 1300 versi ottosillabi e decasillabi di anonimo del 12° -1679), Adam in Ballingschap (1664); l'Adamo (1613) di G.B. Andreini (1578-1654), rappresentazione sacra in 5 atti con ...
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Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika [...] dove si legò a circoli progressisti del tempo, conobbe V. G. Belinskij e giurò a sé stesso di combattere contro la entrambi inferiori ai precedenti, e questa volta realmente tendenziosi o per lo meno volutamente ideologici. Il temperamento poetico e ...
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Poeta russo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837). Discendente da una famiglia di antica nobiltà e, per parte di madre, dal principe abissino A. Gannibal (cui dedicò il romanzo Arap Petra velikogo "Il negro [...] del 1825, che gli costarono la perdita di molti amici deportati o giustiziati, fu richiamato dall'esilio dal nuovo zar Nicola I, che inizio del 1837 affrontò in duello l'ufficiale francese G. D'Anthès, indicato da alcune lettere anonime come ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] il primo successo ed entusiasmò N. A. Nekrasov e V. G. Belinskij. Per aver frequentato il circolo di M. V. , di enormi impulsi vitali. Se i personaggi di un Dickens o di un Balzac si direbbero come schemi psicologici descritti dall'esterno ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] eucaristia per avvicinarsi invece all'interpretazione simbolistica degli zwingliani. Tutto questo può dar ragione dell'atteggiamento a volte incerto o addirittura ambiguo di M., il quale tuttavia fu pur sempre fedele a Lutero; nel 1525 fu con lui per ...
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Poeta e drammaturgo (Vienna 1791 - ivi 1872). Considerato il più grande scrittore della letteratura austriaca, il centro della sua opera è l'analisi delle condizioni dell'agire umano, o più esattamente [...] le forme del mito, della favola, della storia o della parabola.
Vita
Mortogli il padre nel 1809, H. Laube, dopo il 1848, valse a mitigare il senso di frustrazione di G., che lasciò inedite le sue ultime tre tragedie. In Sappho, nella trilogia Das ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...