giunzione
giunzióne [Der. del lat. iunctio -onis "atto ed effetto dell'unire insieme", dal part. pass. iunctus di iungere "congiungere"] [LSF] Atto ed effetto del congiungere, zona in cui due o più cose [...] alternata, estese e piccole: v. Josephson, effetto: III 347 b, 350 d. ◆ [FSD] G. metallo-metallo o g. metallica: la regione di contatto fra due metalli, dove si sviluppa una differenza di potenziale per effetto Volta: v. Volta, effetto. ◆ [FSD ...
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Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi.
Chimica
Elemento chimico di simbolo [...] di ricerca.
Caratteristiche
L’o. fonde a 1063 °C e bolle a 2600 °C; la sua densità è 19,3 g/cm3. È un metallo assai stabile, estremamente malleabile per cui può essere ridotto in fogli sottili di spessore inferiore al micron; è anche molto duttile ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] la forma ridotta, che può essere costituita o da un elettrodo metallico (per es., una soluzione di ioni rame in presenza di indicando con m la massa di P, con M quella di Q e con G la costante di gravitazione universale si ha ϕ(r)=−GmM/r2 e il p., ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] materiale di cui è fatto lo scafo (di legno, di metallo, di cemento armato ecc.); ovvero del sistema di propulsione (a è il volume della carena, ρ è la densità dell’acqua e g l’accelerazione di gravità. La zona emersa della parte stagna dello scafo, ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] de l’Industrie di P. Lelong, 1830; magazzini Bon Marché di L.-A. Boileau e G. Eiffel, 1876; ecc.).
L’uso del v., strettamente connesso con l’uso del metallo (ferro e ghisa, poi acciaio), è anche connesso con il sistema della prefabbricazione, che ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] un composto (per es. con un ossido metallico o con un’anidride per formare rispettivamente un idrossido «contenente fluoro», se il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/l;
g) «ferruginosa» o «contenente ferro», se il ferro bivalente è superiore a 1 mg ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, [...] corde. Quasi contemporanee all’opera di Galilei sono quelle di G. Benedetti, di G.F. Sagredo, che nel 1615 dimostra che il mezzo per ottenerlo è disporre nell’elio un filo metallico percorso da corrente alternata e determinante quindi la propagazione ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] fig. 3) tre fasi rispettivamente denominate G1, S, G2 (dove G sta per gap «intervallo» e S sta per sintesi). La fase elettromotrice nella zona di contatto (giunzione) tra un metallo e un semiconduttore (barriera Schottley) oppure tra un ...
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Biologia
Area di d. (o d. areale) La superficie geografica su cui è distribuita una data specie animale o vegetale; può essere più o meno ampia o ristretta, continua o interrotta.
Fisica e chimica
1. [...] diffusa. La teoria della d. in tali circostanze è dovuta a G.A. Mie. La dipendenza da λ dell’intensità I della luce proprio con un esperimento di d. di particelle α in lamine metalliche, E. Rutherford dimostrò l’esistenza dei nuclei atomici. Si ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] argilla, feldspato, mica ecc.), di solfato (alunite), di fosfato, di fluoruro doppio ecc. È un metallo di colore bianco argenteo, duttile, malleabile, di densità 2,699 g/cm3 se laminato o trafilato e quindi ricotto (allo stato di getto la densità può ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
giunzione
giunzióne s. f. [dal lat. iunctio -onis, der. di iungĕre «congiungere», part. pass. iunctus]. – 1. letter. Unione, congiunzione; punto di congiunzione o di collegamento. 2. Con accezioni specifiche: a. In anatomia, punto di unione...