THEVESTE (Theveste, Thebeste, Tebeste)
P. Romanelli
Città dell'Africa che, forse, già prima della conquista romana, fu uno dei pochi centri urbani di una qualche importanza nell'interno della regione. [...] la figurazione del pannello centrale, nella quale G. Wilpert riconobbe la personificazione della Chiesa Romana , 1938, p. 85 ss.; U. Ciotti, Del coronamento degli archi quadrifronti. Gli archi di Tébessa e di Tripoli, in Bull. Com., LXXII, 1946-47 ...
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Vedi MITILENE dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MITILENE (Mitilini)
G. Colonna
Denominazione moderna, di origine bizantina, dell'isola di Lesbo, derivata per estensione da quella del capoluogo. L'isola, [...] romano, che scendeva dal M. Olympos con un percorso di circa 26 km, superando arditamente le valli con serie di archi anche a doppio ordine.
2. Delle rimanenti città dell'isola non restano che avanzi modestissimi, per lo più limitati a tratti ...
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ISAC, Antonio
Rossella Canuti
Nacque a Parma il 4 luglio 1788 da genitori francesi, Guillaume di Carcassonne e Marianne Peingard di Chambéry, addetti al servizio della corte borbonica.
Nella Parma del [...] affreschi di Francesco Mazzola detto il Parmigianino sugli archi delle cappelle di S. Giovanni e tutti , La Reale Accademia parmense di belle arti, Parma 1873, p. 26; G.B. Iannelli, Dizionario biografico dei parmigiani illustri, Genova 1877, p. 207; ...
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BANGOR
K. Watson
Cittadina del Galles, nella contea del Caernarvonshire, posta sullo stretto di Menai, sede vescovile e, dal secolo scorso, universitaria.B. sorge sul luogo del monastero di B. Fawr [...] navate, con finestre archiacute divise in trifore ad archi trilobi sormontate ciascuna da tre oculi quadrilobi. un soffitto, ora distrutto, nel palazzo vescovile a Bangor.
Bibl.: G.G. Scott, Reports on Bangor Cathedral Restoration, 2 voll., London ...
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BERTUCCI, Giacomo, detto Iacopone da Faenza
Ennio Golfieri
Ultimo dei figli maschi di Giovan Battista il Vecchio, nacque a Faenza intorno al 1502. Fa testimonianza in patria per la prima volta nel 1527. [...] Tra il 1540 e il 1543 fu impegnato col concittadino G. Tonducci nella decorazione della cupola di S. Vitale a R. Buscaroli, Imola città e dintorni,Imola 1949, pp. 62, 63 (ill.); A. Archi, La Pinacoteca di Faenza,Faenza 1957, pp. 10, 11, 28, 30, 42; Id ...
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GIROLDO da Como
V. Ascani
Scultore e, probabilmente, architetto attivo in Toscana nella seconda metà del Duecento.Erede della tradizione lombardo-ticinese e ultima importante voce di tale plurisecolare [...] vasca quadrata reca su ogni lato, sotto archi trilobi continui sorreggenti una trabeazione classicheggiante, figure . Salmi, Due rilievi romanici inediti, AS 33, 1914, pp. 164-168; G. Swarzenski, s.v. Giroldo da Lugano, in Thieme-Becker, XIV, 1921, ...
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SESSA AURUNCA (Suessa Aurunca) (v. vol. vii, pag. 548)
N. Valenza
Cittadina della Campania nel cui territorio le prime testimonianze di vita risalgono alla fine dell'VIII sec. a. C.; alcune tombe infatti, [...] del I - inizî del II sec. d. C., con archi di scarico in bipedali. Ben conservata la strada in opus spicatum, . Maria Capua Vetere 1925; Philipp, in Pauly-Wissowa, IV A, 1931, c. 584; G. Carettoni, in Not. Sc., 1943, pp. 134-137; A. Maiuri, in Rend. ...
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ABSIDE (ἁψίς "giuntura, arco, vòlta", absis)
G. Becatti
G. Matthiae
È la terminazione a pianta semicircolare, coperta generalmente da una calotta a quarto di sfera, di una parete; talora aperta nello [...] Solo un'architettura curvilinea, che facesse largo impiego di archi, vòlte e cupole, poteva utilizzare l'a. e Heuzey, in Dict. Ant., I, pp. 11-12, s. v. Absis; G. T. Rivoira, Architettura romana, Milano 1921; Cabrol-Leclercq, Dictionn. Arch. Chrét., ...
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Vedi IASOS dell'anno: 1961 - 1961 - 1995
IASOS (᾿Ιασοᾒς, ᾿Ιασσοᾒς, solo in epoca imperiale, Iasus)
N. Bonacasa
Città della Caria sul pescoso golfo di Bargilia, di fronte a Güllük, chiamata nel Medioevo [...] . C. fu rifatto in epoca augustea e certamente in età antoniniana (G. I. G., 2681), l'anàlemma del settore S è perfettamente conservato per circa m rientranti coperto con una cupola sorretta da archi; le pareti esterne erano stuccate ad imitazione ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] 1859.
Fonti e Bibl.: Statuto della Insigne Artistica Congregazione di Virtuosi al Pantheon, Roma 1838 (per Pietro); G. A. Guattani, I tre archi di Costantino, Severo e Tito eseguiti dai Sig.ri Belli, Roma 1815 (per Giovacchino); R. Grassi, Descrizi ...
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arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, o altro elemento suscettibile di tensione,...
gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose della faringe e della laringe; pop., mal...