Edipo (Edippo, in grafia trecentesca)
Giorgio Padoan
Figlio di Laio, re di Tebe, e di Giocasta: la quale, avendo posseduto la famosa collana di Armonia, era legata a un destino di sventure (v. ALMEONE; [...] sul monte Citerone, legato a un albero anche mediante il barbaro uso della perforazione dei piedi; fu però salvato da un risalente ai moduli interpretativi della scuola fulgenziana (per cui v. G. Padoan, Il mito di Teseo e il cristianesimo di Stazio ...
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Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] ed Estetica: uno sguardo-attraverso (1992), la riflessione di G. si è impegnata in un ripensamento dell'estetica, che trova e la partecipazione alla giuria del Premio Filmcritica-Umberto Barbaro.
Bibliografia
P. Montani, Fuori campo. Studi sul ...
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Beni, Paolo
Aurelia Accame Bobbio
Letterato (Candia 1552 c. - Padova 1625), professore di filosofia a Roma e di lettere classiche a Padova. Il suo atteggiamento verso D. è intimamente inserito nella [...] di aver contravvenuto ai suoi principii usando il barbaro fiorentino dei suoi tempi. La sua diatriba Antiscrusca, di Michelangelo Fonte, ibid. 1614. - Sul B. in generale, v. G. Mazzacurati, B.P., in Dizion. biogr. degli Ital. VIII (1966) 494. ...
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Delfico, Melchiorre
Vittorio Roda
Filosofo e uomo politico (Leognano, Teramo, 1744 - Teramo 1835), esponente di spicco dell’Illuminismo meridionale, D. ebbe una parte significativa nella vita non soltanto [...] da Montesquieu, aveva etichettato i Romani come un popolo barbaro e superstizioso. Inevitabile, stando così le cose, -Napoli 1962, pp. 1161-88; A. Marino, Scritti inediti di Melchiorre Delfico, Chieti 1986; G. Carletti, Melchiorre Delfico, Pisa 1996. ...
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Alessandrini, Goffredo
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato al Cairo (Egitto) il 9 settembre 1904 e morto a Roma il 16 maggio 1978. Tra i più rappresentativi cineasti italiani degli anni [...] e distaccandosi dagli intenti dello sceneggiatore (Umberto Barbaro), A. girò così il primo dei film protagonisti del secondo cinema italiano (1930-1943), Roma 1979, pp. 6-56.
G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano, 2° vol., Il cinema del regime, ...
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Carlo Roberto (Caroberto) d'Angiò, re di Ungheria
Enzo Petrucci
Nato a Napoli nel 1288 da Carlo Martello e da Clemenza, figlia di Rodolfo d'Asburgo, morì nel 1342. Alla morte dei genitori (agosto 1295) [...] vita civile e morale, ‛ malmenata ' dal barbaro re Ladislao IV il Cumano e dagli oligarchi delle ID., Un principe napoletano amico di D., Carlo Martello, Napoli 1926; E. G. Léonard, Histoire de Jeanne I reine de Naples comtesse de Provence (1343-1382 ...
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Totila
Manlio Pastore Stocchi
- T. (o Baduila, nome col quale è indicato nelle monete e nei Fasti, mentre le fonti narrative tramandano il nome di T., né si conosce l'origine di questa doppia appellazione), [...] Totile invece di quell'Attila: cfr. Petrocchi, ad locum. G. Villani, che qui si cita come testimone di tradizioni anteriori si può ritenere eco della deformazione popolare di un assalto barbarico alla città. Se ci si vuol riferire proprio alla guerra ...
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Schwarzenegger, Arnold
Francesco Zippel
Attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Graz il 30 luglio 1947. Icona del cinema d'azione hollywoodiano, S. ha costruito negli anni [...] Conan the barbarian (1982; Conan il barbaro) di John Milius. Barbaro calato in un mondo arcaico, dalle caratteristiche anni dopo il suo 'predecessore' Ronald Reagan.
Bibliografia
G. Butler, Arnold Schwarzenegger: a portrait, New York 1990 ...
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ANGELI, Giuseppe
Camillo Semenzato
Nacque a Venezia probabilmente nel 1709. Nel 1741 figurava iscritto nella fraglia dei pittori; in un quadro di genere, Contadino che scherza con una fanciulla, del [...] della Scuola di S. Giovanni Evangelista e di palazzo Barbaro-Curtis a Venezia, un Soldato con tamburo al Louvre, 421-432, con repertori bibliografici; T. Pignatti, Aggiunta al catalogo di G. A., in Arte Veneta,III(1949), pp. 169 s.; C. Donzelli ...
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Corsica
Adolfo Cecilia
Dopo le alterne vicende storiche del periodo barbaro, nell'ottavo secolo l'isola fu annessa al regno longobardo. Successivamente fu a lungo tormentata dalle frequenti incursioni [...] non è in realtà. Molto più semplice sembra la questione per G. Buti e R. Bertagni: " Alla latitudine di Roma il augustea, la Corsica è un'appendice della Sardegna ".
Bibl. - G. Buti-R. Bertagni, Commento astronomico della D.C., Firenze 1966, ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...