Università
Eusebio Ciccotti
L'insegnamento della disciplina del cinema
L'introduzione dello studio del cinema in ambito universitario fu oggetto di riflessione, tra i primi, di G.-Michel Coissac che [...] organizzò presso il Magistero di Roma i corsi liberi di filmologia. Furono chiamati a tenere delle lezioni Umberto Barbaro, Pasinetti, Luigi Chiarini e Mario Verdone. Dal 1961 Chiarini divenne titolare di un insegnamento a contratto, come 'dottore ...
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Poggioli, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato a Bologna il 15 dicembre 1897 e morto a Roma il 2 febbraio 1945. Appartenne (con Renato Castellani, Mario Soldati, Luigi Chiarini, [...] prete (1944), tratto dal romanzo di E. De Marchi.
Bibliografia
G.C. Castello, Retrospettive. Ferdinando Maria Poggioli, in "Cinema" n 1975, 106, pp. 29-36.
Cinema degli anni Quaranta: Barbaro, Chiarini, Poggioli, a cura di O. Caldiron, in "Quaderni ...
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Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] ) ricchi di studî, oltre che sull'architettura classica, anche su G. M. Falconetto, I. Sansovino, M. Sanmicheli e S. Serlio anni Cinquanta, villa Badoer a Fratta Polesine, villa Barbaro a Maser (impreziosita dal Tempietto realizzato nel 1580), ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] : una cultura luminosa che si oppone a un mondo tenebroso di barbarie. Le nozioni di Medioevo come età buia e di R. come Toscanelli e le conturbanti visioni di L.B. Alberti, realizzerà con G. Pico della Mirandola, Ficino e A. Poliziano le più alte ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] e G. D’Annunzio. L’influenza maggiore fu esercitata da quest’ultimo, che impiegò il v. libero in In memoriam delle Odi navali, poi nella Laus vitae, dove si riconnette al v. barbaro carducciano, quindi nelle odi di Alcyone (La pioggia nel pineto ...
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Trattato (1° sec. a.C.) del trattatista latino Vitruvio, in dieci libri.
Approfondimento di Francesco Pellati, s.v. Vitruvio (Enciclopedia Italiana)
§ Il "De Architectura". - Raccogliendo e riassumendo [...] detta del Durantino ma che è una replica di quella del Cesariano, basterà ricordare quelle di G. B. Caporali (incompleta; Perugia 1536), del Barbaro (Venezia 1556, 1567, 1584, 1629, 1854) del Rusconi (Veneiia 1590, 1660, con 160 nuove interessanti ...
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paesaggio, pittura di Genere pittorico che, avendo come unico o principale soggetto la rappresentazione dello scenario naturale, cominciò a configurarsi come un genere artistico autonomo nell’arte occidentale [...] l’uso di paesaggi in dimore private (Paolo Veronese in Villa Barbaro a Maser, 1561 ca.; A. Tempesta in Palazzo Farnese ‘rovinismo’ o del ‘capriccio’: a Roma, accanto all’olandese G. van Wittel operano G.P. Pannini e poi i francesi J. Vernet e H. ...
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Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] della Beozia, anche se neutrali nella lotta contro gli invasori barbarici, mostrarono di propendere verso i Persiani, e P. di P., stampate nel 1511, furono subito imitate in lingua italiana da G. G. Trissino, L. Alamanni e A. Minturno; in latino da B ...
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Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.
La ricerca di effetti illusionistici spaziali [...] , ha tra i massimi esponenti alcuni collaboratori di Paolo Veronese, G. Zelotti e il fratello di Paolo, B. Caliari (villa Barbaro, 1561 ca., Maser). Attiva durante il 17° sec. (G.A. Fumiani), la scuola veneta raggiunge il massimo splendore nel 18 ...
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Regista italiano (n. Taleggio 1953). Esordì come attore nel gruppo teatrale milanese dell'Elfo (1973), che si ispirava alle esperienze collettive del Théâtre du soleil di A. Mnouchkine e della Schaubühne [...] P. Pasolini (1995); Roberto Zucco di B.-M. Koltès (1995); Tango barbaro di Copi (1995, con F. Bruni); La morte e la fanciulla di Venezia di Shakespeare (2003); La Monaca di Monza di G. Testori (2004). Rare le sue performances da attore ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...