TELESARCHIDES (Τελεσαρχίδης)
P. Moreno
Scultore attico di età incerta, autore dell'Hermes Tetrakèphalos nell'agorà di Atene.
Una glossa di Eustazio (Iliade, xxiv, 334) conserva l'epigrafe del monumento [...] (Esichio) può aver determinato l'altra denominazione di Hermes Trikèphalos (in Fozio, che però ha altrove: n. 2069 s.; H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, I, Stoccarda, 1879, p. 558; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 381, s. v.; M. Bieber, ...
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ARKAS (᾿Αρχάς)
G. Bermond Montanari
Eroe eponimo dell'Arcadia, secondo la leggenda più comune, figlio di Zeus e di Kallisto. Quando questa fu uccisa da Artemide, Hermes portò il piccolo A. a Maia, perché [...] Paus., x, 9, 5) avevano dedicato le statue di Kallisto, di A. e dei suoi figli. Sulle monete di Feneo è raffigurato Hermes nudo che porta in braccio il piccolo A.; su monete di Methrydion ed Orchomenos è raffigurata Kallisto trafitta dalla freccia di ...
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KALLON (Κάλλων)
M. T. Amorelli
Scultore nativo di Elide. Pausania (v, 27, 8; 25, 4) ricorda di lui due opere in Olimpia: la prima, un Hermes con il caduceo, dedicato da Glaukias da Reggio, di cui è stato [...] tale disastro. Poco più tardi sul basamento fu scolpita un'elegia che il sofista Hippias compose in memoria di tale avvenimento.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, X, 1919, c. 1758, s. v. Kalon, n. 2; Thieme-Becker, XIX, 1926, p. 484, s. v. Kalon ...
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EUPHRON (Εὔϕρων)
G. Fogolari
1°. - Scultore, di Paro, attivo circa la metà del V sec. a. C., noto per la firma incisa su tre basi, di cui una, dal Pireo, dovette portare il dono di un tale Python di [...] base sembra appartenere una testa barbata, probabilmente di Hermes. Le altre due basi, trovate sull'acropoli di una Smikythe, l'altra il dono votivo di un tale Pheidros.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., 48; C. Robert, in Pauly-Wissowa, VI, c. 1219, s. v., ...
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AUXENTIUS (Auxentius)
G. A. Mansuelli
Architetto della tarda età imperiale romana. Un'iscrizione metrica di Adana di Cilicia (C. I. G., 4440 = Kaibel, Epig., 1078), ricorda un ponte in pietra, costruito [...] , c. 2615, s. v. Auxentius, 7, 4 (Fabricius); Bull. Corr. Hell., II, 1878, p. 359 ss. (Nerontros); Thieme-Becker, II, 266, s. v. Auxentius (Thiersch), per l'A. del 384 d.C., v.: H. Mommsen, in Hermes, XV, 246; Gilbert, Topog. d. Stadt Rom, III, 262. ...
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PRAXITELES (Πραξιτέλης)
Red.
4°. - Scultore della prima metà del II sec. a. C., attivo a Pergamo dove partecipò all'esecuzione dei donarî degli Attalidi, come attesta una base firmata, e a lui si può [...] . iv, fig. 11).
Bibl.: Altertümer von Pergamon, VIII, Inschriften, I, p. 71 ss., nn. 137 a 141; E. Loewy, I. G. B., n. 154, p. 115; C. Blümel, Hermes eines Praxiteles, Baden Baden 1948; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XXII, 1954, c. 1808, s. v., n. 8. ...
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KAVADAR
G. Novak
Località della Jugoslavia situata tra i bacini dello Crna Reka e del Vardar, a S-E di Stobi. A K. e nei suoi dintorni, sono stati trovati numerosi resti dell'epoca romana, in primo [...] Prilep e dintorni. Sono interessanti i rilievi: l'uno rappresenta Eracle che tiene sulle spalle due figure (sulla spalla destra Hermes); un altro rilievo rappresenta Dioniso e Hera. Tutto è lavorato molto rozzamente. Quasi tutte le iscrizioni sono in ...
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NIKEPHOROS (Νεικηϕόρος)
M. E. Bertoldi
2°. - Presunto incisore di gemme. L'iscrizione che compare su tre gemme (ΝΙΚΗΦ su un'onice con Hermes che regge un'aquila; ΝΕΙΚΗΦΟΡΟΣ su una gemma con figura di [...] Catalogue of Engraved Gems, Londra 1791, nn. 2390, 7704; A. F. Gori, Museum Florentinum, Firenze 1731-33, II, tav. 15; C. I. G., IV, 7223; H. Brunn, Gesch. d. griech. Künstler, Stoccarda 1889, II, p. 423; J. Sieveking, in Pauly-Wissowa, XVII, i, 1936 ...
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EUPHEMION, Quinto Plozio (Κόιρτος Πλώτιος Εὐϕθμίων)
M. B. Marzani
Supposto architetto e costruttore della porta laconica di Messene, secondo una errata attribuzione in base al luogo dove fu trovata l'iscrizione [...] o restaurò la nicchia stessa, o che vi pose una statua (che si trattasse dell'Hermes kriophòros nominato da Pausania, iv, 33, 4, è supposizione arrischiata).
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., n. 443; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 1167, s. v ...
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TELESON (Τελέσων)
P. Moreno
3°. - Scultore di Rodi, figlio di Antigenes, adottato da Kleutimos; la forma stessa dell'adozione, καϑ᾿ ὑοϑεσίαν, fa pensare che si tratti di un personaggio non anteriore [...] al II sec. a. C. (A. Wentzel, in Hermes, lxv, 1923, p. 172), e non esclude che appartenga alla famiglia degli altri scultori di C. (Ch. Blinkenberg, Lindos, II, n. 247).
Bibl.: v. teleson 1°, inoltre G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 374. ...
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