Ramo della musicologia nato in Gran Bretagna e in Germania alla fine del 19° secolo. Suo oggetto di studio è l’insieme delle tradizioni musicali che non rientrano nella musica colta europea e che comprendono [...] tutte le espressioni musicali legate a gruppi etnici o sociali, tramandate principalmente per via orale. La molte altre in Europa e in America). La successiva generazione vede i nomi di G. Herzog, M. Schneider e J. Kunst che, insieme a B. Bartók, ...
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Musicista (Venezia 1510 - ivi 1585). Probabilmente allievo di A. Willaert, fu organista a S. Marco dal 1564 alla morte. Dedicatosi intanto alla composizione, salì ben presto ad altissima fama internazionale. [...] opere di Sacrae cantiones, a voci sole (da 4 a 16) o con strumenti, una di messe a 6, una di Salmi davidici vocali contenuti nei Concerti da 6 a 16, vocali-strumentali (in collab. con G. Gabrieli), e nelle tre opere d'organo di Andrea e di Giovanni ( ...
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Musicista italiano (Catania 1925 - Roma 2011). Allievo di G. Petrassi e B. Maderna, ha partecipato attivamente (1955-62) ai Ferienkurse di Darmstadt. Il neoclassicismo stravijnskiano e l'esperienza weberniana [...] , 1967, 1979) ed Es (1980), opera in un atto con voci e orchestra. Tra le sue composizioni più recenti: O du selige per orchestra (1985); Cantabile per 12 esecutori (1988); Romanza per pianoforte e orchestra (1991); Largo - nove variazioni canoniche ...
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Musicista italiano (Palmi 1866 - Varazze 1950). Studiò a Napoli, con B. Cesi e P. Serrao. Diplomatosi nel 1889, già nel 1890 iniziava un'attiva carriera didattica che doveva condurlo prima alla cattedra [...] pagine da camera e pianistiche. Considerato come uno degli esponenti della "giovane scuola" o "scuola verista" del suo tempo, il C. si distingue dagli altri (P. Mascagni, G. Puccini, R. Leoncavallo, U. Giordano) per una sua corda lirica, che effonde ...
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Musicista (Modena 1670 - Vienna 1747), figlio di Giovanni Maria e allievo di Giovanni Paolo Colonna. Accademico filarmonico dal 1686. Già celebre violoncellista, esordì quale compositore con tre pubblicazioni [...] e a Vienna, nel 1720 passò a Londra, dove fu rivale di G. F. Händel come operista. In seguito a vivaci polemiche, dovette . Fu uno dei più fecondi compositori italiani del suo tempo, e molte sue pagine (vocali o strumentali) rimangono tuttora vive. ...
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Musicista (La Spezia 1905 - Roma 1988). Studiò con G. Sallustio a Roma e si perfezionò con A. Casella e O. Respighi. Appresa la tecnica dodecafonica a Vienna, sotto la guida di W. Klein, elaborò a partire [...] dagli anni Cinquanta uno stile personale, teso a un superamento dell'esperienza delle avanguardie storiche (come quella dell'atonalismo), e caratterizzato da un'analisi dei microintervalli ispirata agli ...
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Musicista (Palermo 1813 - Genova 1877). Studiò a Napoli con G. Furno, G. Tritto, N. Zingarelli. Esordì (1829) con un'opera comica Il diavolo color di rosa. Nel 1851 apparve Le precauzioni, ossia il Carnevale [...] affermò la fama di P. nel genere comico. Ebbero pure ottimo successo, tra le numerose ulteriori produzioni, Marco Visconti (1854), Elnava o L'assedio di Leida (1855), Jone (1858), La contessa d'Amalfi (1864), I Promessi Sposi (1869), Manfredo (1872). ...
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Musicista (n. Deruta, 1550 circa - m. dopo il 1628). Allievo di G. Zarlino e di C. Merulo. Frate minore, fu organista in chiese di Venezia, di Chioggia e di Gubbio. Sua opera principale è Il Transilvano [...] o dialogo sopra il vero modo di sonare organo e istrumenti a penna (1a parte, 1593; 2a parte, 1609), dedicato a Sigismondo Báthory, col quale ebbe stretti rapporti; importante trattato di tecnica organistica con esempî musicali dei maestri dell'epoca ...
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Tenore italiano (Montespertoli 1872 - Firenze 1949). Esordì nel 1897. Ebbe ottime qualità di cantante e di attore. Acclamato in Europa e in America, fu primo interprete assoluto o locale di molte opere, [...] tra le quali La fanciulla del West di G. Puccini. ...
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Musicista (Foligno 1617 - Roma 1692). Studiò con G. Allegri e O. Benevoli. Fu alla corte imperiale e poi a Roma, cantore pontificio, organista e maestro di cappella in varie chiese. Compose oratorî e musica [...] religiosa e scrisse testi di argomento musicale ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...