Letteratura
Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto respiro, che può avere vario tono e argomento. Il verso adottato è normalmente l’esametro nella poesia [...] titolo di una raccolta, il poema paradisiaco di G. D’Annunzio, che intendeva però la parola nel suo valore tradizionale). Tale uso, che riprende il senso generico della parola in latino e in greco, o che si ispira a quello ugualmente generico che ha ...
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Musicista (Roma 1644 - Genova 1682). Compì forse a Modena i primi studî. Non si hanno notizie sicure di un suo successivo soggiorno a Napoli; si sa invece che visse per un certo periodo a Roma, partecipando [...] quale fu ferito a Torino nel 1677 dai sicarî di un Pignaver o di un Contarini. Fuggito a Genova, vi fu ucciso in seguito stilisticamente superiore a B. Ferrari, L. Rossi e G. Carissimi. Nell'oratorio raggiunge una pienezza drammatica inconsueta, ...
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(ingl. Othello) Personaggio della tragedia di W. Shakespeare intitolata Othello, the Moor of Venice. Composta intorno al 1604, ebbe come fonte una novella degli Ecatommiti di G. Giraldi, letta forse in [...] de Venise, 1829, di A. de Vigny), la tragedia ha ispirato i libretti di due capolavori musicali, l'Otello (1816) di G. Rossini e soprattutto l'Otello (1887) di G. Verdi, e conosciuto numerose versioni cinematografiche (celebre l'Otello, 1951, di ...
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Romanzo dell'abate A.-F. Prévost (1697-1763), pubblicato nel 1731 (o 1733), nel VII volume dei Mémoires et aventures d'un homme de qualité qui s'est retiré du monde; quindi in edizione definitiva nel 1753. [...] di H. Meilhac e P. Gille) e la Manon Lescaut di G. Puccini (1893, libretto originariamente di D. Oliva, riadattato da L. Lescaut (1939) diretto da C. Gallone; Manon (1949) di H.-G. Clouzot, nel quale la vicenda è trasposta in tempi e ambienti moderni ...
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Musicista (Mons, Belgio, 1530 o 1532 - Monaco di Baviera 1594), fu condotto da Ferrante Gonzaga in Italia (Mantova, Sicilia, Milano). Nel 1548 seguì G. B. d'Azia della Terza a Napoli; fu poi ospite dell'arciv. [...] contemplazione intellettuale e, ligio al misticismo della Controriforma, seppe, pur senza volerlo, appagare anche gli spiriti della Chiesa protestante. Con G. P. da Palestrina, egli può essere considerato uno dei massimi compositori del sec. 16º. ...
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Compositore, pianista e direttore d'orchestra francese (Parigi 1932 - ivi 2019). Allievo di N. Boulanger, all'inizio degli anni Cinquanta intraprese una duplice carriera come jazzista e autore di colonne [...] Arrangiatore per S. Getz, S. Vaughan, Ph. Woods, G. Mulligan, M. Davis, è tra gli autori europei più chiamato a Hollywood (1966), ebbe modo di lavorare con i maggiori registi (O. Welles, L. Malle, C. Costa-Gavras). Nel corso degli anni Ottanta ...
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Breve azione scenica, di carattere leggero e vario, che serve a riempire gli intervalli fra un atto e l’altro o fra due quadri successivi di una rappresentazione (tragedia o commedia). Ha precedenti nell’intermedio, [...] e l’esecuzione parigina (1752) di La serva padrona di G.B. Pergolesi provocò una rivoluzione, apparendo a J.-J. i. in Italia cessò verso la fine del 18° secolo.
Componimento o serie di componimenti poetici, che segna il passaggio, contenutistico ...
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Musicista (prob. Termonde, Fiandre orient., circa 1430 - Tours circa 1495). Fu forse allievo di G. Binchois e poi di G. Dufay. Fu al servizio del duca Carlo di Borbone a Moulins (1446-48), poi di Carlo [...] , che esplica le sue risorse agilmente, con eleganza, nei più complicati procedimenti del contrappunto severo. Nell'opera di O. viene dato un nuovo slancio dialettico alle varie voci, concepite in funzione del lirismo, proprio non di una sola ...
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Canto caratterizzato da perfetta educazione della voce, rispetto alle varie esigenze musicali, allo scopo di preservare la bellezza del suono. Mezzi per raggiungere tale fine sono l’emissione sempre morbida [...] omogeneità dei registri, l’agilità nei vocalizzi, la capacità di rinforzare o stemperare una nota ecc.
Periodo, scuola, stile del b. espressero molti compositori del 19° sec., a partire da G. Rossini, che per evitare alcune forzature cominciò a ...
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Compositore giapponese (n. Osaka 1931). Dopo gli studi musicali a Tokyo con T. Ikenouchi, si è perfezionato a Parigi con T. Aubin e O. Messiaen e a Colonia con B. A. Zimmermann, G. M. Koenig e K. Stockhausen; [...] sulla dialettica tra libertà e ordine nella costruzione della forma musicale, creando alcuni brani, suddivisi in sezioni o frammenti, nei quali la struttura viene stabilita dall'interprete. Si è interessato inoltre alla musica elettronica e ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...