suite Composizione strumentale diffusa in epoca barocca, formata da più movimenti, prevalentemente di danza, di uguale tonalità. Di origine cinquecentesca, e sviluppatasi poi, con vari schemi, nel Seicento, [...] , o il rondò). Tra le più note le s. inglesi e quelle francesi di J.S. Bach. Nel 19° e 20° sec. si affermò il concetto di s. come insieme di musiche tratte da balletti (Lo schiaccianoci di P.I. Čajkovskij) e opere teatrali (Carmen di G. Bizet ...
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Formazione jazzistica formata da 10 a 20 (o più) esecutori, contrapposta al combo, costituito invece da un numero ridotto di elementi (da tre a otto esecutori, per es., il classico trio costituito da [...] tromboni (sezione degli ottoni o brass section), 4-5 sassofoni (sezione delle ance o reed section), pianoforte, chitarra quelle guidate da D. Redman, C. Calloway, C. Basie, B. Goodman, A. Shaw, B. Crosby, T. Dorsey, G. Miller, D. Gillespie e altri. ...
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settimino medicina Figlio nato da un parto pretermine, tra la fine del settimo e l’inizio dell’ottavo mese di gravidanza. I neonati s. sono classificati fra i prematuri perché, pur potendo vivere in maniera [...] da camera per 7 strumenti o, meno frequentemente, per 7 voci, accompagnate o no; per estensione, il , P. Hindemith. Esempi operistici si hanno in W.A. Mozart (Nozze di Figaro), G. Rossini (Cenerentola, Conte Ory), D.-F.-E. Auber (Fra’ Diavolo ...
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soprano Il registro più acuto delle voci femminili o bianche. A seconda delle caratteristiche espressive e delle possibilità tecniche i s. si distinguono in differenti tipologie, tra le quali s. leggero, [...] (per es., sassofono s.).
Esempi di ruoli che richiedono un s. leggero sono: Adina in L’elisir d’amore di G. Donizetti; Dinorah di G. Meyerbeer, Ofelia in Hamlet di A. Thomas. Richiedono un s. lirico: Cio-Cio-San in Madama Butterfly, Liu in Turandot ...
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Musicista (Altamura 1733 - Napoli 1824). Studiò il violoncello con O. Gravina e la composizione con N. Fago al conservatorio della Pietà de' Turchini di Napoli, dove fu poi (dal 1785) maestro di cappella. [...] comico), caratterizzate da un sapiente uso del concertato, e varia musica sacra. Fu maestro, tra gli altri, di V. Bellini, G. Spontini, S. Mercadante, M. Costa. Compositore anche il figlio Domenico (Napoli 1776 - ivi 1851), che fu maestro di cappella ...
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Personaggio letterario del poema Gerusalemme liberata di T. Tasso, che rinnova, con vibrazioni più intime e patetiche, quello dell'Alcina ariostesca e, in genere, il motivo della maga allettatrice, proprio [...] della poesia cavalleresca.
Armida tenta di sedurre o stornare dall'esercito crociato i più baldi campioni, tra cui Rinaldo; ma numerose opere in musica dallo stesso titolo, fra cui famose quelle di G.B. Lulli (1686) e di Chr.W. Gluck (1777), ambedue ...
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Musicista (Deventer o Amsterdam 1562 - Amsterdam 1621), successe (1577 circa) al padre Pieter Swybertszoon (m. 1573), del quale fu probabilmente allievo, come organista della Oude Kerk di Amsterdam. Diventò [...] profane a più voci e soprattutto numerose pagine per organo o cembalo: fantasie, toccate, variazioni, ecc. In queste di cromatismo. A S. fecero capo, infatti, non solo le scuole olandesi, ma anche le tedesche fino all'affermarsi di G. Frescobaldi. ...
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Te Deum Titolo (dalle parole iniziali: Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura (officium lectionis) nelle domeniche (eccetto [...] . Ambrogio e s. Agostino dopo il battesimo di questo. Fu musicato da numerosi autori cinquecenteschi (tra cui G. Pierluigi da Palestrina e O. di Lasso) in stile polifonico a cappella; in seguito si ricorse spesso ad ampi organici corali e strumentali ...
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Sassofonista statunitense (n. New York 1930) afroamericano. Dopo un debutto nel rhythm and blues, collaborò con i maggiori jazzisti degli anni Cinquanta (A. Blakey, M. Davis, T. Monk, ecc.), e nel 1956 [...] rivolgersi sia al passato (C. Hawkins) sia al futuro (O. Coleman), ai ritmi caribici come al lirismo delle ballads. È quartet (1951); Sonny Rollins plus four (con C. Brown, R. Powell, G. Morrow e M. Roach, 1956); On the outside (con Don Cherry, 1962 ...
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In musica, componimento per cinque esecutori; può essere vocale, come nei madrigali polifonici e nei concertati dell’opera teatrale, o strumentale, come nelle forme di musica da camera.
In senso stretto, [...] ). I componimenti per altri tipi di q. strumentali (di soli fiati, o di fiati e archi ecc.) vanno precisati nel titolo.
Diffuso presso i R. Schumann, J. Brahms), è stato coltivato anche in tempi moderni (P. Hindemith, A. Schönberg, G.F. Malipiero). ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...