Musicista (Stoccarda 1616 - Héricourt, Doubs, 1667). Figlio di un musicista, sotto la guida di J. U. Steigleder diventò un ottimo organista. Fu poi a lungo (1637-57) alla corte di Vienna, e compì numerosi [...] viaggi, prima in Italia (1637-41), dove studiò presso G. Frescobaldi, poi (1650-53) a Bruxelles e a Parigi, traendone ricercare, capriccio, fantasia, danze, ecc., nel quadro della partita o della Suite, forme, queste ultime, ch'egli trattò per primo ...
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(Intrigo e amore o Amore e raggiro) Tragedia in prosa del poeta e pensatore tedesco J.Ch.F. Schiller (1759-1805), rappresentata nel 1784 e pubblicata nello stesso anno con il titolo di Luise Millerin, [...] famiglia, è ostacolato dal padre di lui che, tentando con raggiri di separare gli amanti, provoca la morte del figlio che si avvelena, dopo aver avvelenato Luise.
A questa "tragedia borghese" s'ispirò G. Verdi per il melodramma Luisa Miller (1849). ...
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In musica, composizione strumentale, spesso solistica, nella quale più temi, quasi sempre di origine popolare, vengono svolti in forma libera, con significati epici o di esaltazione etnica e nazionale, [...] o destinate a valorizzare un particolare virtuosismo strumentale. Fu forma prediletta nel Romanticismo e oltre, fino all’inizio Saëns (Rapsodia d’Alvernia), M. Ravel (Rhapsodie espagnole), C. Debussy (Rhapsodies), G. Gershwin (Rhapsody in Blue, 1924). ...
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sestetto Composizione da camera per 6 strumenti o, più raramente, per 6 voci, con o senza accompagnamento; per estensione, il complesso degli esecutori
S. per strumenti a fiato, o ad arco, con pianoforte [...] o senza, furono composti, tra gli altri, da L. Boccherini, F.J. Haydn, L. van Beethoven, J. Brahms, A. Dvorák, A. Schönberg. Esempi noti di s. vocale si hanno in W.A. Mozart (Nozze di Figaro, Don Giovanni), G. Rossini (Cenerentola, Barbiere di ...
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Musicologo (Hörde, Dortmund, 1900 - Lipsia 1969), ha insegnato presso le univ. di Heidelberg, Jena e Lipsia. Si è occupato soprattutto di musica medievale e rinascimentale pubblicando, tra l'altro, Die [...] Musik des Mittelalters und der Renaissance (1931-34). Ha curato edizioni di opere di J. S. Bach, G. Gabrieli, O. di Lasso e l'opera omnia di G. Dufay e G. de Machaut. Altre pubblicazioni: J. S. Bach (1935); 5 Echte Bildnisse J. S. Bachs (1956); Zum ...
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(detta anche Camerata fiorentina) Cenacolo di umanisti (letterati e musici) che alla fine del 16° sec. si formò intorno al conte G. Bardi del Vernio (1532-1612), con il comune desiderio di un rinnovamento [...] polifonico a quello monodico, inteso a ristabilire il connubio greco tra parola e suono. I migliori risultati furono raggiunti nei madrigali di G. Caccini e nel melodramma di I. Peri. In campo letterario spiccò la figura di O. Rinuccini (1562-1621). ...
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scordatura Modificazione dell’accordatura normale di uno strumento musicale a corda per ottenere determinati effetti o per risolvere particolari problemi tecnico-esecutivi. Già noto ai liutisti, il procedimento [...] spesso nella musica violinistica del 17° e 18° sec. (H.I.F. von Biber, J.S. Bach, A. Vivaldi, W.A. Mozart, F.J. Haydn). Esempi si riscontrano anche nell’Ottocento (N. Paganini, L. Spohr), presso i tardoromantici (G. Mahler) e i contemporanei. ...
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Melodia, di origine italiana, usata come basso armonico su cui muovere variazioni vocali o strumentali. Largamente in voga durante il 16° e 17° sec., fu usata in composizioni di illustri musicisti, tra [...] cui G. Frescobaldi e C. Monteverdi. Si ritiene che il nome derivi dall’inizio di un’ottava di L. Ariosto (Orl. Fur. XLIV, 61) «Ruggier, qual sempre fui» e dalla melodia sulla quale il verso o l’intera ottava erano cantati. ...
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Musicista (Potenza Picena 1871 - Bologna 1912). Studiò il pianoforte con G. Tofano e la composizione con G. Martucci. Prof. (dal 1898) di pianoforte al liceo musicale di Bologna, si dedicò anche alla composizione, [...] svolse una intensa attività concertistica, fondò un quintetto di cui fecero parte, oltre a lui, M. Corti e O. Respighi. Curò per i maggiori editori italiani e tedeschi moltissime revisioni didattiche di capolavori dei secc. 17º e 18º. ...
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Parte strumentale, talvolta anche vocale, solistica, in contrapposizione dialogica con altri gruppi o strumenti solistici. Stile c. Stile nel quale la composizione è caratterizzata dall’intervento di [...] . in dialogo tra loro. È proprio dell’età barocca (concerto grosso e concerto solistico, sonata a tre ecc.) e ha avuto come precursori G. Gabrieli, A. Stradella e A. Corelli. Particolare fortuna nell’età preclassica spettò alla sinfonia concertante. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...