Verona Comune del Veneto (198,9 km2 con 259.087 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 59 m s.l.m., al margine settentrionale della Pianura Veneta, ai piedi dei Monti Lessini e in [...] collegamento con Trento a N, Venezia a E, Milano a O, e a S della ferrovia (Borgo Roma). Nel secondo dopoguerra condannati a morte, e 5 dei presenti (tra i quali E. De Bono e G. Ciano) vennero fucilati l’11 gennaio.
Provincia di V. (3096 km2 con 924 ...
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Stato dell’Africa occidentale, affacciato a S sull’Oceano Atlantico e limitato a N dalla Guinea, a NO dalla Sierra Leone, a E dalla Costa d’Avorio: si tratta di confini convenzionali, stabiliti in base [...] (18%).
L’economia della L. è fondata sulla produzione o l’estrazione dei soli beni destinati all’esportazione (caucciù, minerali il candidato del Congresso per la democrazia e il cambiamento G. Weah e il vicepresidente del Paese J. Boakai del ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] fondò il sistema monetario sulla stabilità del solidus aureo (di g 4,48, equivalente a 24 siliquae d'argento) e chiese dell'Impero. ▭ Costituto di C.: con questo nome o con quello più esatto di donazione costantiniana si designa quel documento ...
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Stato dell’Africa orientale, compreso fra l’Etiopia a NO e SO, la Somalia a SE e il Golfo di Aden a E. Si estende a semicerchio intorno al Golfo di Tadjoura, una profonda insenatura triangolare che si [...] all’anno), per cui la maggior parte del territorio è desertica o coperta da steppa, mentre sui rilievi compare il bosco.
La l’altopiano etiopico e con Addis Abeba, integrando saldamente G. nel sistema regionale. In epoca postcoloniale il territorio ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] , la scelta del re, sollecitata da U. Rattazzi, cadde su G. per l'incarico di presidente del Consiglio (maggio 1892). Sciolta la cercando di porre lo stato in una posizione neutrale o intermedia nei conflitti di lavoro (negli anni giolittiani ebbe ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] seguito alle preclusioni della Chiesa in proposito, il monopolio dell’usura o del prestito di denaro. L’a. ottocentesco si innestò su . A. Hitler (che era stato influenzato dall’agitatore austriaco G. von Schönerer) nel Mein Kampf e A. Rosenberg nel ...
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Insieme di dottrine e movimenti che condividono, al di là delle differenze, alcune convinzioni fondamentali, quali l'individualismo radicale sul piano etico-politico, che conduce al rifiuto di ogni forma [...] come dottrina di un assetto giuridico e sociale che elimina, o riduce al minimo, il potere centrale dell’autorità. Questo anarchismo (1897), quella di Umberto I (1900) a opera di G. Bresci. Durante la rivoluzione russa gli anarchici si posero contro ...
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Dottrina politico-sociale che realizza il principio della collaborazione tra le classi e le categorie sociali. Si distinguono due concezioni del c.: quello cattolico (R.-C-H. La Tour du Pin ed E. Villeneuve [...] in Francia; W.E. von Ketteler in Germania; G. Toniolo in Italia) e quello fascista attuato in Italia, Spagna, Portogallo, senso estensivo, per indicare la politica rivendicativa ristretta e settoriale seguita da associazioni o gruppi di lavoratori. ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega [...] tenendolo però sempre lontano da corte. Nel 1354 G., vedendo compromessi perfino i suoi diritti dinastici dal Cantacuzeno degli Ottomani; G. chiese allora aiuti all'Occidente, ma all'appello papale non rispose una crociata e G. fu costretto nel ...
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Figlio (n. 1472 - m. Fossombrone 1508) di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza, ebbe educazione umanistica, sotto la direzione di O. Ubaldini. Uomo d'arme, combatté i Francesi di Carlo VIII in [...] di Alessandro VI. Non avendo avuto figli dalla moglie Elisabetta Gonzaga, adottò (1504) il nipote Francesco Maria Della Rovere. G., protettore di artisti, ebbe una corte di magnifica cultura ed eleganza, che rivive nel Cortigiano di B. Castiglione. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...