GALIZZI, Luigi
Chiara Basta
Figlio di Giovanni Battista e di Santa Colleoni, nacque il 31 dic. 1838 a Ponte San Pietro, nei pressi di Bergamo. Nel 1850 prese parte al concorso per l'ammissione ai corsi [...] va riferito il restauro degli affreschi dipinti da G.B. Castello nella prefettura cittadina.
Nel 1870 sposò la per la decorazione, eseguita da altri pittori, della navata centrale.
Il G. morì a Bergamo il 29 marzo 1902.
Suo figlio Carlo nacque ...
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BUSO (Busso, Busi, Bussi), Aurelio
Maria Civita Cardi
Nato a Crema, visse nella prima metà del sec. XVI. Per la maggior parte le sue opere sono andate perdute. Le fonti lo dicono allievo di Polidoro [...] sulla facciata verso il giardino ed illustrano le Fatiche di Ercole. Da Genova il B. si allontanò improvvisamente, abbandonando in quella città il giovane allievo G. B. Castello detto il Bergamasco per recarsi, secondo le fonti, a Venezia; ma nessuna ...
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ARNOLFINI, Francesco
Gemma Miani
Nacque a Lucca, da Iacopo di Battista e da Caterina Bartolomei. Fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni il 28 apr. 1518.
Si dedicò all'attività mercantile, come i [...] Francesco Arnolfini che nel 1574 fu citato assieme a Niccolò Pighinucci e ad Antonio Minutoli dal vescovo di Rimini G. B. Castello, visitatore apostolico a Lucca con poteri di inquisitore, a presentarsi a Roma per discolparsi dall'accusa di eresia. I ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] a Milano: era accompagnato da Agostino Merano (fratello del pittore G. B. Merano che gli sarà vicino nella professione e porterà a termine alcune opere lasciate incompiute dal Castello). A Milano il C. sarebbe stato spinto dal bisogno di approfondire ...
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Pittore (Venezia 1687 - ivi 1767). Allievo dello zio Francesco, pittore attivo a Venezia e nell'entroterra tra la fine del 17º e l'inizio del 18º sec., attraverso A. Balestra si avvicinò alla grande maniera [...] segnata da violenti contrasti cromatici e luministici. L'arte di G. B. Piazzetta e di F. Bencovich contribuì a orientarlo verso una diffusione del nuovo gusto (dipinti per la cappella del castello di Schönbrunn). All'Accademia di Venezia, che diresse ...
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Pittore (Venezia 1655 - Villa Bona, Polesine, 1730). La sua pittura chiara e levigata, che dimostra pochi legami con la maniera di G. Ferrabosco e di F. Rosa suoi maestri, fu assai apprezzata da C. Maratta [...] a Roma. Fra le opere, la Elemosina di s. Lorenzo Giustiniani (S. Pietro in Castello, Venezia). Fu il primo maestro di G. B. Tiepolo. ...
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Pittore e incisore (Genova 1632 circa - ivi 1657). Allievo del padre, Giovanni Andrea (1605-57), e di V. Castello, subì l'influsso di questo e di Pietro da Cortona (es. il S. Ferrando e il mendico, Genova, [...] Gall. di Pal. Bianco). Nelle incisioni, si dimostra vicino a G. B. Castiglione. ...
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Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1732 - Vienna 1809). Figlio di un carradore, dilettante di musica, studiò dapprima con G. Reutter a S. Stefano in Vienna, poi con un tale Spangler. Conobbe Metastasio che [...] poi maestro dal principe F. A. Esterházy al castello di Eisenstadt. Qui ebbe modo di cimentarsi alla luna (libretto di C. Goldoni, 1777), La fedeltà premiata (libretto di G. B. Lorenzi, 1780), L'infedeltà delusa ("burletta", 1783), L'isola disabitata ...
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Pittore francese (Parigi 1733 - ivi 1808). Pittore di rovine e di paesaggi in cui li tono archeologico si fonde con l'elemento fantastico grazie a una viva sensibilità agli effetti di luce e al gusto, [...] Caylus, Mariette, Saint-Non, ecc.). Fu influenzato da G. P. Pannini e da G. B. Piranesi, da cui riprese l'elemento visionario (La la serie delle Antichità della Linguadoca (commissionate per il castello di Fontainebleau; ora Parigi, Louvre). R., dopo ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste [...] l'affresco con le Storie di Alessandro (Bracciano, castello Orsini, 1560 circa) risulta un felice equilibrio tra può diventare troppo fredda e povera. Terminò inoltre gli affreschi di G. B. Salviati nel salone del Palazzo Farnese a Roma. Eseguì anche ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...