Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] , acciaio e derrate alimentari); I, 89 (obbligo per i mercanti di depositare le merci in fondachi demaniali, pagando la relativa gabella); I, 88.2 (divieto ai produttori di vendere il loro vino prima che sia venduto il vino dei possedimenti demaniali ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] Studij di Roma detta comunemente la Sapienza, I, Roma 1803, pp. 179-80, 194-96; D.S. Chambers, Studium Urbis and gabella Studii: The University of Rome in the Fifteenth Century, in Cultural Aspects of Italian Renaissance. Essays in Honour of P.O ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] tipo di nave, "scala" e "gondola", e altri di origine araba come "fontego", "arzanà", "zecca", "doana", "tariffa", "gabella" e "turcimanno", l'interprete (69). Insomma, l'allargamento degli orizzonti cui contribuirono i viaggiatori e i residenti ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] ebraica e fornisce a questa una cornice di garanzia incentivante. Ossia: libertà di circolazione e residenza, confermata esenzione dalla gabella di passo; un permesso di soggiorno protetto per 25 anni, con disdetta, se revocato, di due anni e ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] sociale. L'esercizio dell''industria agraria' nel latifondo ottocentesco è un caso tipico: in certe zone può aspirare alla gabella solo chi è in grado di evitare furti, danneggiamenti, rapimenti, grazie alla forza propria o del proprio sistema di ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] di un capitano di grande valore, Imprennente Annibaldi. Per far fronte alle spese C. fu costretto ad appesantire le imposte (gabella del vino e del sale in particolare) e forse anche a vessazioni verso i contribuenti.
È stato anche affermato che egli ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] anche la plebe si trovò a fianco della nobiltà e ambedue a fianco degli Spagnoli: quella plebe che si era mossa contro le gabelle, ma che poi era stata riguadagnata, dopo che il movimento si era allargato ad altri e superiori obiettivi. L'assalto al ...
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GUERRA, arte della
George MONTANDON
Alberto BALDINI * Romeo BERNOTTI ltalo BALBO
La lotta - antica come l'uomo in quanto manifestazione di forza intesa a facilitare il soddisfacimento di desiderî [...] ogni paga i tesorieri o esattori della città in cui la truppa era di guarnigione, detraevano una piccola somma a titolo di gabella o dirittura. Dall'ultima paga di ogni mese gli ufficiali sopra i difetti toglievano le multe e le mende. Agli ufficiali ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] sì solido, che si andava e veniva a piedi da Mestre impunemente", dando la possibilità d'introdurre "furtivamente", senza gabella, merci d'ogni genere (cf. G. Renier Michiel, Origini delle feste veneziane, pp. 106-107). "Non cessavano gli altri ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] sì solido, che si andava e veniva a piedi da Mestre impunemente», dando la possibilità d’introdurre «furtivamente», senza gabella, merci d’ogni genere (cf. G. Renier Michiel, Origini delle feste veneziane, pp. 106-107). «Non cessavano gli altri ...
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gabella
gabèlla s. f. [dal lat. mediev. gabella, che è dall’arabo qabāla «garanzia, cauzione, contratto»]. – 1. Termine usato fin dal medioevo per indicare varie forme di contribuzione, imposte dirette o indirette, tasse, o anche aggregati...