Pensatore e scrittore francese (Parigi 1889 - ivi 1973). Influenzato dal pensiero di H. Bergson e dei neoidealisti inglesi, M. sviluppò una sorta di 'esistenzialismo cristiano', il cui esito è il recupero di una conoscenza metafisica che sappia riconoscere il mistero dell'essere senza pretendere di ridurlo a problema da risolvere. Tra le sue opere: Journal métaphysique (1927), Le mystère de l'être ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] Gaz. des beaux-arts, 1910, I, pp. 273-98; P. Marcel, Charles Le Brun, Parigi 1910; L. Hautecouer, L'Architecture française à Saint delle Vergini savie e delle Vergini folli), dove l'angelo Gabriele e i mercanti parlano in limosino e Cristo e le ...
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Critico cattolico francese, nato a Parigi il 27 ottobre 1882; morto a Celle-Saint-Cloud il 5 agosto 1939. La sua educazione fu largamente europea: soffermatosi a lungo in Inghilterra, e in Germania, visse [...] Gide (1929); F. Mauriac et le problème du romancier catholique (1933); pubblicati postumi: Grandeur et misère de B. Constant; GabrielMarcel; Walter Pater ou l'Ascète de la Beauté. La critica di D.B. vuole essere anzitutto un'"approssimazione", cioè ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] di carattere strettamente filosofico, come risulta dai principali riferimenti filosofici di Garin in questi anni: René Le Senne, GabrielMarcel, Etienne Gilson, Louis Lavelle, forse il più importante di tutti, quello al quale si sentì a lungo più ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] tedesca. Alcuni di questi giovani francesi provenivano dal circolo parigino che si riuniva regolarmente attorno a GabrielMarcel. La curiosità filosofica particolarmente viva che in quegli anni Jean Wahl sapeva suscitare nei suoi uditori ...
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BADALONI, Nicola
Giuliano Campioni
Nacque a Livorno, il 21 dicembre 1924, da Roberto e Alma Baquis. La famiglia, ebraica dal lato materno, soffrì di forte isolamento dopo le leggi razziali del 1938, [...] nel rapporto con la politica. Con un riferimento forte a Carlo Michelstaedter, discuteva criticamente le tesi di GabrielMarcel, Max Scheler, Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger (quest’ultimo presente in quegli anni a Pisa nelle lezioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’ambito del pensiero novecentesco con l’espressione spiritualismo si deve intendere, [...] , che diviene il “corpo proprio”, che è insieme l’ostacolo e il punto d’appoggio della libertà del soggetto. GabrielMarcel (1889-1973) parte precisamente da queste tesi per elaborare la sua personale prospettiva filosofica tesa a mettere in luce il ...
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RICOEUR, Paul
Marco M. Olivetti
Filosofo, nato a Valence (Drôme) il 25 febbraio 1913 da famiglia protestante. Laureato in filosofia nel 1935, insegnò in vari licei. Mobilitato nel 1939, fu catturato [...] fatte durante il periodo di prigionia (Karl Jaspers et la philosophie de l'existence [con M. Dufrenne], Parigi 1947; GabrielMarcel et Karl Jaspers. Philosophie du mystère et philosophie du paradoxe, ivi 1948; trad. fr. delle Ideen di Husserl, ivi ...
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RAYNAL, Paul
Guido Ruberti
Autore drammatico francese, contemporaneo. S'impose all'attenzione del pubblico e della critica nel 1920, con un dramma, Le maitre de son cøur, che si distaccava apertamente [...] eroica.
La derivazione di questo indirizzo non si presentava dubbia: Corneille, Racine, non senza influssi di De Curel o di GabrielMarcel.
Le nobili qualità drammatiche del R. furono confermate da Le tombeau sous l'Arc de Triomphe (1924), dove è ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] 1967, Starobinski nel 1969,Jeremias e Jüngel nel 1970, Rahner quell’anno e nel 1972, Congar nel 1971, GabrielMarcel sempre nel 1972, Pannenberg nel 1975), sia e soprattutto quelle ricorrenti, giusta «una stabilizzazione» delle adesioni che «avrebbe ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...