Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] e varie curiosità e questioni locali) v. le pagine dello stesso D’Annunzio (soprattutto GabrieleD’Annunzio, Taccuini, a cura di Enrica Bianchetti-Roberto Forcella, Milano 1965); inoltre D. Ceschin, La ‘voce’ di Venezia, pp. 121-128 e 180-192 ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] La prova generale si ha nel 1908 con la rappresentazione nel Gran Teatro della tragedia La Nave di GabrieleD’Annunzio, accompagnata dalle musiche di scena di Ildebrando Pizzetti. Intanto, la Venezia popolare canta le canzonete del Redentor, proposte ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] dalle misere fierezze dell’Ultimo Contarini contemplate da Hofmannsthal e dalle Venezie di Ruskin, Barrès, Proust, Baron Corvo — GabrieleD’Annunzio vi scrive e vi ambienta un testo altrettanto alto e luttuoso, il Notturno, in cui il grande tema ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] che restano nella memoria o nella scrittura di scena: le eccezioni di Luigi Pirandello (1867-1936) e magari di GabrieleD’Annunzio (1863-1938) non compensano un cartellone che si rinnova piuttosto con autori europei e con i drammaturghi del nuovo ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] Cf. per esempio Sconcio, «Il Tempo», 2 gennaio 1867, p. 2.
22. GabrieleD’Annunzio, Il Fuoco, a cura di Niva Lorenzini, Milano 1996, pp. 118-119; cf. anche Gino Damerini, D’Annunzio e Venezia, Venezia 1992, pp. 81-83.
23. Scuole serali, «Gazzetta di ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] di Polenta. Ma il poeta che doveva trarre la più fortunata creazione dall'episodio dantesco, arricchendolo di numerosi particolari truculenti ed erotizzanti, è Gabrieled'Annunzio, la cui F. da R. venne eseguita nel 1901 da Eleonora Duse; tragedia ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] è il ripetuto interessamento – che con ogni probabilità non influenzò minimamente il papa nella sua decisione – di GabrieleD’Annunzio al volo di Loreto. Un interessamento che risale addirittura al 1899, quando visitò un dipinto della Traslazione ...
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Costantino dopo i Lumière
L’imperatore cristiano nel cinema e nella televisione
Federico Ruozzi
Fin dalle origini del cinema, gli sceneggiatori hanno attinto dai racconti biblici soggetti che sono diventati [...] punica e raccontato dalle didascalie attribuite a GabrieleD’Annunzio.
Il genere, come ricostruisce Roberto J. Siclier, L’âge du péplum, pp. 26-38, L. Moullet, La victoire d’Hercule, pp. 39-42, M. Mardore, La fascination du phénix, pp. 41-45, ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] è costituito dalla cosiddetta Carta del Carnaro, cioè dalla parte sociale degli Statuti della Reggenza del Carnaro di GabrieleD'Annunzio che è prevalentemente opera del sindacalista anarchico Alceste De Ambris, poi esule antifascista, e che può ...
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Croce: la lezione di De Sanctis
Emma Giammattei
La grande fedeltà
All’indomani della morte di Benedetto Croce, Gianfranco Contini e Francesco Flora posero con ragioni complementari la questione del [...] sostanza, anzi è esso la sostanza, il vivente: i suoi criteri, la sua ragion d’essere non è in altro che in questo solo motto: io vivo (Estetica, cit., cinquantennio unitario da Giovanni Prati a GabrieleD’Annunzio, in una sequenza e gerarchia tutte ...
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dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...
pleiboi
(plei-boi), s. m. inv. (iron.) Conquistatore, dongiovanni. ◆ Tra i tanti suoi diversi personaggi, Vito ne ha scelti tre: «Il vigile, il pleiboi della Bassa e il postino della Casa del Popolo». Il Vigile riproporrà i monologhi scritti...