HUART, Clément
Francesco Gabrieli
Orientalista, nato a Parigi il 15 febbraio 1854, morto ivi nel 1926. Fu dapprima nella carriera consolare, e dal 1898 professore di persiano nella Ècole des langues [...] orientales vivantes.
I suoi studî furono principalmente dedicati al persiano e all'arabo: pubblicò testi, come Les Quatrains de Bābā Tāhir ‛Uryān en pehlevi-musulman (sic), in Journal Asiatique, 1885 (si ...
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MORGENTHAU, Henry, Junior
Vittorio GABRIELI
Uomo politico americano, figlio dell'omonimo finanziere, nato a New York l'11 maggio 1891. Studioso di legge, architettura e agricoltura, quando F.D. Roosevelt [...] fu eletto governatore dello stato di New York, nel 1929, fu nominato presidente della commissione consultiva per l'agricoltura dello stato. Come presidente della commissione federale per l'agricoltura ...
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Romanziere e drammaturgo, nato a Oslo il 25 novembre 1881.
Descrisse prima a tinte realistiche la squallida e stentata esistenza della classe operaia nel suburbio orientale della capitale (Kring fabrikken, "Intorno alla f.", 1910, il dramma sociale Ungen, "Il piccino", 1911), tentando anche i toni tragici, come nella cupa raffigurazione del proletario che vanamente si sforza di evadere dal chiuso mondo ...
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Ī Poeta persiano del sec. X d. C., vissuto alla corte dei principi sāmānidi, che celebrò in varî panegirici. Da un accenno in fine di una sua poesia si è congetturato che fosse zoroastriano. La sua importanza letteraria sta nell'aver compiuto il primo tentativo di elaborare poeticamente in neopersiano l'antico epos nazionale iranico, accessibile in quell'epoca in frammentarie redazioni prosaiche tradotte ...
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HARDOUIN, Jean
Francesco GABRIELI
Gesuita, storico, filologo classico, nato a Quimper in Bretagna nel 1646, morto a Parigi il 3 settembre 1729. Si occupò di edizioni di classici (Plinio il Vecchio, [...] 1685, voll. 5) di storia antica e biblica (Chronologia Veteris Testamenti, 1677; Chronologia ex nummis antiquis restituta, voll. 2, 1697) ed ecclesiastica (Conciliorum collectio regia maxima, voll. 12, ...
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. Popolazione iranica semi-nomade del Luristān (Persia meridionale), abitante nel territorio montagnoso tra Burūgird e Ciahār Maḥall a E., Dizrūl, Shūshtar e Rām Hormuz a O., il fiume di Dizfūl a N. e la linea Dih Yur-Qūmishah a S. Di carattere fiero e bellicoso, i Balthtìyārī ebbero una notevole parte nella rivoluzione persiana del 1909 (v. persia: Storia), quando, marciando su Teherān e occupandola ...
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HERBELOT, Barthélemy d'
Francesco Gabrieli
Orientalista francese, nato a Parigi il 14 dicembre 1625, ivi morto l'8 dicembre 1695. Non fu mai in Oriente, e la sua ricchissima erudizione fu da lui acquistata [...] solo sui libri, principalmente manoscritti arabi, persiani e turchi delle biblioteche di Parigi. Fu due volte in Italia, accolto nella seconda con onore dal granduca di Toscana Ferdinando II. Luigi XIV ...
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Orientalista tedesco, nato a Stralsund il 13 febbraio 1844, morto il 7 giugno 1917. Visse a lungo in Inghilterra, quale professore di lingue orientali nell'University College di Aberystwyth (1875-1915). Fu col Browne il maggior conoscitore della letteratura neo-persiana, di cui scrisse un'ottima storia nel Grundriss der iranischen Philologie di Geiger e Kuhn (1896), e illustrò in varie pregevoli monografie ...
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VESAAS, Tarjei
Mario GABRIELI
Scrittore norvegese, nato a Vinje (Telemark) il 20 agosto 1897.
Scrittore fra i più notevoli in "landsmål", il V. si è affermato sopra tutto con una trilogia romanzesca [...] (Fars reise, Il viaggio del padre 1930; Sigrid Stallbrok, 1931; De ukjente mennene, Gli uomini sconosciuti, 1932) affine per intreccio e per ambiente alla saga di stirpe di O. Duun. È la storia del contadino ...
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REFLING-HAGEN, Ingeborg
Mario GABRIELI
Scrittrice norvegese, nata a Tangen nel Hedmark il 19 dicembre 1895; figura centrale del cenacolo artistico di Ekeberg, che promuove un culto tra religioso e nazionalistico [...] dei due grandi poeti Wergeland e Kinck.
Legata al suo mondo provinciale ricco di leggende e di fiabe, la Refling-Hagen ne trae cupi e terrifici motivi di racconti (Loke saar Havre, Loki semina avena, 1922), ...
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mucciniano
s. m. e agg. Seguace o imitatore del regista Gabriele Muccino; tipico di Gabriele Muccino e delle sue rappresentazioni cinematografiche. ◆ Se il giudizio su «L’ultimo bacio» aveva diviso le anime della sinistra (ma non il pubblico,...
muccinismo
s. m. La rappresentazione della società nelle opere cinematografiche di Gabriele Muccino. ◆ La lista degli intoccabili italiani è lunga. Due recenti casi cinematografici sono Gabriele Muccino e Paolo Virzì. Il primo è il cantore...