Scrittore latino (sec. 1º d. C.), di origine spagnola (secondo altri alessandrina), schiavo e poi liberto di Augusto a Roma. Preposto alla biblioteca istituita dall'imperatore, volle emulare la versatilità di Varrone. Trattò di argomenti agrarî, filologici (commento al Propempticon Pollionis di Elvio Cinna; commento critico-esegetico a Virgilio), storico-geografici, antiquarî, di antichità religiosa. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] della consapevolezza di sé.
Dominante nella politica, GaioGiulio Cesare primeggiò nell’oratoria, esaltata nelle testimonianze ; la filologia e l’erudizione ha Verrio Flacco e Igino, la scienza architettonica Vitruvio, la geografia Agrippa, la ...
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poliistore
polïìstore (o polìstore) s. m. [dal lat. polyhistor -ŏris, gr. πολυΐστωρ -ορος, comp. di πολυ- «poli-» e ἵστωρ -ορος «conoscitore, dotto»], letter. – Erudito, persona dotata di molta e varia dottrina; fu anticam. soprannome di alcuni...