Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] alla legge agraria di Servilio Rullo, difendendo Gaio Rabirio, e, dopo avere stroncato il Murena, 63; 25. Pro Sulla, 62; 26. Pro Archia, 62; 27. Pro ValerioFlacco, 59; 28. Oratio post reditum in Senatu, 57; 29. Oratio post reditum ad Quirites ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] mimico-gestuali.
Con i Gracchi, specialmente con il più giovane Gaio, e con M. Antonio e Licinio Crasso l’oratoria ritorno all’ordine’, al modello ciceroniano. Nella poesia, ValerioFlacco, Silio Italico e Stazio si rifanno al modello virgiliano. ...
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satira
Mirella Schino
L’arma del ridicolo
La satira, un genere letterario che risale all’antichità classica, è stata ed è ancora lo strumento per deridere personaggi e vizi pubblici. Oggi con il termine [...] esempio quelle di Aristofane). Il genere inizia, di fatto, con Gaio Lucilio nel 2° secolo a.C., che scrisse trenta libri di della satira. Lucilio, Orazio, Aulo Persio Flacco e Giovenale, Marco Valerio Marziale e Petronio sono stati i modelli per ...
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