Scrittore ecclesiastico (n. in Galazia 363-364 - m. prima del 431), monaco in Palestina, poi in Egitto, dove subì l'influsso di Evagrio Pontico, divenne vescovo di Elenopoli in Bitinia verso il 400; coinvolto [...] in Egitto (406-412) per avere perorato la causa di Giovanni Crisostomo. Al ritorno dall'esilio P. divenne vescovo di Aspuna in Galazia. P. dedicò un Dialogo alla vita dell'amico G. Crisostomo; attorno al 419-420 scrisse la Storia lausiaca (così detta ...
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Scrittore e asceta (m. dopo il 426), capo di un monastero presso Ancira di Galazia. Gli altri dati della biografia tradizionale non hanno fondamento storico. Scrisse trattati ascetico-morali, sul monachesimo, [...] e un migliaio di lettere attestanti il suo prestigio. Festa 12 novembre ...
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Venerato a Sulci, nell'isola che da lui prende nome, dal sec. 6º, e detto di origine orientale, martirizzato in Sardegna sotto Adriano (festa, 13 dic.); ma la tardiva Passio, che dà la notizia, potrebbe [...] dipendere da racconti relativi all'omonimo martire a Sebaste nel Ponto (sec. 4º ?), venerato ivi e in Galazia (15 e 16 luglio), le cui reliquie, secondo alcuni, sarebbero state poi portate in Sardegna. ...
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Andrèa, apostolo, santo. - Uno dei dodici apostoli, seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione. Fratello di Pietro, come lui pescatore a Cafarnao e con lui chiamato da Gesù all'apostolato.
Vita [...] Come campo dell'attività missionaria si indicano l'Epiro, la Grecia, la Macedonia, la Tracia, la Scizia, la Cappadocia, la Galazia, la Bitinia, l'Armenia e la Georgia. Secondo il Canone muratoriano, A. avrebbe incoraggiato Giovanni a scrivere il suo ...
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SISTO II, santo
Francesco Scorza Barcellona
Vescovo di Roma dall'agosto del 257 al 6 agosto del 258: la cronologia fornita da Eusebio di Cesarea (otto anni nel Chronicon, undici nella Historia ecclesiastica), [...] Stefano per chiedergli le ragioni del suo operato dopo che questi aveva scomunicato le Chiese di Cilicia, Cappadocia e Galazia e altre circonvicine, le quali nella loro prassi battesimale si attenevano alle decisioni di concili locali. In questa ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Sila come compagno (tra il 49 e il 51); visitò di nuovo le comunità di Derbe, Listra e Iconio; poi si recò in Galazia, giunse a Troade, e da qui passò in Grecia attraverso la Macedonia, cominciando la predicazione a Filippi. Di qui andò a Tessalonica ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] fra gli scritti del Nuovo Testamento. La prima lettera (I Petri) è diretta ai fedeli sparsi "nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell'Asia e nella Bitinia". Il contenuto non ha uno speciale colorito locale o personale: è una esortazione ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] completata; la regione alpina interamente conquistata, la Pannonia e la Mesia incorporate, raggiungendo così il Danubio; Galazia e Giudea furono fatte rientrare nel regime provinciale; lo Stato vassallo di Mauretania ricostituito, e riordinati quello ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] di Pietro, attribuibile a un suo discepolo che da Roma si indirizza a cristiani anatolici, che si trovavano in Galazia, Cappadocia, Bitinia e nel Ponto15, cioè in complesso nella regione dell’Asia Minore settentrionale, probabile area di diffusione ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] monachesimo orientale protobizantino a quello greco-anatolico delle età successive è fornito dal santuario, non più esistente, sorto a Sykeon in Galazia (Turchia centrale) tra la fine del sec. 6° e gli inizi del 7°, intorno ai luoghi di ascesi di s ...
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licaone1
licàone1 (o licaóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Lycāon -ŏnis, gr. Λυκάων -ονος]. – Relativo o appartenente alla Licaònia, regione dell’Anatolia centrale, anticam. dominata dagli Ittiti, poi dai Persiani e dai Macedoni, passata infine...
galata
gàlata agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente ai Galati (gr. Γαλάται, lat. Galătae), denominazione con cui venivano designati dai Greci i Galli, e dai Romani i Celti migrati in Asia Minore (3° sec. a. C.), ove si stanziarono...