Pittore e scultore italiano (Ancona 1947 - Roma 1998). Artista complesso, indipendente da mode e correnti artistiche, noto soprattutto per alcune performance provocatorie, seppe usare nella sua produzione [...] (The game room); un'importante retrospettiva nella Galleria nazionale d'arte moderna di Roma ha riproposto alcune delle sue opere più titolo (1986, installazione, Napoli, Museo nazionale diCapodimonte); Origini e strane tradizioni (1996, Roma, ...
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Pittore spagnolo (Játiva 1591 - Napoli 1652), formatosi con probabilità a Valencia sotto la guida di Francisco Ribalta, operò prevalentemente in Italia tra Roma, Parma e soprattutto Napoli, dove per oltre [...] (S. Girolamo e l'angelo del Giudizio, 1626, Napoli, Museo nazionale diCapodimonte; Martirio di s. Bartolomeo, Firenze, Galleria Palatina). Nella maturità l'influsso di Rubens, van Dyck e della pittura neoveneta determinarono una svolta nel suo stile ...
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Pittore e scultore italiano (Cappelle sul Tavo 1940 - Spoltore 2019). Ha frequentato corsi di scenografia all'Accademia di belle arti di Roma e si è volto, negli anni Sessanta, a una ricerca gestaltica [...] di linee rette e ritmi ondulati, su variazioni di colore e di luce in un armonico trapasso di sfumature: Curva 32 (Struttura), plexiglass su legno (1966, Torino, Galleria 1998-99), Napoli (Museo nazionale diCapodimonte, 1999), Leeds (Henry Moore ...
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Pittore (n. Ferrara prima del 1487 - m. dopo il 1527). Si formò sugli esempî di B. Boccaccino, E. de' Roberti, L. Costa e Perugino, come appare nella lunetta della Pietà (Ferrara, Pinacoteca Nazionale). [...] naz. diCapodimonte) e S. Margherita (1524, Copenaghen, Statens Museum for Kunst) per lo studio del classicismo e di Raffaello, l significativi: a Roma la Natività (1527, galleria Doria-Pamphili) e la Pietà (galleria Borghese); il S. Sebastiano fra i ...
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Pittore (Boscoducale 1547 circa - Parma o Cremona 1611). Allievo di F. e G. Mostaert ad Anversa, fu a Roma (1574 circa), dove fu influenzato da G. Muziano, C. Cort, M. Brill, affermandosi come paesaggista [...] Parma; dipinse paesaggi e pale d'altare, che risentono di Correggio e N. dell'Abate (ante d'organo in S. Maria della Steccata, 1580; Resurrezione, 1590, Parma, Galleria Nazionale; serie di dipinti mitologici, Napoli, Museo nazionale diCapodimonte). ...
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Pittore italiano (Roma 1838 - ivi 1908). Allievo di A. Marini e A. Capaldi, aiuto di C. Fracassini negli affreschi di S. Lorenzo, conobbe più tardi M. Fortuny, ne risentì l'influsso e fu da lui presentato [...] al mercante d'arte Goupil, per il quale lavorò molto. Dipinse scene di genere, ritratti e quadri storici, d'accento romantico (Vittoria Colonna, 1881, Napoli, museo diCapodimonte; Addio al passato, Milano, Galleria d'arte moderna). ...
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Pittore (n. fra il 1600 e il 1615 - m. prima del 1670), attivo a Napoli. Legato all'ambiente di A. Falcone, fu rinomato pittore di nature morte. Le sue composizioni con fiori e frutta (Roma, galleria Corsini; [...] Napoli, Museo nazionale diCapodimonte; Bologna, collezione Molinari Pradelli, ecc.), partendo da una elaborazione di motivi caravaggeschi, divengono più complesse anche per l'influenza della pittura spagnola. ...
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MOLAJOLI, Bruno
Vincenzo Cappelletti
Direttore generale delle Belle Arti e docente universitario, nato a Fabriano il 29 gennaio 1905, morto a Roma il 19 maggio 1985. Formatosi negli anni universitari [...] adoperò per la salvaguardia del patrimonio artistico della città negli anni di guerra. Tra il 1951 e il 1957 ricostituì la Galleria Nazionale nel settecentesco Palazzo reale diCapodimonte e, per i criteri adottati e le soluzioni innovative, ottenne ...
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NETTI, Francesco
Nello Tarchiani
Pittore, nato a Santeramo in Colle (Bari) il 22 dicembre 1832, morto ivi il 28 agosto 1894. Recatosi giovinetto a Napoli, fu scolaro di G. Bonolis e di T. De Vivo; ma [...] (Museo di San Martino), Gladiatori (pinacoteca diCapodimonte), Corte d'assise (palazzo provinciale di Bari). Ma sull'ultimo si ispirò a più severo realismo e a più largo sentimento agreste nei Mietitori della Galleria nazionale di Roma. Critico ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] che dopo aver studiato i grandi maestri fiamminghi nella Galleria dell'Ermitage subì a Roma l'influenza del Canova l'influenza del Piranesi. In Italia abbiamo soprattutto la fabbrica diCapodimonte a Napoli affidata a Marcello Venuti, e quella a Roma ...
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