Comune della prov. di Viterbo (37,3 km2 con 2973 ab. nel 2008).Duchi di G. Titolo dei discendenti del ramo romano degli Altemps, creato dal papa Sisto V nel 1585 e passato nel 1861 agli Hardouin nella persona di Giulio, marito di Lucrezia Alessandrina, vedova di Mario Aniceto Altemps ...
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Storico gallese (m. prima del 1154). Autore di una cronaca scritta in latino, ma pervenutaci nella traduzione gallese, dei principi di Galles, per gli anni dal 681 al 1120, continuata poi da altri fino [...] al 1282 ...
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Cronista gallese (m. 910 circa), monaco di Saint David (Menevia, Galles; onde il soprannome), chiamato a corte da Alfredo re dello Wessex, fondò la scuola palatina, ricevendo in compenso due abbazie, poi [...] il vescovato di Sherborne. Scrisse, intorno all'893, gli Annales rerum gestarum Alfredi magni (1a ed. 1574) ...
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Re gallese del sec. 5º. Quando, per ritiro delle legioni romane, tribù di Celti furono spinte dai Sassoni nelle montagne gallesi, riuscì a riunirle per un certo periodo in una rozza federazione tenendo [...] corte a Deganwy nel Galles settentrionale e assumendo il titolo romano di "dux Britanniae". ...
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Re gallese (m. 950). Nipote di Rhodri Mawr, fu principe di Dehenbarth, poi re del Galles (943-50); sposò Elena, figlia dell'ultimo re di Dyved, che incorporò nel suo regno. Nel 943 occupò il Gwynedd. Riconobbe [...] la supremazia feudale dei re sassoni e partecipò allo Witan (assemblea dei liberi sassoni) tra il 931 e il 949. Diede al Galles un codice delle consuetudini. ...
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Suddiacono (n. Gallese, Roma - m. 884) sotto Leone IV, fu adoperato da Niccolò I per i rapporti con la chiesa di Costantinopoli: nell'869 partecipò al concilio che condannò Fozio. Nominato poi vescovo [...] di Cere e arcidiacono, successe a Giovanni VIII il 16 dic. 882, con un'elezione da molti ritenuta invalida, essendo egli già vescovo. Il suo pontificato significò un mutamento di rotta: fu restituito il ...
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Nobile gallese (n. 1359 circa - m. 1416 circa). Nel 1400 capeggiò la ribellione dei Gallesi contro Enrico IV, che aveva creato il figlio principe di Galles. Alleatosi con i Mortimer e con i Percy di Northumberland, [...] G. si alleò con Carlo VI di Francia e convocò un parlamento a Harlech. Nel 1408 il principe Enrico (Enrico V) rioccupò il Galles; G. continuò la guerriglia e, dopo un primo rifiuto, si presentò per accettare l'amnistia concessa nel 1415. Dopo il 1415 ...
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Principe gallese (m. Conway 1240); ricuperò (1194) il Galles settentr., da cui il padre era stato espulso nel 1176, riuscendo a unificare e a disciplinare i capi gallesi. Attaccato da re Giovanni, si sottomise [...] (1211), ma con l'appoggio di papa Innocenzo III, dei Francesi e dei baroni inglesi ricuperò i suoi territorî e occupò Shrewsbury (1215), ottenendo il riconoscimento dei suoi diritti nella Magna Charta. ...
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Condottiero (m. Castelfiorito, Perugia, 1416), signore di Gallese; fu capitano generale delle milizie pontificie e combatté contro Ladislao, re di Napoli, che vinse a San Germano e Roccasecca (1411), impedendogli [...] di rimanere a Roma. Morì ucciso da Braccio da Montone ...
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gallese
gallése agg. e s. m. e f. – Del Galles, grande regione storica e amministrativa del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord: costumi, tradizioni g.; lingua g. (o gallese s. m.), lingua celtica insulare appartenente al gruppo...
eurospareggio
(euro-spareggio), s. m. Partita di spareggio che permette di accedere alla fase successiva di una competizione di livello europeo. ◆ Stasera l’eurospareggio di Verona con il Parma dirà quale sarà il futuro dell’Inter. Strappare...