Usurpatore dell'Impero romano in Gallia nel 280 d. C., contro Probo. Nato ad Albenga da una ricca famiglia, fu nominato tribuno; in seguito a Lione si fece acclamare imperatore. Riuscì a conseguire alcuni [...] successi contro gli Alamanni; ma fu poi vinto da Probo e ucciso ...
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Questore (84 a. C.) nella Gallia Cisalpina, si appropriò di denaro pubblico; legato di Dolabella (80), propretore in Cilicia, pretore urbano (74), propretore in Sicilia (73-71), fu dai Siculi denunciato [...] per concussione (de pecuniis repetundis), e l'accusa fu sostenuta in un celebre processo da Cicerone, del quale rimangono i discorsi. V. fu condannato ai danni e andò in volontario esilio; morì vittima ...
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Console (93 a. C.), governò la Gallia e per le vittorie ivi riportate ebbe il titolo di imperator; fu poi partigiano di Silla, passò in Spagna e vinse in una grande battaglia i Celtiberi, ottenendo il [...] trionfo (81) ...
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Grammatico e maestro di retorica in Gallia nell'età di Claudio (41-54 d. C.). Per confusione, dovuta a s. Girolamo, nel Medioevo fu identificato col poeta epico P. Papinio Stazio. Nell'errore incorrono [...] anche Boccaccio e Dante (Purg. XXI, 89), che dicono il poeta "tolosano", confondendolo col grammatico ...
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Usurpatore (m. 411) del potere imperiale in Gallia. Oscuro soldato, eletto imperatore (407) dall'esercito di Britannia, estese la sua autorità sulla Gallia e poi sulla Spagna, dopo aver vinto ripetutamente [...] i Vandali. Ottenne da Onorio il riconoscimento ufficiale, ma fu tradito da Geronzio in Spagna che elesse imperatore Massimo e uccise il figlio di C., Costante; Onorio gli mandò contro Costanzo (il futuro ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º), probabilmente monaco, della Gallia piuttosto che dell'Africa; visse a Roma. Gli sono attribuiti scritti esegetici, agiografici e polemici; l'opera più importante è il Praedestinatus, [...] elenco di eresie, rivolto a combattere discretamente le idee agostiniane sulla grazia e il libero arbitrio: espressione della corrente teologica cosiddetta semipelagiana ...
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Poeta cristiano (sec. 5º), quasi certamente della Gallia. È autore di una parafrasi in esametri dell'Eptateuco. Discussa l'identificazione col presbitero Cipriano, il corrispondente dell'epistola 140 di [...] s. Gerolamo, al quale pure si è attribuita la paternità di taluni componimenti pseudociprianei (Ad Senatorem, De Sodoma, De Iona, Caena Cypriani) ...
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Console (1º sec. d. C.). Oriundo della Gallia, console suffetto nel 35, promosse (41 d. C.) la congiura che portò all'uccisione di Caligola. Sotto Claudio combatté in Britannia, e fu console per la seconda [...] volta (46); acquistò in Roma i giardini di Lucullo; accusato come amante di Poppea, dovette uccidersi ...
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Ultimo degli usurpatori della dignità imperiale in Gallia. Era governatore dell'Aquitania, quando (270 d. C.) fu scelto come successore di Vittorino. Fu sovrano pacifico, ma perse il dominio sulle truppe; [...] l'imperatore Aureliano marciò contro di lui e nella battaglia ai Campi Catalaunici lo fece prigioniero (273 circa). Gli fu poi restituita la dignità di senatore, e fu nominato corrector della Lucania ...
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Poeta e retore latino cristiano, nato in Gallia, forse ad Arles, nel 473 (o 474), morto nel 521 a Pavia, dove fu vescovo dal 513. Per le traversie subìte a Costantinopoli, dove era stato mandato presso [...] l'imperatore Atanasio per ottenere l'adesione ai decreti del concilio di Calcedonia, fu poi dai papi Niccolò I e Giovanni VII considerato confessore della fede. Fu retore più che poeta. Abbiamo di lui ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...