Divinità celtica di natura solare, assimilata ad Apollo; nota attraverso tardi scrittori e alcune iscrizioni soprattutto nel Norico. Il culto è attestato anche in Gallia e forse in Britannia. ...
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Padre del monachesimo in Occidente (Savaria, Pannonia, 315 circa - Candes, Turenna, 397). Figlio di un ufficiale romano, fu arruolato a 15 anni nella guardia imperiale a cavallo; ad Amiens, intorno al [...] più popolare che la Francia abbia avuto nell'antichità e nel Medioevo, una delle figure più notevoli e significative della Gallia cristiana. Da ricordare la sua azione a favore dei priscillianisti spagnoli (374; e 383-84) dei quali cercò di evitare ...
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Prelato (Norimberga 736 - Saint-Médard, Soissons, 816), arcivescovo di Lione dal 798 (o 779); amico di Alcuino, molto stimato da Carlomagno, fu missus dominicus nella Gallia Narbonese, poi inviato in Spagna [...] (799) per indurre Felice di Urgel ad abbandonare l'adozionismo; ottenuta la ritrattazione di questo al Concilio di Aquisgrana (800), dovette tornare una seconda volta in Spagna per combattere ancora l'adozionismo. ...
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Storico (Cheslay, Aube, 1564 - Chalon-sur-Saône 1637); precettore di André Frémyot, fu poi, quando questi divenne arcivescovo di Bourges, suo consigliere nell'amministrazione della diocesi; scrisse Gallia [...] christiana (1626), storia ecclesiastica di tutte le diocesi di Francia dall'origine al sec. 17º ...
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Monaco (n. Susa 600 circa - m. Moutier-Saint-Jean, Côte-d'Or). Era nel monastero di Bobbio nel 618; nel 639 fu chiamato da s. Amando nella Gallia come missionario e ad Arras scrisse una vita di s. Vaast. [...] Dopo il 642 compì l'opera sua principale, la Vita di s. Colombano e dei suoi scolari (Attala, Eustasio, Bertulfo e Burgondofora), notevole anche per i pregi dell'esposizione. Nel 659 soggiornò a Chalon-sur-Saône ...
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Monaco benedettino (m. Bordeaux 1101), probabilmente cluniacense (comunque da non confondere con A. di Montecassino), vescovo di Oloron (1073), legato di Gregorio VII per l'Aquitania (1074), per la Gallia [...] narbonese, per la Guascogna, la Spagna (1077) e la provincia di Tours. Attivo ed energico riformatore, tenne numerosi concilî, tra cui quello di Bordeaux (1080, condanna definitiva di Berengario di Tours), ...
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Greco (m. 418), successore di Innocenzo I (417). Favorì dapprima Pelagio e Celestio, nonostante l'opposizione dei vescovi africani, salvo poi mutare atteggiamento. Provocò rimostranze da parte dei vescovi [...] della Gallia col concedere favori inusati alla sede di Arles retta dal suo amico Patroclo, e anche in Roma non fu ben visto. Il suo culto è attestato a partire dal sec. 9º. Festa, 26 dicembre. ...
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Padre della Chiesa (n. 135-140 circa - m. 200 circa). Originario forse di Smirne, ove certo, ancora giovanetto, fu uditore di s. Policarpo; durante la persecuzione di Marco Aurelio era già in Gallia, prete [...] nella chiesa di Lione, e come tale, nel 177 o 178, fu inviato a Roma con la lettera sul montanismo dei fedeli di Lione, ove poco dopo successe al vescovo e martire Fotino. Una sua lettera al papa Vittore, ...
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Ilaro, santo
Papa (m. 468). Legato di papa Leone I al Concilio di Efeso (449) sulla controversia monofisita, I. successe a Leone nel 461. Si adoperò per rinsaldare il controllo sulle Chiese di Gallia [...] e Spagna; a Roma commissionò opere edilizie nel battistero del Laterano ...
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(lat. Epŏna) Antica divinità celtica, creduta un tempo latina; protettrice dei cavalli (gallico *epo = lat. equo-, «cavallo», e un suffisso -ona), e di conseguenza di tutte le categorie connesse con il [...] Italia, dove era venerata anche a Roma e aveva una festa fissata al 18 dicembre.
È raffigurata secondo due tipi: in Gallia come una matrona sulla groppa di un cavallo; in Italia e nelle province renane, danubiane e africane, stante o seduta fra due ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...