VOLSCI (lat. Volsci, gr. Οὐόλσχοι, Οὐολοῦσχοι)
Giacomo Devoto
Popolo dell'Italia antica, di stirpe osco-umbra, e, nonostante le sue sedi storiche, più prossimo agli Umbri che agli Oschi. Disceso attraverso [...] ritardata di un secolo come vorrebbe il Beloch (Röm. Gesch., p. 357). Né è possibile provare che solo l'invasione gallica abbia diminuito l'autorità romana nella regione: tanto più che l'occupazione di Terracina (intorno al 400) e la fondazione della ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] locali alimentate, per la felice centralità di una posizione dove si incrociavano la vecchia via Postumia (148 a. C.), la via Gallica e la cosiddetta Claudia Augusta (15 a. C.-47 d. C.), da influssi centroitalici, adriatici e padani. Alla data di ...
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Italia, storia di
Massimo L. Salvadori
Tra il centro e la periferia della storia mondiale
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata uno dei grandi [...] in Campania, e che ebbe la maggior fioritura tra il 7° e 6°secolo. Nel 5°-4° secolo tribù celtiche di origine gallica si stanziarono nella Pianura Padana. A partire dall'8° secolo ebbe inizio la costituzione in Sicilia e in altre zone dell'Italia ...
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ANTEMIO
Paolo Lamma
Era figlio del magister militum Procopio e di una figlia del prefetto del pretorio Antemio. Ennodio, nella Vita Epiphani, lo chiama galata, ma la espressione messa in bocca a Ricimero, [...] ci sono accuse esplicite per aver favorito tendenze eretiche e conventicole macedoniane (Gelas., Ep. 26, II). Anche la situazione gallica non era chiara e il prefetto del pretorio Arvando fu mandato in esilio nel 469, perché aveva tentato di indurre ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre [...] di fatto se non di diritto, sul principio del 4° sec. aveva una posizione egemonica nella lega. Dopo la catastrofe gallica (390) la lega fu disciolta, ma i Romani riuscirono presto a ricostruirla imponendo anche più decisamente la sua supremazia. La ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] in oro e in argento (le zecche di Londra e di Lione coniavano solo in bronzo). Nella capitale gallica esisteva già in epoca tetrarchica una tradizione di incisori di grande qualità, che avevano realizzato ritratti fortemente individualizzati dei ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] nella trattazione delle guerre civili costantiniane. Una valutazione positiva senza riserve del regno di Costantino riguarda solo la sua fase gallica, dal 306 dunque al 312, in cui l’imperatore rimane nelle Gallie e il suo comportamento è posto in ...
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Galli
Tommaso Gnoli
Gli antenati dei Francesi
Con il nome di Galli si intende un vasto insieme di popoli di lingua celtica che, nel mondo antico, occupavano gran parte di quella che oggi costituisce [...] pressi dell'attuale Ankara un regno che prese il nome di Galazia.
I Galli d'Italia…
Nell'Italia antica le popolazioni galliche erano molto numerose, dal momento che occupavano tutta l'Italia settentrionale, a nord e a nord-est dell'arco appenninico ...
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sannitiche, guerre
Denominazione data, in modo più o meno adeguato, ai conflitti tra i sanniti e Roma che cominciano già nella prima metà del sec. 4° a.C. Guerre di cui la tradizione conserva un ricordo [...] comprende un tentativo di riscossa preparato nei primi anni del sec. 3° con umbri ed etruschi, in occasione di una scorreria gallica. L’episodio culminante è la battaglia di Sentino (295) in cui i romani riescono vincitori. Il successo dei romani è ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] Crasso (53), e Pompeo, approfittando dell'assenza di C., era di fatto padrone di Roma. Quando C., alla fine della guerra gallica, pose la candidatura al consolato, Pompeo pretese che C. fosse presente a Roma dopo aver deposto l'imperium. C., che non ...
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gallicano
agg. [dal lat. Gallicanus, propr. «della Gallia», der. di Gallĭcus «gallico1»]. – Relativo alla Chiesa cattolica di Francia, soprattutto con riferimento alle sue affermazioni di indipendenza, durante il periodo dell’assolutismo monarchico,...
gallicismo
s. m. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – Voce, locuzione o costruzione sintattica francese, e anche dell’antico provenzale, introdotta in un’altra lingua; è in genere sinon. di francesismo, ma con senso più ampio.